
Dal 2019 arrivano importanti novità sulla maturità: la terza prova sarà abolita e verrà inserito il test Invalsi da svolgere il quinto anno. Tranquilli, però: la prova Invalsi non sarà parte dell'esame e il voto non influirà sul punteggio finale.
La partecipazione all'Invalsi non costituirà un requisito per l'ammissione, questa norma è stata infatti rimandata alla maturità 2020. I commissari esterni rimangono: saranno tre, più il presidente.
Il Nuovo Esame di Maturità 2019
Prove e voto (in centesimi) del nuovo esame di maturità:- Prima prova scritta nazionale di italiano (voto massimo 20 punti)
- Seconda prova scritta nazionale di indirizzo (voto massimo 20 punti)
- Colloquio orale (voto massimo 20 punti)
- Credito Scolastico (punteggio massimo 40 punti)
- Commissione mista: tre membri interni e tre esterni più il presidente
Come funziona l'ammissione alla maturità 2019
Per essere ammessi all'esame bisogna:
- Avere la sufficienza in tutte le materie (o gruppo di materie valutate con l’attribuzione di un unico voto). Tuttavia, il consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, l'ammissione all'esame conclusivo del secondo ciclo anche di chi riporta una insufficienza.
- Avere la sufficienza nel voto in condotta.
- Aver frequentato almeno tre quarti dell’orario annuale.
Prova Invalsi e Maturità 2019
La Prova Invalsi verterà su italiano, matematica e inglese. Si svolgerà in un periodo diverso dall'esame (dal 4 al 30 marzo), non costituirà per adesso un requisito per l'ammissione all'esame (dalla maturità 2020 sì) e non avrà un peso nel voto finale: l'esito infatti sarà riportato allegato insieme al diploma.
Alternanza scuola lavoro e Maturità 2019
Altra novità riguarda l'alternanza scuola-lavoro: le attività svolte in questo ambito potrebbero essere oggetto del colloquio orale, che accerterà il conseguimento delle competenze raggiunte, la capacità argomentativa e critica del candidato. Tuttavia, il Miur pubblicherà chiarimenti sulla prova orale con un decreto che uscirà insieme alle materie di seconda prova 2019 entro gennaio. Aver concluso le ore di alternanza non sarà invece requisito di ammissione d'esame, per il momento anche questo sarà rinviato alla maturità 2020, come stabilito dal decreto Milleproroghe approvato a settembre 2018.
Le prove del nuovo esame di Maturità: cosa cambia dal 2019
Se l'abolizione della terza prova è quella più eclatante, sono previste novità anche per le altre prove d'esame.La tipologia C comprenderà due tracce di tema di attualità, mentre il tema storico sparisce.
Ecco però una novità: negli istituti professionali, una parte della seconda prova potrebbe essere predisposta dalla commissione, tenendo conto delle specificità di questo tipo di scuola.
Crediti scolastici, punteggi e voto finale di maturità
Le tre prove, a livello di punteggio, saranno equiparate: 20 punti ciascuna, senza più la preponderanza dell'esame orale sulle altre. I punti lasciati in eredità dalla terza prova saranno totalmente trasferiti nelle mani dei docenti. I 15 crediti previsti, andranno ad arricchire il punteggio attribuito al curriculum degli ultimi tre anni delle superiori. Se prima, dunque, un ragazzo poteva arrivare alla vigilia della maturità con massimo 25 punti ora ci si potrà presentare davanti alla commissione addirittura con 40 punti: 12 per il terzo anno, 13 per il quarto, 15 per il quinto.