3' di lettura 3' di lettura
incontro tra Bianchi e studenti

Lo sciopero studentesco di venerdì scorso ha prodotto numerose proteste in giro per l'Italia; soprattutto a Roma, dove nel pomeriggio, circa duecento tra studenti e studentesse si sono riuniti sotto gli uffici del Ministero dell'Istruzione chiedendo di essere ricevuti dal Ministro Patrizio Bianchi e poter discutere dell'Esame di Maturità 2022.

Ad una settimana dalla mobilitazione nazionale che ha visto 100mila studenti scendere nelle piazze a manifestare un dissenso dovuto alla struttura dell'Esame di Stato, ma anche alla formula del PCTO, nel pomeriggio di venerdì il Ministro Bianchi ha finalmente accettato di incontrare una delegazione di studenti e studentesse.

Maturità 2022: la prova non cambia

Ma l'incontro non è andato esattamente come gli studenti auspicavano. Infatti, alla richiesta degli studenti di costruire un esame basato sul colloquio orale e l’elaborato, il Ministro ha fatto sapere che non ci sarà alcuna modifica per la Maturità 2022 e che la struttura rimarrà quella già prefigurata dai rumors degli ultimi giorni. Un incontro quindi infruttuoso, specifica la Rete degli Studenti Medi che non perde l'occasione di criticare il metodo utilizzato nella scelta della prova d’esame, “convocando gli studenti solo dopo aver già deciso tutto e per comunicare tale decisione”.

Gli studenti: “Ministro ci convoca solo per comunicarci le sue decisioni”

In particolare, è Tommaso Biancuzzi, della Rete degli Studenti Medi, a giudicare “deludente” il faccia a faccia con il Ministro Bianchi: “Finalmente il Ministro ci convoca, dopo questa ondata di mobilitazioni. Ci aspettavamo, però, di poter costruire un esame diverso. Oggi ci è stata comunicata una decisione senza nessuna disponibilità a discutere”. E benché il numero uno di Viale Trastevere si sia dimostrato particolarmente ragionevole riguardo altre questioni, non c'è stato niente da fare per l'Esame di Stato 2022: “Apprezziamo le aperture sugli altri temi aperti della scuola pubblica, come il Pcto e la Salute Mentale, ma non basta nemmeno lontanamente. Il no di Bianchi su tutte le nostre proposte sulla Maturità non può che portarci a continuare la mobilitazione. Abbiamo chiesto di aprire un tavolo costante con le associazioni studentesche per costruire una scuola diversa, ci aspettiamo dei fatti”.