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maturità 2023Conclusa la fase dell’emergenza sanitaria derivata dalla pandemia di Covid-19, la maturità ritorna alla sua consuetudine, ovvero all'attuazione delle normative vigenti. Come si viene ammessi all’Esame di Stato? Cosa accade per i candidati interni? E per quelli esterni? Vediamo meglio cosa dice la normativa a riguardo.

Ammissione dei candidati interni

A decidere l’ammissione dei candidati interni alla maturità 2023 è il Consiglio di Classe.

Nel corso dello scrutinio finale, il Consiglio decide l’ammissione o la non ammissione all’Esame di Stato, verificando la presenza dei seguenti requisiti:

• il voto delle singole discipline non deve essere inferiore a 6/10 (secondo il decreto legislativo 62 del 13 aprile 2017, “nel caso di votazione inferiore a sei decimi in una disciplina o in un gruppo di discipline, il consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, l’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo”)

• il voto in condotta non deve essere inferiore a 6/10

• la frequenza per almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato

• la partecipazione alle prove Invalsi 2023.

Con il Decreto Milleproroghe 2023 si è stabilito di non prevedere, per l’anno in corso, il requisito dello svolgimento delle attività PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) per essere ammessi all’Esame di Stato.

Ammissione dei candidati esterni

Secondo l'articolo 4 dell'ordinanza ministeriale annuale, per essere ammessi all'esame, i candidati esterni devono superare gli esami preliminari in presenza. Chi può essere considerato candidato esterno? Beh, ci sono diverse categorie di persone che rientrano in questa definizione:

• Chi compie 19 anni entro l'anno solare in cui si svolge l'esame e ha rispettato l'obbligo di istruzione.
• Chi ha il diploma di scuola secondaria di primo grado da un numero di anni almeno pari a quello della durata del corso che ha scelto, indipendentemente dall'età.
• Chi ha un titolo ottenuto al termine di un corso di studio di istruzione secondaria di secondo grado di durata almeno quadriennale, sia del vecchio che del nuovo ordinamento, o chi ha il diploma professionale di tecnico.
• Chi ha smesso di frequentare l'ultimo anno di corso prima del 15 marzo 2023.

Se sei uno studente di classi precedenti all'ultima e soddisfi i requisiti del punto 1 o 2 e vuoi partecipare all'esame di Stato come candidato esterno, devi aver smesso di frequentare prima del 15 marzo 2023.

Un'altra cosa importante da sapere è che i candidati esterni possono essere ammessi all'esame di Stato anche se non hanno soddisfatto il requisito relativo ai PCTO. E faranno l'esame di Stato basato sul nuovo ordinamento.

Ci sono però alcune eccezioni. Non possono essere ammessi all'esame di Stato come candidati esterni:

• Chi vuole fare l'esame per i corsi quadriennali, i percorsi di istruzione di secondo livello per adulti e alcuni indirizzi specifici che non sono ancora regolamentati.
• Chi frequenta sezioni in istituti statali e paritari dove vengono attuati i percorsi dei decreti EsaBac ed EsaBac techno.
• Chi vive nelle Province autonome di Trento e Bolzano, a meno che non abbiano già frequentato il corso annuale, siano stati ammessi all'esame di Stato, ma non lo abbiano superato. In questo caso, l'ammissione è comunque subordinata al superamento dell'esame preliminare.

Infine, non è possibile ripetere l'esame di Stato se lo hai già superato per la stessa tipologia o indirizzo, articolazione, opzione. Ma se hai un diploma del vecchio ordinamento e vuoi fare l'esame di Stato nello stesso indirizzo nel nuovo ordinamento, puoi farlo solo se il nuovo percorso si differenzia da quello che hai già fatto.