
Finiti gli scritti si passa all'orale. È la prassi di ogni esame di stato che si ripete ogni anno e sarà così anche per la maturità 2018. Sicuramente sarete già nella fase del conto alla rovescia, visto che mancano davvero pochi giorni alla fine di tutto il percorso.
Potrà essere utile quindi, per avere le idee più chiare, conoscere il funzionamento e soprattutto l'assegnazione del voto all'orale. Non dimenticatevi che il primo approccio con la commissione avverrà con l'esposizione della tesina, seguita dalle domande che i commissari potranno rivolgervi.
Voto esame orale: commissione e i criteri
Per ogni esame orale la commissione deve necessariamente seguire alcuni parametri imposti dal Miur. Dovrete quindi sì rispondere alle domande, ma dovrete farlo in maniera congrua. Conoscere gli argomenti collegati all'argomento, saper esporre bene i concetti, avere un'ottima padronanza della lingua e saper approfondire i temi.
Come funziona il voto all'orale
Alla prova orale della maturità 2018 gli studenti possono ambire a un punteggio massimo di 30. In aggiunta ci potranno essere i 5 punti bonus, che la commissione può decidere di assegnare solo a coloro che hanno ottenuto 15 punti di credito scolastico e 70 punti tra scritti e orale. Invece, la sufficienza per l'orale è fissata a 20.
Voto in 30 (trentesimi) orale maturità
Chi sceglierà il punteggio finale? I commissari lo stabiliranno tutti insieme, in maniera collegiale, compreso il Presidente. Chiaramente, i commissari si dovranno rifare a una ben precisa griglia di valutazione.a formulazione di una proposta di punteggio in numeri interi relativa alle singole prove di ciascun candidato.
L'attribuzione del voto funziona così: la commissione propone un punteggio, su cui tutti i professori devono essere d'accordo. Se sono proposti più di due punteggi e non sia stata raggiunta la maggioranza assoluta, il presidente mette ai voti i punteggi proposti, a partire dal più alto, a scendere. Se ancora nessuna delle proposte riesce a raggiungere la maggioranza, il presidente attribuisce al candidato il punteggio risultante dalla media aritmetica dei punti proposti e procede all’eventuale arrotondamento al numero intero più approssimato.
Ma se 20 punti all'esame orale corrispondono al 6, e 30 punti al 10, a quale voto corrispondono gli altri punteggi in trentesimi? Eccovi serviti:
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21 = 6 e mezzo
22 = 7 meno
23 = 7 +
24 = 7 e mezzo
25 = 8
26 = 8 e mezzo
27 = 9 meno
28 = 9 +
29 = 9 e mezzo
Eccovi la tabellina di conversione per tutti gli altri voti nel dettaglio
Serena Santoli