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Come recuperare voti deludenti ottenuti nelle prove scritte con la prova orale di Maturità 2023

Dall’ultima settimana di giugno 2023 fino alla prima metà di luglio 2023, i maturandi dovranno affrontare l’ultima prova di Maturità, ovvero il colloquio orale che consisterà in un percorso interdisciplinare creato sul momento a partire da un tema centrale contenuto nel materiale offerto dalla commissione.

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Esame di Maturità 2023: come si calcola il punteggio?

Il voto finale del diploma è il risultato della somma tra il numero di crediti acquisiti nel corso del triennio e il punteggio ottenuto nelle tre prove che compongono l’esame di Maturità 2023. Il voto minimo è pari a 60 mentre il massimo del punteggio a cui si può aspirare è 100 a cui la commissione può aggiungere la lode nel caso di studenti che si sono sempre dimostrati particolarmente brillanti, sia nello svolgimento dell’esame sia durante l’intero percorso di studi.
Sulla base di una valutazione ottenuta con le rispettive griglie adottate dalla commissione per ognuna delle tre prove d’esame può essere assegnato il seguente punteggio:
Il punteggio massimo ottenibile dal totale delle prove è dunque pari a 60 punti. A questi devono essere aggiunti quelli che derivano dalla quantità di crediti maturati nel triennio sulla base della media complessiva raggiunta. Il massimo dei crediti che è possibile raggiungere con la media del 9 costante in ogni anno dell’ultimo triennio è pari a 40 mentre il minimo dei crediti con i quali si può essere ammessi all’esame è pari a 22.

Esame di maturità 2023: come recuperare i voti degli scritti non soddisfacenti?

Se le prove scritte non sono andate molto bene e i rispettivi punti ottenuti hanno deluso le tue aspettative, non scoraggiarti pensando che ormai il voto finale sia definitivamente compromesso poiché rimane ancora un’ultima prova in cui puoi dimostrare alla commissione di padroneggiare bene le tue conoscenze nelle diverse materie.
Nella prova orale infatti puoi ottenere fino ad un massimo di 20 punti a cui la commissione con libera discrezionalità può aggiungere anche ulteriori 5 punti bonus. In caso di colloqui particolarmente brillanti infatti per premiare la bravura e l’impegno ed alzare così il voto finale, i professori possono scegliere di assegnare da 1 a 5 punti se la situazione del candidato rispetta i seguenti parametri:
    Essere stati ammessi all’esame con almeno 30 crediti;
    Aver ottenuto almeno 50 punti complessivi nelle due prove scritte.
L’assegnazione di tutti o di una parte dei 5 punti bonus rimane comunque una scelta libera della commissione che decide autonomamente i criteri discrezionali di attribuzione in sede di riunione plenaria. È probabile però che il punteggio aggiuntivo sia concesso ai candidati che durante l’intero percorso scolastico abbiano sempre mantenuto una media alta e che nelle prove scritte non abbiano conseguito i risultati sperati.
Se le prove non sono andate particolarmente bene è quindi fondamentale concentrarsi il più possibile per stupire la commissione durante il colloquio. Ripassa quindi ogni argomento attentamente, soprattutto quelli in cui hai avuto maggiori difficoltà nelle prove scritte poiché potrebbero essere oggetto di domande da parte della commissione.