
Oltre alle mete classiche, ci sono una serie di pellegrinaggi e antichi riti conosciuti o meno, scelti dai ragazzi per allontanare la sfortuna e festeggiare i 100 giorni convertendosi alla religione per un po’ di ore. Vediamo ora i più famosi, anche in base alla regione di appartenenza: ecco le idee per festeggiare i 100 giorni maturità.
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La colletta dei 100 giorni
Forse una delle tradizioni più comune, è quella della colletta. Andare in giro per la scuola e per la città in cerca di qualche soldino in più per festeggiare i cento giorni è sicuramente un must per i maturandi.
La benedizione delle penne a San Gabriele per i 100 giorni
Molti studenti invece decideranno di viaggiare fino a Teramo, precisamente fino al Santuario di San Gabriele per il famoso rito della benedizione delle penne. Ma perché proprio questo santuario?Beh, si dice che San Gabriele dell’Addolorata sia il santo protettore degli studenti (morto a soli 24 anni per tubercolosi).
Toccare la lucertola di Pisa per i 100 giorni
Tradizione un po’ meno conosciuta, ma molto popolare tra gli studenti toscani, consiste nell’andare a strofinare la lucertolina di bronzo a due code scolpita sulla porta centrale della cattedrale davanti al battistero, antico portafortuna.
I 100 gradini di Santa Rosalia
A Palermo, si usa invece salire i 100 gradini del Santuario di Santa Rosalia in ginocchio.
Il voto di maturità scritto sulla sabbia
Altra famosa tradizione dei 100 giorni è quello di scrivere sul bagnasciuga il voto a cui si aspira alla maturità. La leggenda narra che se l’incisione si cancellerà del tutto la previsione sarà rispettata, se invece tutta la scritta non verrà cancellata dalle onde si prenderanno almeno 10 punti in meno!
Discoteca a Rimini
Per gli studenti Romagnoli è tradizione passare l’ultima notte libera prima di immergersi nello studio in discoteca, altri compaesani preferiscono invece fare una gita fuori porta con tutta la classe.
Pellegrinaggio in ginocchio
Per i più temerari non mancano i pellegrinaggi. Le mete sono tante, tra le più famose i santuari di Madonna di Civitavecchia, San Giovanni Rotondo, La Madonna del Lussari e quello di Santa Rita da Cascia. Una volta arrivati al santuario di montenero, gli studenti livornesi, dovranno salire i gradini in ginocchio e una volta arrivati alla piazzetta, la tradizione vuole che questi facciano tanti salti quanti il voto di maturità a cui si aspira. Poi da girati, bisogna lanciare una moneta sopra l’arco, e infine dire una preghiera e accendere un cero nel santuario della Madonna.
La battaglia delle uova
Famosa battaglia delle uova e farina, comune non solo tra i maturandi durante il periodo dei 100 giorni, ma anche tra gli studenti che festeggiano l’ultimo giorno di scuola.
Il rito celtico
In Sardegna è una tradizione quasi obbligatoria: tutti insieme si balla l’inno sardo accompagnato da un rito celtico.
Il week end con la classe
Comune un po’ in tutta Italia, la gira fuori porta con gli amici. C’è chi sceglie il mare, chi la montagna, ma ovunque si vada resta un occasione per stare tutti insieme e brindare al futuro che verrà.Susanna Galli