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Concetti Chiave

  • Zeus, noto come Giove nella mitologia romana, è il padre di tutti gli dei, associato al cielo e ai fenomeni atmosferici.
  • Secondo la mitologia greca, Zeus sconfisse il padre Crono e divise il regno tra i fratelli, assumendo il dominio del cielo.
  • Zeus era noto per la sua giustizia, bilanciando le decisioni con una bilancia d'oro, ma era soggetto alle leggi del Fato.
  • Giove, l'equivalente romano di Zeus, era il protettore del popolo e dello Stato, venerato nei templi come il Campidoglio.
  • Giove era associato alla giustizia e alla virtù, e i romani credevano che tutto accadesse per suo volere, spesso comunicato tramite il volo degli uccelli.
In questo appunto di italiano per le scuole viene descritta la figura di Zeus, Giove per i romani, il padre di tutti gli dei nella mitologia greca, e romana.
Zeus e Giove: Divinità Supreme della Mitologia Greca e Romana articolo

Indice

  1. Il signore dell’Olimpo
  2. La figura di Giove Per i Romani

Il signore dell’Olimpo

Zeus fu il supremo dio dei greci. Il suo nome significa “cielo, giorno” e, fin dall’inizio, il dio venne considerato proprio la personificazione del cielo luminoso, la più alta espressione di divinità per gli antichi.

Il dio è nato dall’unione di Crono e Rea, secondo i racconti omerici Zeus era il primogenito, mentre secondo Esiodo il terzogenito, la mitologia narra che la madre lo nascose in una grotta nel monte Ditte, per evitare che il padre Crono lo divorasse poiché spaventato dalla profezia che sosteneva che uno dei suoi figli lo avrebbe spodestato. A nutrirlo fu la capra Amaltea, una volta cresciuto la profezia si avverò e spodesto il padre, dopo una guerra che durò dieci anni. Zeus era il dio dei fenomeni atmosferici, infatti, la sua potenza si manifestava nella possibilità di comandare a proprio piacimento i fenomeni atmosferici: radunava le nubi, scatenava i temporali, lanciava i fulmini, mandava sulla terra la pioggia, la neve e la grandine e faceva tornare il sereno. Come il cielo dominava ogni cosa, così Zeus, “padre degli dei e degli uomini”, era onnipotente. Egli però non abusava di questo immenso potere, anzi, con grande senso di giustizia, era solito soppesare ogni decisione con una bilancia d’oro sui cui piatti poneva tutte le circostanze favorevoli o contrarie. Soltanto la Moira (il Fato), misteriosa divinità senza forma, stava al di sopra di lui: alle sue dure e incomprensibili leggi, nemmeno il padre degli dei si poteva sottrarre. Le armi di Zeus erano i fulmini che il figlio Efesto forgiava per lui nelle caverne dell’Etna e dello Stromboli. Secondo quanto ci tramanda Esiodo Zeus divise il regno del padre con i fratelli, ad Ade diede gli inferi, a Poseidone le acque e i mari e lui prese il cielo, la sua prima moglie fu Metide, anche Zeus fu colpito dalla stessa profezia del padre, e quando Metide rimase incinta la ingoiò ma il figlio nacque lo stesso, diede infatti alla luce la dea Atena. Dopo lei Zeus ebbe altre mogli, Temi ed Eurinome, si unì poi alla sorella Demetra, dalla loro unione nacque Persefone, e dall’unione con Mnemosine nacquero le Muse, mentre con Leto ebbe Apollo e Artemide, la sua ultima moglie fu Era.
per un ulteriore approfondimento sulle divinità greche vedi anche qua

La figura di Giove Per i Romani

Zeus nella mitologia romana viene chiamato Giove, Il Giove dei Romani aveva le stesse caratteristiche di Zeus, per cui le due divinità, fin dai tempi più remoti, si confusero, e molti miti vennero attribuiti indistintamente ora all’una ora all’altra. Nel periodo dell’Impero, nel culto di Giove vennero a confluire anche parecchie divinità di origine orientale. Anche per i romani, dunque, Giove era il padre degli dei e degli uomini, il dio del sereno e delle tempeste, dei lampi e dei tuoni, signore del giorno e della luce. A partire da Enea, lo si andò progressivamente considerando soprattutto il protettore del popolo e dello Stato. Gli si attribuirono i soprannomi di Giove Ottimo Massimo e di Giove Statore, cioè capace di arrestare i nemici. Sembra inoltre che fin dai tempi di Tarquinio Prisco (quinto re di Roma) sorgesse in Campidoglio un tempio sacro a Giove, per questo si usava dire anche Giove Capitolino. Giove veniva venerato dai consoli nel momento in cui assumevano la carica, così come i generali, che una volta tornati vittoriosi dalle spedizioni, terminavano la loro parata gloriosa per la città proprio nel tempio di Giove in Campidoglio. Giove per i romani era il protettore di tutte le attività politiche, di tutte le ricorrenze pubbliche dei romani, come i giochi e le Feriae Latinae.
Zeus e Giove: Divinità Supreme della Mitologia Greca e Romana articolo
I romani tengono poi la credenza secondo cui tutto ciò che accadeva era per volere del dio, lui era inoltre capace di prevedere il futuro, per far conoscere le sue previsioni agli uomini si serviva del volo degli uccelli, e non tutti sapevano interpretare il significato di questo volo, e appena prima di intraprendere una qualsiasi attività i romani lo invocavano, poiché Giove era anche il garante della giustizia, della legge e della virtù, ma soprattutto essendo il dio del cielo il suo colore era il bianco, per questo motivo anche gli animali che gli venivano donati in sacrificio dovevano essere bianchi, e bianchi erano i cavalli che trainavano il suo cocchio, bianchi gli abiti dei suoi sacerdoti, e gli abiti dei consoli il giorno in cui salivano al tempio capitolino per donargli un sacrificio, come assumevano la carica. Il sacerdote che stava più in alto nella gerarchia dei sacerdoti romani veniva chiamato Flamen Dialis, e a lui veniva affidato il culto e la venerazione di Giove.
per un ulteriore approfondimento sulla figura di Giove vedi anche qua

Domande da interrogazione

  1. Chi era Zeus nella mitologia greca?
  2. Zeus era il supremo dio dei greci, considerato la personificazione del cielo luminoso e il padre di tutti gli dei e degli uomini.

  3. Come Zeus divenne il signore dell'Olimpo?
  4. Zeus spodestò suo padre Crono dopo una guerra di dieci anni, adempiendo una profezia che diceva che uno dei figli di Crono lo avrebbe detronizzato.

  5. Quali erano le caratteristiche principali di Giove nella mitologia romana?
  6. Giove, equivalente romano di Zeus, era il padre degli dei e degli uomini, protettore del popolo e dello Stato, e dio del sereno e delle tempeste.

  7. Qual era il ruolo di Giove nella vita politica e religiosa dei romani?
  8. Giove era il protettore delle attività politiche e delle ricorrenze pubbliche, e veniva invocato per garantire giustizia e legge; i consoli e i generali lo veneravano nel tempio capitolino.

  9. Quali erano i simboli e i rituali associati a Giove?
  10. Giove era associato al colore bianco, e gli animali sacrificati dovevano essere bianchi; i suoi sacerdoti indossavano abiti bianchi, e il Flamen Dialis era il sacerdote a lui dedicato.

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