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collegamenti don MilaniOrmai ci siamo: tra due giorni oltre 500mila studenti di quinto anno saranno alle prese con la prima prova d’esame, ovvero il tema di italiano. Il giorno successivo sarà la volta della seconda prova scritta, quella incentrata sulle discipline cardine di ogni indirizzo di studio.

Terminati gli scritti, i candidati si troveranno ad affrontare il colloquio orale, temuto particolarmente dagli studenti, i quali saranno chiamati ad esporre un discorso multidisciplinare di fronte all’intera commissione d’esame che da quest’anno torna ad essere mista, e quindi composta sia da membri interni che da membri esterni.

Il colloquio orale

Secondo le disposizioni del Ministero dell’Istruzione e del Merito, l’orale prevede come prima fase che il candidato elabori un discorso multi e interdisciplinare a partire da uno snodo concettuale proposto dalla commissione. Proprio da questo documento - che può essere un breve testo, una citazione, un problema o un’immagine - lo studente dovrà individuare sul momento quanti più collegamenti possibile tra il materiale fornitogli e le altre materie oggetto d’esame. Successivamente a questa fase, il candidato dovrà riportare alla commissione quanto appreso durante l’esperienza di PCTO e, infine, prendere atto delle valutazioni e delle correzioni delle prove scritte svolte precedentemente.

Collegamenti con Don Milani

Il documento proposto dalla commissione potrebbe riguardare qualsiasi argomento, quindi è bene provare ad ipotizzare qualche collegamento, in modo tale da non rimanere sprovvisti di idee il giorno dell’esame. Oggi proveremo a darti qualche spunto di relazione tra il docente e scrittore Don Lorenzo Milani, di cui quest’anno ricorrono i cent’anni dalla nascita, e le altre discipline.

Don Milani e la storia

Don Milani nasce nel 1923 a Firenze e muore nel 1967 da una famiglia di origine ebraica. In seguito all’ascesa del fascismo e alla diffusione dell’antisemitismo in Europa e in Italia, i genitori decisero di battezzare lui e i suoi fratelli. Perciò, per quanto riguarda storia, se contestualizziamo il personaggio, possiamo parlare del fascismo e in particolare delle leggi razziali e dell’Olocausto.

Don Milani e la letteratura straniera

La madre di Don Milani, Alice Weiss, fu una donna molto colta che da giovane fu allieva di James Joyce uno dei più importanti autori dei primi anni del Novecento, che è stato capace di influenzare la letteratura del XX secolo. La sua opera più nota, Ulisse, è considerata un pilastro fondamentale che ha permesso lo sviluppo del romanzo moderno. Joyce introduce delle particolari tecniche di scrittura, come il monologo interiore e il flusso di coscienza, il quale prevede che i pensieri dei personaggi vengano descritti senza l’uso della punteggiatura per renderli del simili al processo cognitivo che si verifica quando si pensa.

Don Milani e la filosofia

Oltre ad essere allieva di Joyce, la madre di Don Milani si interessò anche alla filosofia e alla psicoanalisi, avvicinandosi soprattutto al pensiero di Sigmund Freud. Il filosofo austriaco, considerato il padre della psicoanalisi, è stato il primo a mettere in relazione i processi psichici inconsci degli esseri umani e il comportamento di ogni individuo.

Don Milani e l’educazione civica

Nel corso della sua vita, Don Milani si è impegnato attivamente nel tentativo di ridurre l’analfabetismo e per rendere la scuola un diritto di tutti, anziché un privilegio per pochi. La scuola di Barbiana da lui fondata, puntava sull’uguaglianza e investiva nella formazione dei ragazzi più poveri, figli di semplici contadini, che attraverso l’istruzione potevano emanciparsi e migliorare il loro capitale culturale altrimenti inesistente. In merito a questo argomento, per l’insegnamento trasversale di educazione civica si potrebbe trattare il tema dell’uguaglianza, del diritto allo studio e della dispersione scolastica.