Esiodo vive in un periodo successivo a quello omerico, tra l'VIII e il VII secolo a.C.
Abbiamo molte notizie riguardo la sua vita da parte di Esiodo stesso, oltre che da altri autori.
Il padre proveniva da Cuma greca, colonia greca in Asia minore, quella che oggi chiameremo “oriunti”, poi si sposta in Beozia, dove nascono Perse ed Esiodo.
Lo scenario dell'adolescenza del poeta è di campagna, terre aride, povere, così da ragazzo fa l'agricoltore, impiego che forgerà il suo carattere.
Sperimenta una vita dura, se non si ha l'aiuto del destino si muore di fame.
Egli basa la sua vita sul rispetto del lavoro, perseguendo l'etica del lavoro.
Esiodo purtroppo ha un fratello attaccato troppo al denaro, non lavora e riesce a prendere l'eredità del padre alla sua morte.
Si arriva ad un processo per decidere a chi spettassero le ricchezze, Perse riesce a corrompere i giudici, mentre Esiodo rimane retto, crede nella sua moralità.
Le opere e i giorni
Dopo il processo Esiodo scrive un'opera (“erga kai emera”) per far capire al fratello i giusti valori in cui credere, attraverso la narrazione di alcuni miti e riferimenti all'agricoltura fornisce consigli per vivere una vita giusta.
L'opera ha una struttura binaria:
1.le opere- dedicate al percorso che ha distaccato i mortali dall'età dell'ora e li ha fatti precipitare in un'esistenza faticosa, segnata dal lavoro;
2.i giorni- il poeta ripercorre il succedersi dei giorni e dei mesi secondo un calendario legato al ritmo stagionale della natura e ai segni soprannaturali delle divinità
La trama
Zeus ha donato agli uomini “dike” e per vigilare che sia rispettata ha posto a guardia 300.000 demoni (ani,me degli antenati dell'età dell'oro).
L'opera nasce per esporre e rendere esemplare l'esperienza dell'autore, non per cantare episodi mitici, infatti il poema è realistico e tratta la vita quotidiana.
Esso si basa sulla giustizia, è ambientato nel mondo contadino, umile, lontano dalla società aristocratica di Omero.
L'uomo è sottoposto alla dura fatica di vivere, sono poche le speranze di riscatto sociale e di sviluppo economico, comunque gli uomini sono ancorati a forti principi:
il lavoro- possibilità di riscatto e di evoluzione
la volontà di giustizia
la solidarietà tra vicini
la capacità di adattarsi alla natura rispettandola
la virtù.
La Teogonia
Argomento: come nascono gli Dei e come si arriva ad un ordine nell'Universo dal CAOS all'ORDINE.
(kosmos per I Greci ha il significato di mettere il ordine).La Teogonia può essere letta a due livelli:
- tautegorico, ciò che si legge è vero, interpretazione letterale
- allegorico, ciò che è detto ha un secondo significato
La trama
La prima generazione è una partenogenesi, la Terra produce direttamente cielo, monti, mare.Eros è sterile.
Nella successione degli dei iniziano gli accoppiamenti:
l'accoppiamento degli dei può nascondere un modo primitivo (animistico) di interpretare la visione del cielo che tocca la terra, nasce da un'illusione ottica;
-interpretazione antropologica:
per gli studiosi di antropologia l'incesto (rapporto tra consanguinei)era una cosa normale. Non c'era nessun divieto, dunque l'accoppiamento tra Urano e Gea rappresenta una fase della storia umana, non c'era l'idea del peccato.
Urano capisce che i figli possono essere pericolosi per lui, perciò obbliga Gea a tenere in grembo i figli, I 12 Titani.
Quando crescono Gea soffre
-interpretazione antropologica: gli uomini primitivi osservavano frane, terremoti, ritenevano che la terra fosse come un ventre e soffrisse per loro presenza.
Gea produce nel suo ventre il metallo, e crea da questo una falce che Kronos, il più cattivo dei figli, impugna e mentre Gea e Urano hanno un rapporto, da ventre lo evira.
Privandolo della capacità riproduttiva lo detronizza.
Gea partorisce I figli. Kronos diviene il capo e si accoppia con la sorella Rea – endogamia (fase primitiva)
Come Urano Kronos teme di essere spodestato così ogni volta che Rea partorisce mangia I figli.
Gea va su un'isola e partorisce un figlio, Zeus, e a Kronos al poto del figlio da una pietra avvolta in un panno
Zeus diviene potentissimo e detronizza il padre.
La dinastia è giunta quasi alla fine, finalmente è al potere un dio giusto, che corrisponde all'idea di divinità che dovrà garantire equità e giustizia (idee fondamentali per Esiodo)
Zeus deve sopportare altre lotte con I Titani, poi contro un mostro, Tirteo.
Esiodo vuole dimostrare che per affermare un ideale di giustizia sono necessarie lotte graduali finchè resta uno che sul campo dimostra di essere il migliore.