
Prende 95 alla maturità, ma fa ricorso e ottiene 100. Ha destato scalpore la vicenda di uno studente frequentante un istituto di Rovereto, in provincia di Trento. Ecco come sono andate le cose.
La media e i crediti ottenuti
Lo studente era stato ammesso con una media voto pari a 8,73 e 55 crediti. All'esame aveva ottenuto 40 crediti su 40 disponibili. La commissione di esame, però, gli aveva dato solo 95/100 malgrado nel suo curriculum ci siano anche una vittoria alle Olimpiadi di italiano e un master in inglese. Lo studente, però, non demorde e supportato dalla mamma insegnante, fa ricorso al Tar.
Leggi anche:
- Maturità 2021, ammissione, orale ed elaborato: 10 cose da sapere
- Maturità 2021, i presidenti di commissione: gli elenchi regione per regione
- Maturità 2021, curriculum dello studente: come funziona e come farlo
La decisione del Tar
Lo studente, dunque, per un soffio non aveva ottenuto 100. I giudici amministrativi hanno valutato il caso e hanno disposto il riesame del procedimento. La commissione si è nuovamente riunita e ha assegnato 100 allo studente. Il Tar, però, nella sentenza, "bacchetta" gli insegnanti per la loro reazione stizzita per il ricorso dello studente che aveva tutto il diritto di ricorrere al tribunale.
"Era un voto ingiusto", parla lo studente
Al Corriere della Sera, poi, parla lo studente di Rovereto: "Erano tutti insegnanti interni dell’istituto che già conoscevo, tranne il presidente, ma lui non mi ha fatto domande. Sapevo di aver fatto un ottimo esame e quindi mi aspettavo il massimo dei voti". Poi spiega: "Quando ho scoperto che non mi hanno attribuito il bonus di 5 punti, ma mi hanno dato un solo punto per essermi distinto nelle materie scientifiche senza considerare tutto quello che avevo fatto nelle altre materie, ci sono rimasto male. Mi è sembrato un giudizio ingiusto, non rispecchiava la mia persona. Ero appassionato anche di storia e filosofia, ho sempre amato gli autori e i libri di italiano, in storia dell’arte avevo preso dieci. Quel giudizio era incomprensibile". Poi spiega perché ha fatto ricorso: “Ho sempre creduto nella giustizia e nella morale. Io per primo, anche a scuola, ho sempre combattuto le ingiustizie, quindi, sentendomi giudicato ingiustamente, ho deciso di chiedere al dirigente di poter vedere quali criteri di assegnazione dei bonus erano stati utilizzati". Un aiuto fondamentale è arrivato dalla mamma docente: "Mi ha detto che secondo lei non stavo sbagliando e mi ha spiegato cosa dovevo fare. Mi ha aiutato".
Maturità 2021, curriculum dello studente: da dove iniziare?