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500 anni raffaello

Considerato uno dei più grandi artisti d'ogni tempo ha dato vita al manierismo, la sua opera ha segnato un tracciato imprescindibile per tutti i pittori successivi ed è stato di vitale importanza per lo sviluppo del linguaggio artistico dei secoli a venire.

Di chi stiamo parlando? Di uno dei pittori più celebri del Rinascimento: Raffaello Sanzio. Quest'anno si festeggiano i 500 anni dalla morte di Raffaello e data la ricorrenza potrebbe essere che quest’ultimo sia scelto come soggetto per la prima prova scritta. Ecco tutto quello che c’è da sapere

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Socievole, affabile, ricettivo allo stimolo creativo di altri maestri, Raffaello ha incarnato l'immagine del pittore cortigiano e la sua pittura è diventata un modello per le corti d'Europa. Nonostante la giovane età, con le sue opere ha voluto scavare nelle profondità dell’animo umano creando una forte empatia tra il soggetto rappresentato e l’osservatore. Ricorrenti nelle sue opere sono le cosiddette “Madonne raffaellesche” forse collegate a Maria, la mamma persa all’età di 11 anni. La Madonna, sempre pacata, dolce e materna, incarna un senso religioso profondamente radicato nella tenerezza. Il dipinto più celebre tra le Madonne è la Madonna del cardellino, eseguita tra il 1505 e il 1506. Immersi in un ampio paesaggio fluviale dall'orizzonte contornato da alberelli e da un ponte a sinistra, si trovano la Madonna seduta su una roccia, che regge tra le gambe Gesù Bambino, mentre san Giovanni, abbracciato dalla Vergine, è a sinistra. I due fanciulli giocano con un cardellino, che simboleggia la Passione di Cristo.

Raffaello, tra Rinascimento e divina armonia

Rispetto alla preparazione giovanile e alla maturità fiorentina, una volta arrivato a Roma il suo registro cambia. È stato lui, tra i pochi, a saper incarnare il senso della bellezza classica nella sua più alta accezione e intendere il Rinascimento in senso superlativo. Nelle sue opere vi è armonia, equilibrio di forme, dignitas, recupero dell’antico, gravitas.
La figura umana di Raffaello risplende anche nell’evidenza “naturalistica” dei suoi caratteri personali. L’originalità sta nella combinazione dell’antico con il moderno, dell’ideale con il naturale, in una visione grandiosa, nella quale l'armonia fa da riflesso all’ordine generale del creato.

Architetto innovativo, tra nuove e vecchie influenze

Prima della nomina al cantiere di San Pietro, ha eseguito opere architettoniche per la famiglia Chigi, come le scomparse Scuderie di Villa Farnesina o la cappella funebre in Santa Maria del Popolo. Per la progettazione della Basilica di San Pietro ha utilizzato una tecnica basate sulla proiezione ortogonale: per l’architetto non era tanto importante la bellezza del disegno quanto la sua completezza. Modificò anche le Logge Vaticane di Bramante, arricchendo l’articolazione delle parole e inserendo volte a padiglione. Nel 1518 Leone X commissionò la costruzione di Villa Madama, su un fianco di Monte Mario a Roma. Raffaello rivisitò l’impostazione rinascimentale della costruzione sulla base dei modelli delle ville dell’antica Roma, come la Domus Aurea rinvenuta pochi anni prima.