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In questo appunto di matematica si trattano alcune funzioni trigonometriche particolari e la costruzione del loro grafico tramite trasformazioni particolari.
Lo scopo di questo appunto è quello di illustrare attraverso un esercizio guidato ed una breve introduzione teorica come utilizzare le trasformazioni geometriche per tracciare il grafico di una funzione sinusoidale qualsiasi, a partire dalla funzione elementare.

Funzioni goniometriche e trasformazioni geometriche articolo

Indice

  1. Funzioni goniometriche elementari
  2. Trasformazioni geometriche
  3. Esercizio guidato

Funzioni goniometriche elementari

Si consideri un sistema di riferimento cartesiano ortogonale Oxy e sia data la circonferenza goniometrica di raggio R = 1 e centro O; si consideri su di essa un punto P che muovendosi in senso antiorario individua l’angolo
[math]
\alpha
[/math]
al centro, rispetto alla direzione positiva dell’asse delle x.
Sia H il piede della perpendicolare condotta da P rispetto all’asse delle x; considerato il triangolo rettangolo PHO, rettangolo in H, definiremo il seno dell’angolo
[math]
\alpha
[/math]
come il rapporto fra il cateto PH e l’ipotenusa PO:
[math]
sen\alpha = \frac{PH}{PO}.
[/math]

Mentre definiremo coseno dell’angolo

[math]
\alpha
[/math]
come il rapporto fra il cateto OH e l’ipotenusa PO:
[math]
cos\alpha = \frac{OH}{PO}.
[/math]

Le funzioni

[math]
sen\alpha
[/math]
e
[math]
cos\alpha
[/math]
sono chiamate funzioni trigonometriche elementari.
Sono funzioni periodiche ossia tali che dopo un dato intervallo, chiamato periodo, si ripetono esattamente allo stesso modo, riassumendo gli stessi valori.
Se l’angolo
[math]
\alpha = 0
[/math]
avremo che
[math]
PH = 0
[/math]

[math]
OH = 1
[/math]

quindi

[math]
sen\alpha = \frac{0}{1}
[/math]

[math]
cos\alpha = \frac{1}{1}
[/math]

ossia

[math]
sen\alpha = 0
[/math]

[math]
cos\alpha = 1.
[/math]

Se

[math]
\alpha = \frac{\pi}{2}
[/math]
avremo che
[math]
PH = 1
[/math]

[math]
OH = 0
[/math]

quindi

[math]
sen\alpha = \frac{1}{1}
[/math]

[math]
cos\alpha = \frac{0}{1}
[/math]

ossia

[math]
sen\alpha = 1
[/math]

[math]
cos\alpha = 0.
[/math]

Se l’angolo

[math]
\alpha = \pi
[/math]
avremo che
[math]
PH = 0
[/math]

[math]
OH = -1
[/math]

quindi

[math]
sen\alpha = \frac{0}{1}
[/math]

[math]
cos\alpha = \frac{-1}{1}
[/math]

ossia

[math]
sen\alpha = 0
[/math]

[math]
cos\alpha = -1.
[/math]

Se l’angolo

[math]
\alpha = \frac{3\pi}{2}
[/math]
avremo che
[math]
PH = -1
[/math]

[math]
OH = 0
[/math]

quindi

[math]
sen\alpha = \frac{-1}{1}
[/math]

[math]
cos\alpha = \frac{0}{1}
[/math]

ossia

[math]
sen\alpha = -1
[/math]

[math]
cos\alpha = 0.
[/math]

Se l’angolo

[math]
\alpha = 2\pi
[/math]
avremo che
[math]
PH = 0
[/math]

[math]
OH = 1
[/math]

quindi

[math]
sen\alpha = \frac{0}{1}
[/math]

[math]
cos\alpha = \frac{1}{1}
[/math]

ossia

[math]
sen\alpha = 0
[/math]

[math]
cos\alpha = 1.
[/math]

Da questo punto in poi le due funzioni elementari seno e coseno si ripetono esattamente allo stesso modo, riassumendo gli stessi valori, per cui si può concludere che il periodo di tali funzioni è

[math]
T = 2\pi.
[/math]

Osservando i valori che assumono i cateti del triangolo rettangolo PHO si può asserire che:

  • nel primo quadrante,
    [math]
    0 [/math]
    , le funzioni seno e coseno sono entrambe positive;
  • nel secondo quadrante,
    [math]
    \frac{\pi}{2} [/math]
    , la funzione seno è positiva mentre la funzione coseno è negativa;
  • nel terzo quadrante,
    [math]
    \pi [/math]
    , la funzione seno e la funzione coseno sono entrambe negative;
  • nel quarto quadrante,
    [math]
    \frac{3\pi}{2} [/math]
    , la funzione seno è negativa, mentre la funzione coseno è positiva.
Sia la funzione seno, sia la funzione coseno oscillano fra -1 ed 1.

