
L'alunna, infatti, era stata bocciata in sede di scrutinio dal Consiglio di classe e aveva quindi deciso di appellarsi al Tribunale Amministrativo Regionale. Dopo però aver sostenuto le tre prove di esame la giovane si è vista sbarrare la strada anche dal giudice amministrativo: la studentessa ha ottenuto il punteggio di 57/100, venendo così bocciata.
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Bocciata anche all'esame, la studentessa ripeterà il quinto anno
Non avendo guadagnato l'ammissione all'esame, la studentessa non aveva nemmeno ottenuto l'assegnazione dei crediti scolastici relativi al quinto anno di studi. Così le erano stati assegnati di ufficio sette punti su quindici che, sommati ai crediti degli anni precedenti – nove punti per il terzo anno e dieci per il quarto – hanno fatto sì che la studentessa potesse presentarsi in sede di esame con 26 crediti scolastici.Tuttavia, come si legge su 'PerugiaToday', nelle prove la stessa ha ottenuto “le votazioni di tredici ventesimi alla prima prova scritta, di sette ventesimi alla seconda prova scritta e di undici ventesimi al colloquio”: per un punteggio totale di 31. Mettendo insieme i crediti scolastici con il risultato delle prove, la studentessa ha raggiunto 57 punti, tre in meno della soglia utile per superare l'esame (60/100). Alla fine, dunque, per la ragazza non c'è stato nulla da fare: dovrà ripetere il quinto anno, come già sentenziato dal Consiglio di classe.