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maturità 2022 mancano presidenti commissioneMeno di un mese alla Maturità 2022, ma diverse classi ancora non conoscono l'identità del proprio presidente di commissione. Il motivo? Non se ne trovano abbastanza.

A lanciare l'allarme è una segnalazione fatta da la Repubblica che imputa alla regione Lombardia il più alto tasso di incarichi ancora vacanti.

C'è chi non ha fatto domanda e chi non accetta di prendere parte alla commissione per i più svariati motivi. A scoraggiare di più sarebbe il compenso reputato troppo basso dai docenti.

Mancano i presidenti di commissione per la Maturità: lamentano stipendi troppo bassi

La commissione agli esami di Maturità 2022 sarà interamente interna, tranne il presidente che, com'è noto, viene scelto dagli uffici regionali scolastici di riferimento che attribuiscono in automatico anche la sede di lavoro. A poter svolgere la mansione sono tutti i dirigenti scolastici o docenti di scuola superiore che hanno maturato 10 anni di esperienza.

Ma anche quest'anno sta risultando particolarmente problematico rintracciare insegnanti disposti a ricoprire l'incarico durante gli Esami di Stato. Secondo un'analisi svolta da la Repubblica, all'appello mancherebbe il 15% dei presidenti di commissione. A riscontrare le maggiori difficoltà nel reperimento dei docenti è la regione Lombardia che è alla ricerca di 540 presidenti. A seguire anche l’Emilia-Romagna si sta scontrando con la difficoltà del caso: ne cerca ben 230. infine, anche nel Lazio l'aria non cambia: manca da assegnare il 21% degli incarichi

I motivi che spingono i presidenti a non accettare gli incarichi

Secondo quanto si apprende dal quotidiano romano, a scoraggiare le candidature sarebbe anche il compenso previsto, che ammonterebbe a circa 1000 euro netti. Cristina Costarelli, presidente ANP Lazio, in una nostra recente intervista ha spiegato le altre possibili motivazioni: "Non è facile trovare professori disposti a fare il Presidente perché un incarico lungo e impegnativo, specie quest'anno che tornano gli scritti. Ma anche perché abbastanza frequentemente gli esami sono seguiti da una fase di accesso agli atti e ricorsi, e anche se queste fasi non vengono gestite dai Presidenti ma dai dirigenti delle scuole, questi comunque faranno riferimento a chi è stato Presidente. Ricoprire questo ruolo, non di rado, può quindi avere delle conseguenze successive agli esami stessi".