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Tema di italiano sul progresso prima prova maturità: Svolgimento e soluzione
Il tema di italiano della maturità 2017, lo svolgimento dei temi curati dai nostri insegnanti, tutte le possibili soluzioni: (elenco argomenti)

Il tema di italiano di carattere generale scelto per la prima prova maturità 2017 di oggi riguarda il tema del progresso.

Come accaduto gli anni scorsi, noi di Skuola.net ci siamo attivati per fornire una soluzione alla traccia. In questo modo, gli studenti che terminano la prova possono immediatamente consultarla, ma solo dopo il tempo minimo di consegna dei compiti d'esame. Consultare le prove d'esame durante lo svolgimento, infatti, può comportare l'esclusione, perciò consigliamo a tutti i maturandi di non guardare questa pagina mentre sono a scuola.

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Tema italiano ordine generale: la soluzione

L’utilizzo del termine progresso rimanda subito a un processo di avanzamento, a una crescita continua e a un miglioramento, tutto ciò a prescindere dall’ambito di cui si parla. Con questo concetto si vuole sottolineare la tendenza al crescere e al raggiungimento della perfezione; ma se parliamo di progresso nella nostra società, possiamo davvero parlare di un miglioramento? Innanzitutto occorre fare una sostanziale differenza tra progresso materiale e progresso morale.

Il primo è collegato all’ambito tecnico-scientifico, il secondo all’ambito etico, morale e civile. Se per le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche c’è bisogno di una collaborazione tra persone, per una crescita morale occorre solo ed esclusivamente una riflessione personale; tali differenze iniziali comportano anche una differenza di tempistiche, infatti la crescita di gruppo risulta essere oggi molto veloce, si pensi a come il nostro mondo e la nostra società cambino velocemente grazie alle continue e costanti scoperte in ogni ambito: dall’informatica, alla scienza, alla medicina, alle telecomunicazioni e così via, proprio questo veloce e sostanziale miglioramento è oggi un orgoglio per l’uomo poiché con le varie scoperte permettono un cambiamento in positivo dello stile di vita di tutti coloro che possono usufruire di tali innovazioni. Il singolo individuo invece si trova a crescere in maniera molto lenta, e anzi, se si presta una maggiore attenzione la crescita risulta quasi nulla se non addirittura si può parlare di un regresso, e in tale caso è essenziale notare come il progresso morale si allontana da quello che è l’essenza stessa del termine, e conseguente concetto, di progresso.

Ci si potrebbe domandare come mai risulta esserci questa differenza di velocità tra i due tipi di progresso, secondo Edoardo Boncinelli “i problemi nascono in gran parte dal confondere tra loro questi due tipi di progresso”, se infatti si riflette su cosa sta alla base del perfezionamento e della crescita personale emerge fin da subito una questione essenziale: il singolo individuo non vive isolato, ma anzi, vive in una società che fin da piccolo lo pone ad avere contatti con gli altri, e questi altri sono nelle prime fasi di vita i membri del nucleo familiare, poi l’istituzione scolastica e man mano che l’individuo cresce e si ritrova essere un cittadino entra in contatto con quelli che sono gli altri cittadini del mondo, questa possibilità di interazione comporta degli elementi positivi ma, senza alcun dubbio, porta anche a un problema: l’imitazione.

Dal confronto tra persone si può crescere ma talvolta si può anche avere la sensazione di inferiorità che porta a voler imitare chi riteniamo essere superiore e migliore, allora sorge spontaneo domandarsi a cosa porta l’atto emulativo: è un bene o un male voler eguagliare o addirittura superare qualcuno? Probabilmente non esiste una risposta univoca in quanto anche in questo caso tutto dipende dal singolo individuo e da come decide di intendere l’emulazione. Il tutto dipende da chi si imita, da cosa si imita e dal perché si imita qualcuno o qualcosa. Imitare qualcuno può portare a un progresso personale oppure a un regresso totale, la vera natura positiva dell’imitazione risulta essere rielaborare ciò che si ritiene positivo e si desidera renderlo proprio.

