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Qualche mese fa si era accesa la discussione tra il ministro Bussetti e la senatrice a vita Liliana Segre su Repubblica. Il ministro ha infatti risposto alla Segre, che aveva lanciato un appello per invitare al ripristino del tema storico alla maturità del 2019.

Il titolare dell’istruzione ha risposto con una lettera pubblicata sul giornale nella quale ha confermato che la storia non sparirà dall'esame, anzi avrà un ruolo centrale.

Il tema storico alla maturità: l'appello di Liliana Segre

Il 25 di Febbraio, sul Repubblica, la senatrice Liliana Segre, sopravvissuta all’Olocausto e da anni testimone nelle scuole di tutta Italia, ha espresso il proprio timore per la presunta assenza della storia nel nuovo esame rielaborato dal Miur. La senatrice ha evidenziato il grande valore dei temi storici, fondamentali per la comprensione del presente, e per il futuro stesso degli studenti. Secondo la Segre, si era deciso di reprimere la traccia di storia, scelta negli anni precedenti da meno del 3 percento degli alunni, invece di porsi una domanda sulle modalità di insegnamento della materia. Sostiene infatti che sono ormai poche le figure professionali in grado di rendere affascinante lo studio della storia, ed i professori, remunerati in maniera pessima, non si appassionano più al loro lavoro.

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Bussetti risponde: la storia sarà tra le tracce di maturità

Con la sua lettera, Bussetti, ha voluto rispondere all'appello. Il ministro ha affermato che il Ministero non ha alcuna intenzione di penalizzare una disciplina come la storia, definita fondamentale per la crescita di cittadini responsabili e consapevoli. Ha poi dichiarato di aver personalmente incaricato il gruppo di lavoro che predispone le tracce di Italiano di non far mancare la storia all’esame di Maturità 2019.
La storia sarà dunque presente nelle tracce di Maturità del 2019 come lo è sempre stata. Essa potrà essere, sempre a detta di Bussetti, proposta, anche in modo implicito, all’interno non di una sola tipologia di prova, ma in più tracce, definendo così un’importanza imprescindibile della conoscenza storica dell’individuo.
Per i maturandi, quindi, la temutissima storia non è scomparsa insieme alla rimozione del tema storico, quasi ignorato negli ultimi anni, ma è diventato un incubo ancora più grande, in grado di permeare in più tracce, per costringere gli studenti ad una maggiore attenzione verso lo studio della stessa. E nell’avvicinarsi sempre più minaccioso e imminente di Giugno e delle prove di Stato, non possiamo far altro che augurare a tutti voi un “In bocca al lupo”.