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Una notizia che ha letteralmente scatenato gli studenti nella ricerca di informazioni sull'unico membro esterno delle suddette commissioni, per l'appunto il Presidente. Infatti, secondo un sondaggio effettuato da Skuola.net su 1.500 maturandi, ben il 90% è interessato a sapere di più su colui che dirigerà i lavori durante il proprio esame.
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Commissioni di Maturità, studenti a caccia di informazioni sui presidenti
Ma ai ragazzi di certo non basta conoscerne nome e cognome. Così, alla domanda se siano interessati a recuperare il maggior numero di informazioni possibile sui presidenti di commissione, ben il 40% risponde di sì, in quanto questi dettagli potrebbero avere influenza sul proprio esame: per tali motivi ci si adopererà subito per ricavarle. Mentre il 50%, pur non ritenendo indispensabile per l’esito delle prove venire a conoscenza dell’identikit del proprio Presidente, preferisce comunque avere qualche nozione sulle sue principali “caratteristiche”, come le passioni, la materia insegnata o le domande frequenti.“L’interesse dei maturandi per i membri esterni di commissione è cosa risaputa. Per il terzo anno di seguito la commissione sarà interna, con il solo presidente che proviene da un altro istituto. Naturale che l’attenzione sia focalizzata su di lui. Qualche anno fa, quando la commissione “mista” rendeva una vera e propria “caccia” il desiderio di trovare informazioni sui commissari e il presidente esterni, si assisteva a un assalto degli studenti ai social network, dove si scambiavano informazioni attraverso gruppi formati ad hoc o semplicemente cercavano di trovare curiosità sbirciando tra i profili dei professori. Oggi tutto si concentra sui presidenti di commissione, che non dovrebbero sorprendersi se trovano qualche visita in più sul proprio profilo Facebook, Instagram, LinkedIn… e magari TikTok. O che gli studenti si scambino informazioni su di loro attraverso gruppi su social network: ne esistono molti in cui gli studenti postano il nome del proprio presidente di commissione nella speranza che ci siano suoi alunni in grado di fornire un identikit quanto più dettagliato possibile”, commenta Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net.