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Analisi del testo, maturità 2021: vita e opere fondamentali di Carlo Emilio Gadda
La Maturità 2021 è ormai iniziata e gli studenti iscritti al quinto anno stanno pian piano ritornando tra le mura scolastiche per sostenere il colloquio orale. Come noto, anche quest’anno il ministero dell’Istruzione ha deciso di abolire le prove scritte per scongiurare il rischio di contagio e ha introdotto una sola prova orale, strutturata in diversi momenti.
Uno di questi prevede la discussione e l’analisi di un testo inserito nel programma di letteratura italiana di quinto anno. Come te la caveresti se ti capisse un passo di Ugo Foscolo? Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’autore e sulla sua poetica.

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Orale Maturità 2021: discussione di un testo di letteratura italiana

I colloqui orali della Maturità 2021 sono ormai iniziati. Tra elaborati multidisciplinari, relazioni sui percorsi per le competenze traversali e l’orientamento, gli studenti che sosteranno l’esame di Stato quest’anno dovranno dimostrare le loro competenze anche nell’analisi di un testo (o qualsiasi altro materiale) inserito nel programma di letteratura italiana di quinto anno. Tra gli autori da ripetere c’è anche Ugo Foscolo, maestro della struttura dualistica nel racconto e portavoce dei grandi temi che riguardano l’esistenza umana, coniugati nel rapporto bello-vero. Vicino ai giovani per le opere prodotte sul dolore provocato dall’amore non corrisposto e sull’amore per la libertà, ha portato in prosa e in versi anche la dialettica tra vita e morte e la fugacità del tempo.

Maturità 2021, Ugo Foscolo: la vita

Niccolò Foscolo (assumerà il nome Ugo a 16 anni) nacque a Zacinto (attuale Zante) nel 1778 da padre veneziano e madre greca. Dopo la morte del padre si trasferì a Venezia, ambiente in cui inaugurò l’attività politica e in cui intraprese la carriera militare. Dopo il trattato di Campoformio (ottobre 1797) con cui Bonaparte cedeva Venezia all’Austria in cambio di Milano e del Belgio, la sua ammirazione nei confronti del fondatore del Primo Impero francese crollò, mandandolo in crisi. Decise dunque di trasferisci a Milano, città che gli darà la possibilità di conoscere Parini e Monti. Sarà proprio nella grande città che inizierà a scrivere “Le ultime lettere di Jacopo Ortis”. Dopo l’arruolamento nella Guardia Nazionale visse in molte città e nel 1808 ottenne la cattedra di Eloquenza all’Università di Pavia. Dopo un breve periodo a Firenze tornò a Milano per lavorare come ufficiale al servizio del vicerè per mantenere l’indipendenza. Gli austriaci gli proposero di collaborare ma egli preferì l’esilio. Morì nel 1827 a Londra perseguitato da creditori.

Maturità 2021, Ugo Foscolo: le tematiche

Come anticipato, le opere di Ugo Foscolo sono costantemente contrassegnate da un irriducibile dualismo fra istanze contraddittorie, capaci di riprodurre le scelte quotidiane di ogni individuo. Dal cuore si passa alla testa, dalla vita alla morte e dall’armonia interiore al caos. Ammiratore di Alfieri e vicino alla corrente romantica, anche nelle sue opere è rintracciabile un esasperato intreccio fra arte e vita in cui domina un “io” prepotente. Folgorato dall’amore per la libertà e appassionato sostenitori della missione civile e politica nella letteratura, ha dato vita ad una vera rivoluzione in campo poetico.

Maturità 2021, Ugo Foscolo: le opere

Ecco alcune delle sue opere principali da ripetere per il giorno dell’esame.

  • Ultime lettere di Jacopo Ortis (1802): considerato il primo romanzo epistolare della letteratura italiana, narra la storia di Jacopo Ortis, un giovane ufficiale italiano dell'esercito napoleonico che dopo la vendita di Venezia agli austriaci smette di credere agli ideali di patria, di libertà e di giustizia. Costretto all'isolamento, decide di iniziare una corrispondenza con l'amico Lorenzo, per sfogare il suo dolore angoscioso e l'odio nei confronti dello straniero dopo la triste vicenda. Sui colli Euganei conosce Teresa e se ne innamora. Il protagonista sa che il suo amore è un sogno senza speranza ma si abbandona alla sua passione con l’intensità di chi sente, dopo il crollo dei suoi ideali, un estremo richiamo alla vita. Per sfuggire alle persecuzioni della polizia, parte e va in giro per l’Italia. Quando ritorna sui colli Euganei ritrova Teresa già sposa e si uccide.
  • Dei sepolcri (1807): si tratta di un carme in endecasillabi sciolti dedicato a Ippolito Pindemonte. In questa allettante composizione l’autore esalta i sentimenti più nobili che lo legano alla famiglia, alla società e alla patria. Esortando a custodire le memorie del passato, l’autore afferma il valore delle tombe: sono inutili ai morti ma giovano ai vivi. “Le tombe dei grandi uomini (“forti”) sono di esempio per i vivi ed aumentano la gloria della nazione che li ospita”. (vv. 151-154).
  • A Zacinto (1802-1803): questo celebre sonetto in endecasillabi è dedicato a Zacinto (l'odierna Zante) dove Foscolo nacque. Esso prevalentemente affronta il tema dell'esilio, da lui autoproclamato dopo la cessione della Repubblica di Venezia. Il poeta equipara la sua condizione a quella di Ulisse, che però fu più fortunato di lui in quanto riuscì a rimettere piede sulla sua amata Itaca, mentre Foscolo è condannato ad una "illacrimata sepoltura" in terra straniera.