Trasformazioni geometriche

Noti i grafici delle funzioni goniometriche elementari si possono ottenere i grafici di altre funzioni legate a quelle elementari mediante le seguenti trasformazioni:
  • traslazioni;
  • simmetrie;
  • dilatazioni;
  • contrazioni.
Noto il grafico della funzione
[math]
y = f(x),
[/math]

possiamo tracciare il grafico della funzione

[math]
y = n f(\frac{x}{m} + p) + q
[/math]

in base alle seguenti considerazioni:

  • se mcontrazione orizzontale del grafico;
  • se m>1 avremo una dilatazione orizzontale del grafico;
  • se ncontrazione verticale del grafico;
  • se n >1 avremo una dilatazione verticale del grafico;
  • se ptraslazione orizzontale verso le x crescenti (destra) del grafico;
  • se p>0 avremo una traslazione orizzontale verso le x decrescenti (sinistra) del grafico;
  • se qtraslazione verticale verso le y decrescenti del grafico;
  • se q>0 avremo una traslazione verticale verso le y crescenti del grafico.
Tali considerazioni sono da farsi rispetto al grafico di y = f(x).
Le funzioni trigonometriche che ci apprestiamo a descrivere sono del tipo:
[math]
y = A sen(\omega x + \varphi) + \gamma
[/math]

[math]
y = A cos(\omega x + \varphi) + \gamma
[/math]

dove

[math]
A,
[/math]
[math]
\omega,
[/math]
[math]
\varphi
[/math]
e
[math]
\gamma
[/math]
sono numeri reali.
Tali funzioni si chiamano sinusoidali e trovano applicazione in molti argomenti della fisica (moto armonico, onde, oscillatori, ecc).
Tali funzioni esistono per ogni valore della variabile dipendente x; mentre il codominio della funzione è l’insieme individuato da
[- |A|; |A|]
questo significa che il valore della funzione è compreso fra due estremi.
Il valore
[math]
A
[/math]
viene chiamato ampiezza della funzione sinusoidale; il numero
[math]
\omega
[/math]
viene chiamata pulsazione; il valore
[math]
\varphi
[/math]
viene chiamato sfasamento o fase iniziale.
Tali funzioni hanno la caratteristica di essere periodiche, ossia, dopo un certo intervallo si ripetono uguali, riassumendo gli stessi valori. Il valore di tale intervallo viene chiamato periodo, T:
[math]
T = \frac{2 \pi}{\omega}.
[/math]

Per dimostrare tale proprietà consideriamo la funzione seno, che sappiamo essere periodica, di periodo

[math]
2\pi.
[/math]

Possiamo scrivere che:

[math]
A sen(\omega x + \varphi + 2k\pi) + \gamma = A sen(\omega x + \varphi) + \gamma
[/math]

da cui

[math]
A sen[(\omega x + 2k\pi) + \varphi] = A sen(\omega x + \varphi)
[/math]

quindi otteniamo

[math]
A sen[\omega (x + k \frac{2\pi}{\omega} ) + \varphi] = A sen(\omega x + \varphi)
[/math]

da cui possiamo ricavare che

[math]
T = \frac{2 \pi}{\omega}.
[/math]

Esercizio guidato

Sia data la funzione sinusoidale
[math]
y = sen(x + \frac{\pi}{2}) − 1
[/math]

di cui si vuole disegnare il grafico applicando i concetti sopra esposti.
Per il caso preso in esame si ha che:

[math]
A = 1
[/math]

[math]
\omega = 1
[/math]

[math]
\varphi = \frac{\pi}{2}
[/math]

[math]
\gamma = -1.
[/math]

Funzioni goniometriche e trasformazioni geometriche articolo

Quindi i valori che la funzione assume sono compresi nell’intervallo [-1;+1], ossia la funzione oscilla fra -1 e +1.
Il valore della pulsazione,

[math]
\omega
[/math]
, è pari ad 1, quindi rispetto alla funzione
[math]
y = senx
[/math]
la funzione che stiamo analizzando non subisce né contrazioni né dilatazioni orizzontali.
Il valore dello sfasamento
[math]
\varphi
[/math]
è pari a
[math]
\frac{\pi}{2}
[/math]
, per cui avremo una traslazione orizzontale del grafico della funzione verso le x decrescenti ossia verso sinistra del piano cartesiano.
Mentre il valore di
[math]
\gamma
[/math]
, pari a -1, trasla verticalmente il grafico della funzione verso il basso del piano cartesiano di una unità.
In generale diremo che tutti i punti della funzione subiscono una trasformazione secondo il vettore
[math]
\overrightarrow{v} = \big(-\frac{\pi }{2};-1\big)
[/math]

ossia ogni punto del grafico della funzione

[math]
y = senx
[/math]
viene trasformato secondo il precedente vettore ed il grafico che si ottiene è quello riportato nella figura sottostante.

Funzioni goniometriche e trasformazioni geometriche articolo

per ulteriori approfondimenti sulle funzioni sinusoidali vedi anche qua

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