Indice
- La Funzione Tangente
- Periodicità della Funzione Tangente
- Grafico della funzione tangente
- Relazione tra tangente e coefficiente angolare di una retta
- Approfondimenti
La Funzione Tangente
Consideriamo, sulla circonferenza goniometrica, un angolo
compreso tra
e
, e un punto P sulla circonferenza, tale che l'arcoAP coincida con l'angolo
. Adesso tracciamo una retta r passante per O e P, e una retta t perpendicolare all'asse x e passante per A; tali rette si intersecheranno in un punto che chiamiamo T.

L’ordinata del punto T si definisce tangente dell'angolo
.
È importante notare che l'intersezione tra le rette r e t esiste sempre, ad eccezione del caso in cui queste sono parallele; ciò si verifica per tutti gli angoli del tipo
, ecc.
Nel prossimo paragrafo vedremo come varia il valore della tangente al variare dell’angolo
.
Periodicità della Funzione Tangente
Come tutte le funzioni goniometriche, (come le funzioni seno e coseno), anche la funzione tangente presenta una periodicità, ovvero assume gli stessi valori per diversi valori di
. Vediamo ora nel dettaglio quali sono questi valori e con quale periodicità si ripetono, oltre ai valori massimi e minimi entro cui può variare la tangente.
- Primo caso: [math]\alpha=0 \Rightarrow \tan{ 0} = 0 [/math]
Oppure
[math]\alpha = 2 \pi \Rightarrow \tan{ 2\pi} = 0 [/math]il punto T coincide con il punto A e le rette t ed r sono perpendicolari tra loro. Inoltre, questa condizione si può verificare anche nel caso in cui
[math]\alpha=\pi \Rightarrow \tan {\pi} = 0 [/math] - Secondo caso: [math] 0 \lt \alpha \lt \frac{\pi}{2} \Rightarrow \tan{\alpha} \gt 0 [/math]
il punto T appartiene al primo quadrante. Possiamo vedere che in questo caso la tangente aumenta all'aumentare dell’ampiezza dell’angolo, così come nel terzo quadrante dove
[math] \pi \lt \alpha \lt \frac{3}{2}\pi \Rightarrow \tan{\alpha} \gt 0 [/math] - Terzo caso: [math] \frac{\pi}{2} \lt \alpha \lt \pi \Rightarrow \tan{\alpha} \lt 0 [/math]
Il punto T appartiene al secondo quadrante e, partendo da un valore negativo, all'aumentare dell'ampiezza nell'angolo, aumenta la sua tangente che si avvicina sempre più allo zero. Tuttavia, questo succede anche quando
[math] \frac{3}{2}\pi \lt \alpha \lt 2\pi \Rightarrow \tan{\alpha} \lt 0 [/math]Cioè nel quarto quadrante.
- Quarto caso: [math] \alpha = \frac{\pi}{2} \Rightarrow \tan{\alpha} =+\infty [/math]
questo è il caso in cui le due rette r e t sono parallele tra loro, di conseguenza non c è nessun punto in cui queste si incontrano e il valore della tangente è pari a
[math]+ \infty [/math]. La stessa situazione si verifica quando[math] \alpha = -\frac{\pi}{2}[/math], tuttavia in questo caso il valore della tangente è negativo quindi avremo[math] \tan{\alpha} =-\infty [/math]
In base a quanto visto possiamo dire che la funzione tangente è una funzione periodica tale che:
Poiché i valori assunti dalla tangente nell'intervallo
sono gli stessi che assume nell'intervallo
. Quindi possiamo generalizzare e scrivere che:
dove
, cioè appartiene all’insieme dei numeri naturali . Ciò significa che la funzione tangente è periodica di periodo
Ricordiamo inoltre che la tangente non è definita per alcuni valori di
, ovvero quando :
con
.
In particolare, vediamo che man mano l'angolo
, appartenente al primo quadrante, si avvicina a
, la sua tangente aumenta mentre il punto T si allontana dall'asse x. Quindi, possiamo affermare che il limite di
, per
che tende a
è uguale a
, e si scrive:
Con un ragionamento analogo, si può affermare che il limite di
, per
che tende a
è uguale a
,
di
, per
che tende a
, restando maggiore di
, è uguale a
, e si scrive:
Nel prossimo paragrafo è presente una rappresentazione grafica di quanto detto finora.
Grafico della funzione tangente
Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, la tangente è una funzione periodica, di periodo
, di conseguenza possiamo rappresentare la funzione
in un grafico mettendo in ascissa il valore dell’angolo
e in ordinata il corrispettivo valore della tangente. In particolare, per la sua periodicità possiamo dire che si ripeterà lo stesso andamento dell'intervallo (
) lungo tutto l'asse x.
Inoltre, nei punti in cui la tangente non è definita, possiamo tracciare delle rette verticali, perpendicolari all'asse x, che rappresentano i cosiddetti asintoti della curva: la funzione tangente si avvicinerà sempre di più ad essi, senza mai toccarli mai.
Dal grafico possiamo notare che la funzione
è una funzione dispari, poiché il suo grafico è simmetrico rispetto all'origine degli assi. Si ha quindi che:
A questo punto vedremo invece, nel prossimo paragrafo, quale relazione intercorre tra la tangente e il coefficiente angolare di una retta.
Relazione tra tangente e coefficiente angolare di una retta
Il coefficiente angolare di una retta, esprime la pendenza di una retta rispetto all’asse delle ascisse, e può essere calcolata tramite il rapporto tra l'ordinata e l'ascissa di un punto qualunque appartenente a tale retta.
Consideriamo adesso le rette r e t che abbiamo rappresentato precedentemente sulla circonferenza goniometrica. Poiché il punto T, di coordinate
appartiene alla retta r, possiamo affermare che il coefficiente angolare della retta r è dato da:
Possiamo applicare lo stesso ragionamento considerando il punto P, anch'esso appartenente alla retta r, e di coordinate
, e quindi il coefficiente angolare sarà:
Da ciò, possiamo affermare che il coefficiente angolare di una retta r è la tangente goniometrica dell'angolo orientato di misura
Approfondimenti
In questo paragrafo sono presenti dei link di approfondimento riguardante gli argomenti trattati nei paragrafi precedenti.
Goniometria
limite
asintoto verticale