
Quella differenza di due punti è stata frutto, come viene spiegato dalla sentenza, "dell’errore sul calcolo del voto del colloquio" che ha determinato "l’errata attribuzione del punteggio finale".
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La vicenda
Tutto ha avuto inizio quest'estate quando la 18enne abruzzese, Flavia Autiero Celidonio, si è diplomata con un 98/100 al liceo scientifico quadriennale con opzione scienze applicate Enrico Fermi di Sulmona. Sommando i parziali delle varie materie però due punti non sono stati conteggiati probabilmente a causa di una svista da parte della commissione d'esame.Su questa base, assistita dal padre, ha fatto ricorso al tribunale regionale abruzzese e i giudici amministrativi dopo aver rivisto le schede ed aver ricalcolato i voti hanno disposto la rettifica del voto finale annullando il vecchio per "eccesso di potere". Il Ministero adesso dovrà farsi carico delle spese processuali e di avvocatura stimate dal padre della studentessa intorno ai 1.500 euro.
La possibile causa risarcitoria
Come riportato da Open, il padre-avvocato ha scherzato sulla vicenda dichiarando che regalerà alla scuola un pallottoliere in modo che imparare a fare i conti. Inoltre lo stesso ha specificato che la figlia ha dovuto anche pagare delle tasse universitarie più onerose visto che non ha potuto accedere alla riduzione prevista per chi si diploma con 100.Proprio per questo si è detto pronto a iniziare un causa risarcitoria:"Chiederò un risarcimento di 200mila euro perché stavolta l’errore è stato scoperto e ammesso, ma chissà quanti altri se ne fanno. E un voto sbagliato a volte può cambiare una carriera".
Paolo Di Falco