
Nulla da fare quindi per chi sperava in un ripensamento da parte del Ministro Bianchi, che ha confermato l'impianto ipotizzato ad inizio dell'anno. Agli studenti non rimane altro che immergersi nello studio ma anche godere di una magra consolazione: c'è chi, anche tra gli adulti, ritiene l'esame sbagliato.
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Giannelli: “Maturità serve agli studenti come rito di passaggio”
O meglio, c'è chi crede che l'esame non risponda più alle istanze della società attuale, restando ancorato a quello che era un tempo. A sostenerlo è niente di meno che Antonello Giannelli, Presidente Associazione Nazionale dei Presidi, intervenuto a RTL 102.5, che ha rivelato come l'esame “serve più agli studenti come rito di passaggio all’età adulta che non a operare un’effettiva valutazione della loro preparazione”.Il Presidente ANP ha effettivamente smantellato l'impianto dell'esame, sostenendo che ormai è utile solo per gli studenti e che quindi bisogna attribuirgli “il valore giusto: ovvero facendo essere l’esame una prova in cui si chiede ai ragazzi di svolgere una prestazione dove il giudizio deriva dal curriculum scolastico degli ultimi tre anni, non è nulla di più”. Una teoria che trova conferme nella pratica, con una bassa percentuale di bocciati all'esame: “Se uno studente non ha la preparazione necessaria non ha senso farlo arrivare all’esame a diciannove anni e poi lì scoprire che non ha delle competenze che la scuola avrebbe dovuto dargli. È ciò che accade, è per questo che le percentuali di bocciatura sono così basse”