Se ad esempio un giovane emula un suo coetaneo in un’attività come il volontariato, il guardare all’altro diventa senza alcun dubbio un qualcosa di positivo che porta a un progresso personale e a una crescita del giovane in questione. Ma l’imitazione può essere anche pericolosa, e dunque negativa, infatti se prendiamo come sfera di indagine l’ambito personale e parliamo quindi di quello che dovrebbe essere il progresso morale voler raggiungere a tutti i costi qualcosa che non ci appartiene può portare a un regresso, duraturo o temporaneo, e non a un progresso. Se pensiamo ad esempio all’imitazione sociale, emerge come questa sia collegata alla gelosia tra persone, voler avere un cellulare o un abito firmato perché la società vuole questo, perché è la moda ad imporlo, perché tutti hanno tale oggetto allora questo porta al crollo della personalità, ed ecco che qui nasce l’opposizione tra civiltà e devianza, quest’ultima nasce proprio dall’allontanamento dall’essenza stessa del progresso, ossia la crescita ininterrotta che porta a miglioramenti personali e di gruppo.

Tornando poi al progresso materiale questo ha i suoi pro e i suoi contro, infatti spostandoci su un campo come quello industriale, si può affermare che la continua costruzione di fabbriche, emblema del progresso industriale, da una parte ha permesso una produzione a livello quantitativo sempre più elevata, e ha rappresentato un aiuto considerevole per l’uomo, dall’altra ha portato a conseguenze pericolose sia per l’ambiente che per l’essere umano stesso, riducendo nell’uomo il lavoro artigianale, eliminando la creatività tipica di questo lavoro e rendendolo una macchina che lavora con le macchine. Se per civiltà intendiamo una continuazione dell’intricato significato di progresso possiamo vedere come l’opposto di questo concetto sia la barbarie, infatti l’uomo nel corso della sua vita ha raggiunto importanti conquiste che gli hanno permesso di crescere come singolo e come essere comunitario, superando lo stato di arretratezza che ha caratterizzato gli antenati.

A questo punto sorge spontanea la domanda: c’è stato o no un progresso nella nostra storia? Come è emerso dalle riflessioni fatte si può affermare che c’è stato un progresso significativo ma rimangono ancora dei punti bui, si pensi ad esempio ad alcuni Paesi che vivono in una condizione di povertà e arretratezza politica, economica, sociale e culturale, in questo specifico caso non solo non c’è stato un progresso morale e civile, ossia quello che sta venendo a mancare anche nelle società più avanzate, ma a mancare è anche il progresso materiale, quello che riguarda la crescita nei settori industriali, economici e più in generale quelli orientati pragmaticamente verso risultati utili e immediati.

È possibile cambiare questa situazione? Si può in qualche modo arrivare a un progresso morale e civile che sia caratterizzato da una velocità maggiore rispetto a quella attuale? Gli sviluppi concreti oggigiorno non vanno di pari passo con la crescita di una persona nella società, si è inseriti nella cosiddetta società del benessere che è il frutto del veloce, velocissimo progresso materiale ma che allo stesso tempo anziché aiutare l’uomo a migliorarsi e a progredire lo portano a emulare il male che è presente nel mondo e lo conducono a desiderare sempre di più. In conclusione occorre capire come il progresso debba essere visto e poi concretamente utilizzato dalla società, ciò che oggi viene a mancare è l’equilibrio tra gli aspetti positivi e negativi del progresso, probabilmente un modo per raggiungere tale equilibrio è quello di prendere atto dell’influenza che il progresso materiale, scientifico, tecnologico, industriale e così via esercita sugli uomini e su quello che dovrebbe essere un perfezionamento della singola persona; solo quando l’uomo riuscirà a estrapolare ciò che di positivo c’è nello sviluppo mondiale nei diversi campi allora si potrà affermare che il progresso materiale coincide con quello morale.

A cura di Luana Pisano

Il tema di italiano: analisi

La prima cosa da fare quando si affronta il tema di carattere generale è analizzare attentamente la traccia. Volendo schematizzare le tappe da seguire dovreste cercare di seguire la seguente scaletta:
    - Leggere la traccia, se necessario anche più di una volta
    - Creare uno schema da seguire in cui vengano espressi tutti i contenuti di cui si vuole parlare
    - Scrivere una conclusione che sia inerente a ciò di cui si è parlato precedentemente

Tema di italiano 2017: la struttura

Così come quelli della altre tipologie, anche il tema di carattere generale 2017 dovrà avere una struttura ben precisa. È inutile dare troppo libero sfogo alla fantasia: le linee guida del Miur per la valutazione dell’elaborato prima prova maturità 2017 sono chiare; fare le cose semplici evita inutili rischi. Il tema dovrà, perciò, essere diviso in 4 parti:
    1) Titolo
    2) Presentazione e introduzione all’argomento
    3) Svolgimento dei vari punti che si vogliono trattare
    4) Conclusione, in cui fare una sintesi del lavoro
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