
Se sei tra quelli che, per un motivo o per un altro, non potranno essere presenti alle prime due prove scritte, non disperare: il tuo futuro non è la bocciatura.
Esistono infatti le cosiddette prove suppletive, pensate proprio per rispondere agli imprevisti dell’ultimo momento.
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Prove scritte: cosa succede in caso di assenza
Si tratta di una circostanza rara, ma può pur sempre capitare. Se si è assenti agli scritti dell’esame di maturità si potrà ricorrere alle prove suppletive. Saranno però necessarie delle motivazioni certificate (certificazione medicata o altra documentazione) che provino la gravità dei motivi. L’assenza immotivata, invece, comporta il rischio di bocciatura.
Prove suppletive
Ma come funzionano le prove suppletive? Secondo quanto predisposto dall’articolo 26 dell’ordinanza firmata dal ministro Valditara, in caso di malattia o altri impedimenti gravi, è prevista la possibilità di giustificare la propria assenza. La commissione, in questo caso, potrà permettere al candidato di accedere alla prova durante la sessione suppletiva. Vediamo qui di seguito quando:
Bada bene: partecipare alle prove suppletive non comporta alcun “malus” al voto.