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Maturità 2021, analisi del testo all'orale: cosa sapere su Giovanni Pascoli
Mercoledì 16 giugno inizierà ufficialmente la Maturità 2021. Per motivi legati all’emergenza sanitaria da Covid-19, gli studenti iscritti al quinto anno dovranno solo sostenere un colloquio orale in presenza della durata di circa 60 minuti.
Una parte dell’orale sarà dedicata alla discussione e l’analisi di un testo ( o qualsiasi altro materiale) inserito nel programma di letteratura italiana di quinto anno. E se ti capitasse un passo di Giovanni Pascoli? Ecco tutto quello che c’è da sapere per fare bella figura il giorno dell’esame.

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Orale Maturità 2021: discussione di un testo di letteratura italiana

Come accaduto lo scorso anno, il ministero dell’Istruzione ha deciso di abolire le prove scritte anche per la Maturità 2021 con il fine di scongiurare qualsiasi rischio di contagio. I maturandi dovranno dunque sostenere un solo colloquio orale di circa 60 minuti, articolato in quattro momenti diversi. Uno di questi riguarda la discussione e l’analisi di un breve testo oggetto di studio in letteratura italiana durante il quinto anno e inserito nel documento del consiglio di classe. Tra gli autori da ripetere c’è anche Giovanni Pascoli, poeta italiano e rappresentate evocativo e visionario della poesia simbolista che ha saputo leggere le voci della natura e che ha afferrato e raccontato l’essenza delle cose con lo stupore incantato di un fanciullo. Conosciuto dagli studenti per la sua regressione manifestata nel simbolo ricorrente del “nido”, archetipo attorno al quale ruota tutto il suo mondo poetico, Pascoli ha saputo guardare al di là della superficie del mondo fisico per raggiungere verità eterne e universali.

Maturità 2021, Giovanni Pascoli: la vita

Giovanni Pascoli nacque nel 1855 a San Mauro di Romagna, comune della provincia di Forlì-Cesena. La sua fu un'infanzia lieta e spensierata fino al giorno dell’assassinio di suo padre, nel 1367, da mano ignota. L’evento fu l’inizio di un periodo di sventure familiari: in pochi anni perse anche la sorella, la madre e il fratello. L’autore compì i primi studi nel collegio degli Scolopi di Urbino, successivamente studiò a Rimini, Firenze, Cesena e Bologna. Data la sua condizione familiare e la visione sfiduciata e malinconica della vita del mondo, decise di trascurare gli studi per dedicarsi alle lotte di rivendicazione sociale accanto a socialisti e anarchici. Si laureò solo nel 1882 e incominciò a insegnare nei licei. Nel 1895 ebbe la cattedra universitaria per l’insegnamento della letteratura latina e greca a Bologna, poi a Messina e a Pisa. Ritornò a Bologna nel 1905, città in cui morì nel 1912.

Maturità 2021, Giovanni Pascoli: le tematiche

Tutta la poetica pascoliana prende ispirazione dalle piccole cose della vita quotidiana, sempre sotto lo sguardo di un osservatore umile e consapevole della sofferenza del dolore. La poesia di Giovanni Pascoli, nonostante l’accento malinconico, non assume mai toni drammatici ma diviene stimolo alla ricerca sensibile dell’essenza delle cose. Come anticipato, l’autore si è sempre posto come un “fanciullino” estatico che osserva il mondo con stupore. Tra i temi trattati, ha dato molta importanza al paesaggio bucolico e al ripiegamento intimo di fronte al senso dell’arcano e del mistero, come tutti i poeti del Decadentismo.

Maturità 2021, Giovanni Pascoli: le opere

Ecco alcune delle sue opere principali:

  • Myricae (1891): è una raccolta di liriche che abbracciano perlopiù temi familiari e campestri. Il nome si rifà al nome latino di un arbusto: le tamerici. Nella prefazione l’autore suggerisce la chiave di lettura del libro: la rievocazione dei lutti di famiglia assurge a visione del mondo, in cui il bene di madre natura si mescola al male provocato dalla malvagità dell’uomo.
  • Il fanciullino (1897): considerato il manifesto della sua poesia, s’ispira ai dialoghi di Platone per esprimere la sua capacità di dare voce ai sentimenti più innocenti, legati alla meraviglia, alla spontaneità e alla memoria. Pascoli sostiene che l’uomo ha due anime, che vengono rappresentate come Omero vecchio e cieco, guidato da un fanciullino che vede per lui. Il poeta deve quindi vedere, udire e nominare e guidare l’Uomo nell’ascolto di questa voce interiore e nell’attribuzione di un significato veritiero e semplice alla realtà.
  • Poemi conviviali (1904): si tratta di una raccolta di poemetti che prendono ispirazione dal mondo classico e latino e dal cristianesimo dei primi secoli attraverso un estetismo simbolistico che esprime ideali di raffinatezza estenuata. Il titolo prende spunto dalla rivista “Convivio”, sulla quale dapprima furono pubblicati.
  • Guarda il video che spiega come si calcola il voto finale di Maturità 2021
    (a cura di Noemi David):