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Voti bassissimi e 3 bocciati, Maturità choc per una classe milanese articolo

“La maturità per i ragazzi è una esperienza di crescita, qui siamo tutti implosi”, così commenta uno dei ragazzi della quinta G del liceo classico Beccaria di Milano. La classe, che raggiunge un record negativo riguardo i voti di maturità e gli studenti respinti, fa sapere di essere unita e solidale nei confronti dei ben tre ragazzi bocciati: uno su sette dovrà ripetere l’ultimo anno.

Il più bravo della classe, con una brillante carriera liceale e che puntava al cento, se non alla lode, si è dovuto accontentare di un 85.
La colpa? I ragazzi la attribuiscono al loro commissario interno, come riporta IlCorriere.it Milano: “I commissari esterni sono stati giusti, l’interno invece ci ha penalizzato tutti”.

Delusione ma non ci si rassegna

Una dei tre bocciati racconta di essere già stata ammessa al prestigioso college di Relazioni internazionali di Maastricht, ammissione che ora sembra vacillare. Ma la studentessa non intende rassegnarsi e annuncia di voler far ricorso al TAR per ottenere almeno la sospensiva, con la speranza di poter rifare l’esame a settembre. “Magari in modo un po’ scalcagnato in scienze e fisica, ma certo non ho sbagliato niente di eclatante” racconta la giovane. A sostegno della bocciatura immeritata parla il suo curriculum scolastico: media del 7, un anno in America (aveva addirittura già raggiunto il diploma oltreoceano, dove il liceo dura quattro anni), 180 ore di alternanza scuola lavoro, 19 crediti su 25, e un punteggio complessivo prima degli orali che arrivava al 45, per essere promossa bastavano 15 punti al colloquio orale, un’impresa tutt’altro che impossibile. L’altro respinto si presentava con 41 punti messi da parte, il suo compagno lo seguiva con un punteggio poco inferiore: nessuno dei tre ce l’ha fatta però.

I ragazzi si difendono

“I commissari esterni sono stati giusti — nota Livia Del Borrello, commentando sulla base dei risultati ottenuti in greco con il commissario esterno: tutte sufficienze, e continua — l’interno invece ci ha penalizzato tutti, quasi ostile nei nostri confronti. L’amarezza è tanta perché ci conosceva bene. Vuole proprio dire che in questi anni non siamo riusciti a creare con lui un rapporto”. La ragazza si presentava con la media del 7 nei cinque anni, promossa con appena 63, faticando a nascondere la delusione. Il suo compagno di classe Giovanbattista Fonzi, pronto per la Bocconi, con una carriera scolastica brillante finita con 75, supportando la compagna, sottolinea: “Abbiamo provato a chiedere un confronto al nostro professore, commissario interno. Abbiamo ricevuto solo una risposta formale”.