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Il colloquio orale è forse l’esame più temuto dai maturandi dopo la seconda prova: gli argomenti da ripassare sono tanti e il tempo è davvero poco. Lo scorso 30 gennaio il MIUR ha pubblicato nuovi aggiornamenti sulla maturità 2020 con maggiori informazioni sul colloquio orale.
La struttura dell’esame, relativamente modificata, è stata rinnovata dal Decreto Legislativo 13 aprile 2017, la riforma che disciplina le commutazioni del nuovo esame di stato. La riforma prevede come scopo del colloquio quello di “accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale della studentessa o dello studente”. Se vuoi rivedere la struttura del colloquio orale e sapere come evitare le domande scomode, ecco una guida fatta apposta per te!

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L’esame orale sarà suddiviso in quattro momenti distinti:
  • la discussione multidisciplinare a partire dai materiali proposti dalla commissione;
  • la presentazione delle esperienze di alternanza scuola lavoro o PCTO;
  • la parte di Cittadinanza e Costituzione;
  • la correzione delle prove scritte.
  • Secondo quanto si legge sulla circolare del Miur, il colloquio partirà comunque con un discorso interdisciplinare attraverso testi, documenti, esperienze e progetti proposti dai commissari. Rispetto allo scorso anno, il vero cambiamento sta nel procedimento del sorteggio: non ci sono più le buste da sorteggiare. Ecco cosa dice integralmente la circolare:

    "Il D.M. n° 37 del 18 gennaio 2019 e l’art. 19 dell’O.M. n° 205 dell’11 marzo 2019 hanno successivamente definito una specifica procedura relativa alle modalità di conduzione del colloquio, stabilendo che il giorno della prova orale il candidato sorteggi i materiali (testi, documenti, esperienze, progetti e problemi) contenuti in una delle tre buste proposte dal Presidente della commissione d’esame. [...] Al riguardo l’onorevole Ministro non intende più rinnovare tale procedura di assegnazione del materiale ai candidati , rimanendo fermo quanto disposto dall’art. 17, comma 9, del d.lgs. n° 62/2017 circa l’avvio del colloquio mediante l’analisi da parte dello studente dei materiali preparati dalla commissione d’esame in un’apposita sessione di lavoro, con l’immutata finalità di “verificare l'acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle per argomentare in maniera critica e personale anche utilizzando la lingua straniera”, materiali che dunque devono consentire un approccio multidisciplinare.

    Colloquio orale: come evitare brutte sorprese

    Si sa che per non compromettere l’esito finale è importante prepararsi bene per il colloquio e non farsi prendere dall’ansia. La novità per l’orale della nuova maturità sta nel fatto che gli studenti non devono presentare una tesina preparata in casa ma devono crearne una sul momento. Nel momento in cui avviene la presentazione dei materiali della commissione è lo studente a scegliere da cosa inizia a parlare e i successivi collegamenti. Per questo è importante prendersi qualche minuto di tempo per analizzare il materiale proposto dalla commissione e valutare i possibili collegamenti con le discipline dei diversi commissari, interni ed esterni. È chiaro che se si sceglie di parlare di un determinato autore studiato in letteratura italiana si debba conoscere perlomeno il contesto storico e culturale nel quale è inserito o magari l’autore della corrispondente corrente letteraria in lingua straniera, se presente in commissione. Seguendo questa logica, è, dunque, possibile prevedere le eventuali e possibili domande che i docenti ti rivolgeranno una volta conclusa l’esposizione a partire dai materiali proposti. Allo stesso tempo potresti essere proprio tu a parlare dell’argomento che più collega al precedente in modo tale da anticipare il commissario o evitare di rispondere a domande diverse le quali risposte magari non si sanno. Un’altra tattica per prevedere le possibili domande dei docenti è assistere agli esami dei propri compagni: quante volte ci è capitato di imparare nuove cose durante le interrogazioni degli altri o memorizzare le domande frequenti del docente? Ecco, l'esame di qualcun altro può salvare il tuo!