Concetti Chiave
- Atena informa Zeus che i Proci stanno minacciando Telemaco mentre Ulisse è sull'isola di Ogigia con Calipso.
- Zeus incarica Atena di proteggere Telemaco e trasmette il suo volere a Ermes, il messaggero degli dei.
- Calipso, sebbene riluttante, accetta di lasciar partire Ulisse, obbedendo alla volontà di Zeus.
- Ermes visita l'isola di Ogigia e ammira il paesaggio naturale della grotta di Calipso prima di portare il messaggio.
- Ulisse costruisce una zattera e parte per Scheria, affrontando tempeste inviate da Poseidone, ma viene aiutato da Ino Leucotea.
La minaccia dei Proci
La dea Atena riferisce a Zeus, che i Proci ( 108 giovani nobili di Itaca, che volevano la mano di Penelope), stavano marciando contro Telemaco ( figlio di Penelope ed Ulisse), intanto che il padre era sull’isola di Ogigia da Calipso. Zeus chiede ad Atena di proteggere Telemaco e lo riferisce a Ermes.
La partenza di Ulisse
Odisseo (altro nome con cui viene chiamato Ulisse), deve ripartire dall’isola e Calipso sta protestando contro il volere degli dei, ma sa che non può sottrarsi al volere di Zeus e quindi a malincuore accetta la sua partenza.
Ermes, intanto, accolto il messaggio del capo degli dei, indossa i suoi sandali d’oro, prende la verga velata su cui ci sono due serpentelli e si dirige verso l’isola di Ogigia.
Omero, a questo punto, descrive il bellissimo paesaggio della grotta di Calipso che è avvolta dalla natura fresca ed è pieno di vegetazione e animali che Ermes ammira.
Ulisse, intanto è pronto a partire, ma passa l’ultima notte in compagnia di Calipso e la mattina comincia a costruire la zattera, che finisce dopo quattro giorni, per mettersi in mare verso Scheria, guidato dalle stelle.
Il viaggio pericoloso
Odisseo, sapeva che gli dei lo avrebbero tormentato durante il viaggio, e aveva ragione, perché al diciottesimo giorno, già vicino alla terra ferma, Poseidone, vedendo la zattera, comincia a scatenare delle tempeste.
Ulisse viene buttato in mare varie volte. In suo soccorso interviene Ino Leucotea, divinità buona del mare, e gli propone di spogliarsi e buttarsi in mare per nuotare verso Scheria con un velo che li avrebbe sostenuto in mare. Odisseo, pensando che sia un altro inganno, non lo ascolta ma, appena viene di nuovo buttato in mare da un’altra onda, decide di fare come gli ha proposto Ino: prende il velo e comincia a nuotare verso la terra dei Feaci, dove arriva dopo quattro giorni.
L'arrivo a Scheria
Arrivato sulla terra ferma, si reca verso il bosco in cerca di riparo per la notte e Atena lo fa addormentare per farlo riposare dal lungo viaggio.

Domande da interrogazione
- Chi sono i Proci e quale minaccia rappresentano?
- Come reagisce Calipso alla partenza di Ulisse?
- Quali difficoltà affronta Ulisse durante il suo viaggio verso Scheria?
I Proci sono 108 giovani nobili di Itaca che vogliono la mano di Penelope e rappresentano una minaccia per Telemaco, il figlio di Penelope e Ulisse, mentre Ulisse è trattenuto sull'isola di Ogigia da Calipso.
Calipso protesta contro il volere degli dei, ma sa che non può opporsi a Zeus e accetta a malincuore la partenza di Ulisse dall'isola di Ogigia.
Ulisse affronta tempeste scatenate da Poseidone che lo buttano in mare più volte. Ino Leucotea, una divinità del mare, lo aiuta suggerendogli di nuotare verso Scheria con un velo che lo sostiene in mare, permettendogli di arrivare a destinazione dopo quattro giorni.