
Pochi giorni alla maturità 2017: lo studio intenso sta forse deviando l’attenzione dei maturandi da quei “dettagli” da cui può dipendere la promozione. Un esempio? La data e l’orario degli scritti, o i divieti in sede d’esame: circa 1 su 10 rischia di presentarsi il giorno sbagliato per svolgere il tema, 1 su 2 potrebbe arrivare molto in anticipo o gravemente in ritardo.
Ma il popolo dei maturandi last minute non si smentisce neanche per quanto riguarda la lavorazione della tesina. È quanto emerge da una ricerca di Skuola.net su circa 1000 maturandi.
Orari e date: quante lacune
Partiamo dalla logistica. Se – come anticipato - circa il 10% non conosce esattamente la data di inizio degli esami di maturità e il 50% sbaglia l’orario di partenza degli scritti, quasi 1 su 5 non sa che il tempo a disposizione per svolgere il tema di italiano è di 6 ore. Ma non finisce qui: è circa 1 su 7 a ignorare la necessità di portare con sé – il giorno degli scritti – un documento di riconoscimento, necessario per le procedure iniziali dell’esame di Stato.Se sei un maturando ecco le pagine dedicate alla maturità 2018:
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Gli scritti d'esame: si può e non si può
Tornando alla prima prova di maturità 2017, è solo il 56% dei maturandi a sapere che ogni candidato ha la possibilità di portare con sé il dizionario della lingua italiana insieme a quello dei sinonimi e contrari. Gli altri non sfrutteranno a pieno questa opportunità, perché convinti che uno dei due sia vietato (41%) o che lo siano entrambi (3%).Non che per la seconda prova vada meglio. Tra i maturandi dello scientifico interpellati, solo circa 2 su 5 sono a conoscenza di quali strumenti possono portare con sé il giorno dello scritto di indirizzo: calcolatrice tascabile o scientifica e – novità di quest’anno – la grafica (purché non si connetta a internet e non sia dotata di CAS). Tutti gli altri perderanno un potente alleato. Così come i ragazzi del classico, che nel 70% dei casi ignorano di poter posizionare sul banco sia il vocabolario di Latino (o di Greco, a seconda della materia scelta per lo scritto) che il dizionario di Italiano.
E lo smartphone? Quasi il 90% crede di doverlo obbligatoriamente consegnare ai professori all’entrata. Ma se “beccati” a usarlo, che succede? È il 5% a pensare di cavarsela con un semplice rimprovero, mentre il 47% è dell’opinione che venga “solo” annullata la prova in svolgimento. La realtà – come sa bene circa il 48% - è ben meno rosea: per chi viene sorpreso a usare smartphone, tablet o apparecchi similari durante l’esame, è prevista l’esclusione da tutte le prove.
Tesina last minute
Dopo gli scritti, sarà la volta dell’orale. Grande protagonista la tesina, il lavoro finale dei candidati alla cui presentazione si dà l’onore e l’onere di aprire il colloquio. Ebbene, a così poco dal fischio di inizio degli esami, solo il 39% circa l’ha completata. Tra i restanti ritardatari, c’è anche chi non l’ha neanche iniziata (10%).