
Successivamente agli scritti, i maturandi saranno convocati nel loro istituto per sostenere l’ultima prova prevista dall’esame di Stato: il colloquio orale.
Gli studenti dovranno elaborare un discorso multidisciplinare da esporre davanti alla commissione d’esame, che da quest’anno torna ad essere mista e quindi composta da membri sia interni che esterni.
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Il colloquio orale
Secondo le indicazioni del Ministero dell’Istruzione e del Merito, durante il colloquio orale i candidati dovranno elaborare un discorso interdisciplinare a partire da un documento - un breve testo, un’immagine, una citazione o un problema - proposto dalla commissione. Il materiale fornito agli studenti dovrà essere uno snodo concettuale, che sarà utilizzato come punto di partenza per effettuare collegamenti logici e sensati con le altre discipline oggetto d’esame, compreso l'insegnamento di Educazione Civica. Successivamente, i maturandi discuteranno la propria esperienza di PCTO e riceveranno le correzioni e le valutazioni delle prove scritte svolte in precedenza. In tutto l’orale dovrebbe durare circa cinquanta minuti.
Collegamenti con Carlo Levi
Tra gli snodi disciplinari che la commissione d'esame può proporre, non è da escludere che possa essere scelto un documento relativo ad un autore italiano, perciò, in questo articolo vogliamo proporti qualche collegamento interessante tra Carlo Levi e le altre materie. Considerato uno dei più importanti autori del Novecento, Levi si è distinto per non solo come scrittore, ma anche come pittore e antifascista. Il suo romanzo più celebre, Cristo si è fermato a Eboli, è stato pubblicato nel 1945 ed è ritenuto tuttora una delle testimonianze più realistiche in merito alla questione meridionale del dopoguerra.Se ancora non ti vengono in mente particolari relazioni con le altre materie, proveremo noi a darti qualche spunto utile, quindi continua a leggere per saperne di più e non farti cogliere impreparato il giorno dell’esame.
Carlo Levi e la storia
Nel caso in cui, durante il colloquio non si sappia da cosa cominciare, può essere utile innanzitutto contestualizzare storicamente ciò di cui si sta parlando. Carlo Levi nasce nel 1902 a Torino e muore a Roma nel 1975, perciò vive in un momento storico ricco di eventi rilevanti. In particolare, l’autore è noto per il suo impegno politico antifascista, a causa del quale sarà arrestato due volte e condannato ad un periodo di confinamento in Basilicata. Quindi per quanto riguarda storia, si può parlare del Fascismo e in particolare della Resistenza Italiana.
Carlo Levi e la letteratura straniera
In pochi sanno che Carlo Levi ha incontrato uno degli autori più importanti della letteratura americana del Novecento, Ernest Hemingway. Lo scrittore statunitense, infatti, si è recato in Italia durante uno dei suoi numerosi viaggi, più precisamente in Lucania, dove, grazie a Carlo Levi e alla sua profonda conoscenza della Basilicata, è stato testimone della realtà del Mezzogiorno italiano del dopoguerra.Carlo Levi e l’arte
Carlo Levi è stato per tutta la sua vita appassionato di arte e pittura. Ha realizzato diverse opere, soprattutto ritratti, in cui raffigura il mondo contadino del Sud Italia. Insieme a lui, Renato Guttuso, amico di Levi, è un altro importante artista appartenente alla corrente del neorealismo italiano. Uno dei suoi dipinti più celebri Fucilazione in campagna denuncia i soprusi e le violenze messe in atto dal regime fascista. Ad ispirare l’opera, è uno dei quadri più noti del pittore spagnolo, Francisco Goya, che nel dipinto 3 maggio 1808 rappresenta la resistenza delle truppe di Madrid nei confronti dell’armata del Primo Impero francese durante la guerra d’indipendenza spagnola.
Carlo Levi e filosofia
Nel corso della sua vita, Levi strinse amicizia con diversi personaggi di spicco tra cui il giornalista, politico e filosofo Antonio Gramsci. Fu Segretario generale del Partito Comunista d’Italia e durante il periodo fascista fu arrestato e incarcerato. I suoi scritti riprendono molti nuclei tematici riconducibili alla filosofia marxista, riflettendo in modo particolare sul concetto di egemonia che lo porterà ad elaborare una nuova concezione di egemonia culturale. Infatti, secondo il pensiero di Gramsci i membri di un gruppo o di una classe sociale possono influenzare e cambiare le coscienze individuali e di conseguenza trasformare l’intera società secondo i propri valori.Chiara Galgano