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manifestazione 22 febbraio

Dopo l'uscita delle materie oggetto di seconda prova scritta della nuova Maturità 2019 e l'annuncio del nuovo sistema che da questo giugno in avanti si applicherà durante il colloquio orale, è partita una campagna di protesta che coinvolge sia gli studenti che i professori. Infatti numerose sono state le petizioni che sono state lanciate da studenti e da insegnanti contro le formule del nuovo esame di Stato, e a queste ora si aggiunge anche una mobilitazione su piano nazionale.
Andiamo a scoprire insieme le date, le modalità e i motivi della protesta.

Studenti contro la nuova Maturità 2019: i motivi della protesta

Le associazioni studentesche e gli stessi istituti scolastici hanno chiamato alla mobilitazione nazionale, invitando a scendere in piazza per manifestare contro i cambiamenti che saranno attuati con l’arrivo della nuova Maturità 2019. Il 22 febbraio 2019 è la data fissata per la protesta, in tutta Italia, per far arrivare un messaggio di sfiducia e di critica verso le nuove politiche attuate sul piano della riforma all’esame di Stato. Gli studenti rivendicano l’assurdità dell’ultima riforma sulla Maturità, che cambierà le carte in tavola ad anno già iniziato, e quindi dichiarano di non poter accettare i cambiamenti apportati all’esame di fine ciclo superiore considerando che l’annuncio delle novità è arrivato a soli cinque mesi dall’inizio della Maturità, evidenziando quanto la questione sia irrealistica, inattuabile e irrispettosa sia nei confronti degli studenti che dei programmi stilati dai professori.
"Nei diversi territori stiamo sostenendo e contribuendo all'organizzazione della manifestazioni, sorte spontaneamente a partire dai rappresentanti di istituto." dichiara Giammarco Manfreda, Coordinatore Nazionale della Rete degli Studenti Medi.
"Siamo in piazza per lanciare al Ministro Bussetti un messaggio forte e chiaro: non siamo cavie, non si sperimenta sulla pelle degli studenti. Le modifiche all'esame di maturità sono solo la punta dell'iceberg di un sistema di valutazione fallimentare, che non porta alla comprensione degli errori e al miglioramento. Sostituire la tesina con il "gioco" delle tre buste e improvvisare l'interdisciplinarietà con la doppia seconda prova significa, per i maturandi, perdere un'occasione per esprimersi e allo stesso tempo dover affrontare una prova impostata in modo completamente slegato dai loro percorsi di studi: gli studenti stanno reagendo a un nuovo esame modificato senza che nessuno chiedesse il loro parere." conclude Manfreda.
Ma la maturità non è il solo motivo della protesta. Gli studenti si scagliano contro l'autonomia differenziata in discussione alle Camere. Sull'evento della manifestazione del 22 febbraio, Unione degli Studenti scrive: "In assenza di una legge nazionale sul diritto allo studio, in assenza di finanziamenti alla scuola in legge di bilancio del governo giallo-verde dal 15 Febbraio si inizierà a discutere di un programma di regionalismo differenziato: cosa significa? Aumento delle diseguaglianze tra regioni; Lo stato viene meno al suo dovere di finanziare scuole e università; Privatizzazione silenziosa della scuola pubblica e nessuno di loro ha il coraggio ammetterlo. Ecco perché dal 15 al 22 Febbraio bloccheremo la didattica, fermeremo la routine delle lezioni e scenderemo in piazza!"

La nuova Maturità 2019: come cambia

La protesta è incentrata sui cambiamenti che la Maturità dovrà affrontare il prossimo giugno. La mobilitazione si basa sia sullo scarso preavviso con il quale il Miur ha comunicato i cambiamenti all'esame, sia sui cambiamenti effettivi per i quali gli studenti non pensano di poter essere preparati in tempo dai loro insegnanti.
Infatti, secondo gli esempi rilasciati dal Miur, ad esempio nel caso del Liceo Scientifico, si evince che il livello di difficoltà della prova mista matematica-fisica sia nettamente superiore alla preparazione fornita alla fine dei cinque anni di studi.
I cambiamenti riguarderanno in minima parte la prima prova scritta, che vede qualche aggiunta nelle tracce e un restyle della tipologia B introducendo l'inedito testo argomentativo. Le restanti novità si concentrano sulla seconda prova, che diventerà appunto multidisciplinare, ovvero tratterà più di una singola materia al suo interno, e sull'orale di Maturità, che vedrà la scomparsa della tesina interdisciplinare, a favore del metodo delle tre buste. Le buste, che saranno preparate dalla commissione d'esame, saranno di numero pari agli studenti della classe più 2, così che ogni candidato abbia davanti tre buste chiuse tra le cui scegliere la propria. All'interno vi troverà uno spunto, diverso per ogni busta e che potrà riguardare un argomento, una fotografia, una poesia e quant'altro, riguardanti qualsiasi materia di studio, partendo dalla quale lo studente, in sede d'esame, dovrà partire per argomentare il suo esame, collegando anche altre materie all'interno del suo discorso.

Le piazze della manifestazione del 22 febbraio

Da dove partono i cortei e a che ora inizia la manifestazione? Skuola.net ha scovato gli appuntamenti delle più importanti città d'Italia. Se la vostra città non è nella lista, potete contattare le rappresentanze studentesche locali per sapere luogo e ora dell'appuntamento: sono infatti oltre 50 i centri coinvolti nella manifestazione nazionale.

  • Roma: Inizio manifestazione: 9:00 a Piramide
  • Torino: Inizio manifestazione: 9:00 in Piazza Arbarello
  • Trento: Inizio manifestazione: orario da definire, Palazzo della Regione
  • Firenze: Inizio manifestazione: 9:00 in Via Mannelli
  • Palermo: Inizio manifestazione: in Piazza Verdi
  • Cosenza: Inizio manifestazione: 9:00 a Piazza Loreto
  • Reggio Calabria: Inizio manifestazione: 9:00 a Piazza De Nava
  • Spoleto: Inizio manifestazione: 9:00 in Piazza Garibaldi
  • Brescia: Inizio manifestazione: 10:00 in Piazzale Arnaldo
  • Taranto: Inizio manifestazione: 9:00, Arsenale, via di palma
  • Trieste: Inizio manifestazione: 8:30 in Centro studi

Data pubblicazione 21 Febbraio 2019, Ore 12:11
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