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commissari esterni maturità: che domande possono fare?

Il count down alla Maturità 2019 è già partito, i maturandi stanno già facendo i preparativi per l'esame di fine anno e i timori spaziano un po’ ovunque. Oltre alle tracce prima prova maturità 2019 e alle materie seconda prova maturità 2019 il pensiero più temuto riguarda i commissari esterni maturità 2019.

Qual è la paura peggiore? Le domande che potranno scaraventarsi sui candidati durante il colloquio. Se non si conosce il prof, figuriamoci se si possono prevedere le domande più frequenti. E allora ecco una pratica guida per sapere che cosa chiedono le commissioni d'esame di maturità. La parola va alla professoressa Loredana Straccamore, docente di italiano e latino in uno degli storici licei scientifici di Roma, il Newton.

I commissari esterni scelgono le domande in autonomia

“Innanzitutto va precisato che le domande dell’orale di maturità sono autonome. Vale a dire che non vengono consigliate né concordate precedentemente. Partono dopo l’esposizione della tesina che, mediamente dura 10-15 minuti”.

Le domande all'esame orale sono legate al programma

Autonome, tutte le domande, ma comunque strettamente legate al programma presentato dai docenti interni. “Prima di dare inizio agli esami – spiega l’esperta – i commissari esterni analizzano il programma di studi della classe per sapere con precisione fin dove sono arrivati a studiare i maturandi. Le domande verteranno esclusivamente sul lavoro svolto in classe. Senza sorprese quindi”.

Quando i commissari esterni di maturità fanno una domanda inaspettata?

“Nessuno è lì per mettere in crisi i ragazzi. Piuttosto va detto che, se l’esposizione è fluida e il ragazzo mostra buone capacità di fare collegamenti interdisciplinari, difficilmente verrà interrotto. Altra cosa di fronte ai cosiddetti tentennamenti: il docente ferma l’esposizione per approfondire le conoscenze del candidato. Non per metterlo nei guai quanto piuttosto per capire fin dove sa, se si tratta di un blocco emotivo e se può ripartire con un aiuto”.

Se il colloquio orale viene interrotto dai commissari esterni

Anche in questo caso, i docenti sanno come aiutarvi. “Purtroppo – continua la Straccamore -può capitare che il ragazzo si blocchi preso dal panico e allora, come mi è già capitato, i prof possono decidere di sospendere l’orale e lasciare così al candidato 5 minuti per rigenerarsi, schiarirsi le idee e tornare in classe più calmo”. In quel caso, non abbiate timore di aver fatto una brutta figura: i prof lo stanno facendo proprio per venirvi incontro.

Lorena Loiacono