
L’annuncio del nuovo assetto della prima prova della Maturità, come prevedibile, ha scatenato non poche critiche. Le più ‘feroci’ riguardano l’assenza del tema storico. Per molti, infatti, la scelta di eliminare la tipologia C dalla prima prova dell’esame di Stato è un errore che non si sarebbe dovuto compiere.
Nonostante il tema storico, è stato da sempre il meno apprezzato e di conseguenza svolto dai ragazzi, rappresentava, il passato è d’obbligo, un ottima chance per confrontarsi con una disciplina importante come la Storia. A quanto pare, però, non è così. La Storia infatti non sparirà dalla prima prova della Maturità 2019. Ecco perché!
Maturità 2019: le parole di Bussetti
Se immediate sono state le critiche, altrettanto puntale è arrivato il chiarimento del Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti che ai microfoni di ‘Sky’ ha precisato che la Storia non è assolutamente messa da parte. Il Ministro ha spiegato che la prima prova continuerà ad avere dei riferimenti alla Storia. Se si legge bene la comunicazione del Miur con la quale annunciava i cambiamenti della nuova Maturità, ci si accorge che tra gli ambiti proposti per la traccia B, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo, c’è anche quello storico. Oltre a quello letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico ed economico. La storia quindi non sparirà nella prima prova della nuova Maturità!Manlio Grossi