6' di lettura 6' di lettura
Analisi del testo, maturità 2021: vita e opere fondamentali di Luigi Pirandello

Mancano sempre meno pochi giorni all’inizio della Maturità 2021. Mercoledì 16 giugno gli istituti scolastici superiori incominceranno ad accogliere i primi studenti iscritti al quinto anno che dovranno sostenere il colloquio orale in presenza.

Esso durerà circa 60 minuti e consterà di diversi momenti distinti: uno di questi riguarda la discussione e l’analisi di un testo inserito nel programma di letteratura italiana. E se ti capitasse una poesia di Giuseppe Ungaretti? Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’autore e sulla sua poetica.

Guarda anche

Orale Maturità 2021: discussione di un testo di letteratura italiana

I colloqui orali della Maturità 2021 sono sempre più vicini e la tensione tra i maturandi inizia ad aumentare sempre di più. Come noto, il ministero dell’Istruzione ha deciso di rimodulare anche quest’anno la struttura dell’esame, in funzione delle inesorabili misure introdotte dopo l’emergenza sanitaria. Tolte le prove scritte, gli studenti dovranno sostenere un unico colloquio orale in presenza. Dopo l’esposizione di un elaborato riguardante le materie d’indirizzo, gli studenti dovranno analizzare un testo (o qualsiasi altro materiale) inserito nel programma di letteratura italiana. Tra gli autori da ripetere c’è anche Giuseppe Ungaretti, poeta che è riuscito a dare espressione ai drammi storici del Novecento attraverso una poetica avvolta dal silenzio ma caratterizzata da un’estrema densità semantica. Conosciuto dagli studenti per la poesia “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”, Ungaretti ha reagito allo stile di D’Annunzio, dei crepuscolari e dei futuristi, usando frammenti di immagini e di espressioni scarne, ridotte all’essenziale.

Maturità 2021, Giuseppe Ungaretti: la vita

Giuseppe Ungaretti nacque ad Alessandria d’Egitto nel 1888 da genitori toscani. Dopo un periodo in Italia, si trasferì a Parigi dove seguì dei corsi alla Sorbona e al Collège de France. Nell’ambiente parigino ebbe la possibilità di frequentare rilevanti pittori come Picasso, De Chirico e Severini e importanti scrittori dell’epoca come Apollinaire e Palazzeschi. Tornato in Italia prese parte come volontario alla prima guerra mondiale. L’esperienza ispirerà i temi della sua prima raccolta di poesie, brevissime ma intrise di frammenti della realtà e della dolorosa esperienza di guerra. Nel 1936 fu invitato a insegnare letteratura italiana all’Università di San Paolo in Brasile e tre anni dopo, a causa di un attacco di appendicite mal curata, morì il figlio di nove anni. Tale dolore segnò tutta la sua vita come testimoniano le pagine di profonda poesia. Si spense all’età di 82 anni a Milano, nella notte del 1° giugno 1970

Maturità 2021, Giuseppe Ungaretti: le tematiche

Come anticipato, Giuseppe Ungaretti è il rappresentante italiano dell’ermetismo, corrente letteraria che rivoluziona di fatto il campo della poesia. Contrari all’invadente dannunzianesimo e all’influenza dei crepuscolari e dei futuristi, questi nuovi poeti si impegnarono a diffondere in Italia e in Europa il gusto della poesia pura ed essenziale, scavata nel fondo dell’anima. I temi principali sono il male di vivere, l’angoscia che stringe la vita e il destino dell’uomo e della civiltà che si spegne. Predominante nella poetica di Ungaretti è la forza evocativa della parola e del silenzio.

Maturità 2021, Giuseppe Ungaretti: le opere

Ecco le opere principali che dovresti ripetere.

  • L’allegria (1931): pubblicata per la prima volta nel 1919 con il titolo "Allegria di naufragi", è una raccolta di poesie scritte incentrate sui sentimenti nati dall’esperienza della prima guerra mondiale. L’autore decide di mettere nero su bianco il dolore come scoperta dei valori più autentici di fratellanza e di umiltà e l’ottimismo nato nei momenti più terribili del conflitto contro la morte.
  • Sentimenti del tempo (1943): è una raccolta di poesie incentrate sulla percezione tra il presente, il passato e l’eterno. Ispirato dalla sensibilità barocca e dell’espressionismo del neo classicismo, l’opera si presenta a tutti gli effetti come il mezzo attraverso il quale esprimere la propria ansia religiosa. Attraverso una ricca selezione di figure mitologiche, il poeta contrappone l'esaltazione della propria infallibilità al sentimento di precarietà, coniugando tale rapporto dialettico attraverso la metafora della “condizione della vita che è creazione e distruzione”.
  • Il dolore (1947): è una raccolta di liriche composte tra il 1937 e il 1946 suddivisa in sei sezioni: la prima, "Tutto ho perduto", contiene due poesie dedicate alla morte del fratello; nella seconda e nella terza, intitolate "Giorno per giorno" e "Il tempo è muto", figurano le poesie scritte in memoria del figlio Antonietto. La quarta, "Incontro a un pino", contiene una sola composizione sulla guerra; nella quinta e nella sesta, rispettivamente "Roma occupata" e "I ricordo", si trovano i componimenti scaturiti dalla tragica esperienza del secondo conflitto mondiale, inteso alla stregua di un terrificante sconvolgimento apocalittico.