
Tra le riforme che interessano la nuova Maturità 2019, oltre quelle che riguardano propriamente le modalità di svolgimento dell’esame, è opportuno ricordarne un’altra, non meno importante per tutti gli studenti: quella relativa al calcolo dei crediti.
Come viene riformato il calcolo del punteggio?
Come di consueto infatti alla delibera del voto finale del diploma di maturità contribuisce anche la somma dei crediti maturati nel corso dell’ultimo triennio. Ciò che viene modificato rispetto agli anni precedenti è invece il totale del punteggio assegnato e di conseguenza, il numero dei crediti acquisiti anno per anno.Se fino allo scorso anno infatti il massimo dei crediti ottenibili nel triennio era pari a 25, da adesso in poi e già a partire dalla prossima Maturità 2019, si estenderà fino a 40 crediti ripartiti in questo modo:
- • Max 12 punti per il terzo anno;
- • Max 13 punti per il quarto anno;
- • Max 15 punti per il quinto anno.
Attribuzione dei crediti scolastici: voto e media
Ogni punteggio è ovviamente proporzionato alla media scolastica conseguita dagli studenti.La seguente tabella mostra, anno per anno, le fasce di crediti legittimate dalla media conseguita:

Maturità 2019: tabella conversione crediti terzo e quarto anno
Come abbiamo già detto, questa riformulazione del conteggio dei crediti è già attiva per l’anno scolastico 2018/19 in corso, per cui interessa tutti gli studenti dell’ultimo triennio. Mentre per quelli che frequentano il primo dei tre anni non si creano molti problemi poiché non hanno ancora maturato crediti negli anni precedenti, lo stesso discorso non vale per coloro che frequentano il quarto e il quinto anno.Per tutti questi studenti il Miur ha diffuso precise tabelle di conversione per il conteggio dei crediti maturati in precedenza, che comunque verrà comunicato e verbalizzato dal collegio docenti.
In particolare, per i maturandi che dovranno affrontare l’esame in arrivo a giugno 2019, la tabella a cui devono far riferimento è la seguente:


Calcolo dei crediti maturati entro scrutini di metà anno
La verbalizzazione della conversione dei crediti deve essere fatta dai docenti, in seguito ai consigli di classe, non più tardi degli scrutini intermedi, svolti in genere a gennaio di ciascun anno scolastico.Per gli studenti in attesa è dunque alle porte la comunicazione ‘ufficiale’ che potrebbe arrivare insieme al tanto temuto pagellino.
Secondo quanto è possibile leggere sulla circolare n. 3050 del 4 ottobre 2018 diffusa dal Miur, infatti “Al fine di mettere gli studenti del quinto anno in condizione di avere contezza della propria situazione, i consigli di classe provvederanno ad effettuare tempestivamente e, comunque, non più tardi dello scrutinio di valutazione intermedia, la conversione del credito scolastico conseguito complessivamente nel terzo e nel quarto anno di corso da ciascuno studente, verbalizzandone l’esito. Inoltre, le scuole avranno cura di comunicare agli studenti e alle famiglie il credito complessivo del terzo e del quarto anno, come risultante dalla suddetta operazione di conversione, mediante i consueti canali di comunicazione scuola- famiglia”.