2' di lettura 2' di lettura
come sarà la maturità 2023”Ho chiesto un contributo a personalità della cultura per ripristinare un esame di Stato che non sia più una maturità dell'emergenza", con queste parole il neo Ministro Valditara apre il capitolo Maturità 2023.


In un'intervista a “La Repubblica” il numero uno di Viale Trastevere ha dato un primo assaggio di come potrebbe essere il prossimo esame di Stato, soffermandosi anche sulla possibilità di reintrodurre la doppia materia in seconda prova. Per avere però delle conferme è ancora troppo presto, motivo per cui i prossimi mesi potrebbero rivelarsi decisivi per le sorti di migliaia di maturandi.

La Maturità “pandemica” è un ricordo: torna l'impianto tradizionale dell'esame di Stato

Non sarà una Maturità d'emergenza: al momento l'unica certezza sull'esame di Stato 2023 sembra essere questa. Ciò significa che dovrebbero essere ripristinate entrambe le prove scritte: la Maturità tornerebbe così al suo formato tradizionale, con due scritti nazionali e una prova orale finale. Sulla possibilità di reintrodurre la doppia materia nella seconda prova il Ministro ha però ancora molti dubbi, specialmente in relazione alle difficoltà vissute dalle scuole negli ultimi anni contrassegnati dalla pandemia. Secondo Valditara sarebbe ”prematuro pensare ad una seconda prova multidisciplinare, ma per saperne di più dovremo attendere fino a gennaio 2023, quando il Ministero pubblicherà sia le discipline oggetto dello scritto, sia quelle di competenza dei commissari esterni.