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Presentazione dell’argomento
Come nella prima parte del romanzo (capitoli I – VIII ), anche nella seconda (capitoli IX – XXVII), i protagonisti riescono a mettersi in salvo per vie diverse a costo di dure prove. Buona parte delle vicende, però, nella seconda parte, chiama in causa motivi storici di cosi alta portata ed così imponderabili che le macchinazioni di don Rodrigo, restano spesso lontane dal destino dei personaggi: per esempio, a Milano le avventure di Renzo si svolgono in modo del tutto indipendente dalle mosse del suo avversario, pur concorrendo indirettamente alla sua riuscita. In sostanza, l’azione è più complessa, rispetto alla prima parte del libro, questo in armonia con gli spazi più vasti e i tempi più lunghi oltre alla presenza di nuove trame nei rapporti. Tuttavia, come alla fine del capitolo VIII, ciò che sconfigge don Rodrigo e salva provvisoriamente Renzo e Lucia va ancora una volta oltre i disegni e le previsioni dei personaggi.Nuclei narrativi della seconda parte del romanzo
Nel gruppo di capitoli in cui articola la seconda parte del romanzo, gli avvenimenti, a grandi linee, si succedono secondo i seguenti nuclei narrativi principali:1) Storia di Gertrude (capitoli IX e X)
2) Avventure di Renzo (capitoli XI - XVII)
3) Vicende di Rodrigo e dei suoi complici (capitoli XVIII e XIX)
4) Avventure di Lucia (capitoli XX - XXIV), con inserita la storia del cardinale Borromeo (capitolo XXII)
5) Vicende del cardinale e di don Abbondio (capitoli XXV e XXVI)
6) Epilogo provvisorio (capitolo XXVII)
Parallelo fra due dialoghi (don Rodrigo e complici – Cardinale don Abbondio)
Nella vicenda di Lucia, il capitolo in flashback dedicato al cardinale, richiama, per contrasto, la storia di Gertrude, anch’essa raccontata in flashback, come una lunga pausa tra una battuta e l’altra della narrazione principale. Un’analoga corrispondenza può essere vista fra il nucleo 3) e il nucleo 5): le mosse di Rodrigo contro Lucia si sviluppano in una catena di dialoghi (fra il conte Attilio e il conte zio, fra il conte zio e il padre provinciale) in cui la parola si fa strumento d’inganno, mentre il colloquio tra Federico e don Abbondio è il richiamo alla verità, al dovere e alla carità, in corrispondenza e in armonia col risollevarsi della sorte di Lucia.Elementi narrativi comuni fra le due parti del romanzo
In ogni nucleo, possiamo riscontrare, come nella prima parte del romanzo:a) Elementi che un problema in preparazione dell’evento principale (per esempio: la crisi economica a Milano, i preparativi per rapire Lucia)
b) L’azione centrale (per esempio: le disavventure di Renzo, le disavventure di Lucia)
c) Il risultato dell’azione (per esempio: la salvezza di Renzo, la liberazione di Lucia)
Notiamo che i protagonisti sono coinvolti in situazioni che sfuggono ai loro intenti: una stessa sorpresa coglie Renzo arrestato e Lucia rapita. Lo scioglimento giunge improvviso, grazie a forze contrastanti e, in parte, inafferrabili: Renzo è salvato dalla folla che il giorno prima voleva uccidere il vicario, come, più tardi, dalla cooperazione di una natura, per certi versi, ostile; Lucia è liberata dalla conversione del suo rapitore. A don Rodrigo rimane, come nella prima parte del romanzo, l’iniziativa delle sue azioni, che sono sempre lasciate i mano ad intermediari (i bravi, prima, l’Innominato poi). Per motivi ancora una volta indipendenti dalla sua volontà (ed anche da quella delle vittime che vivono sempre vicende parallele, senza mai arrivare a fronteggiare direttamente don Rodrigo), i successi raggiunti momentaneamente, si trasformano in insuccessi
Dal peggioramento al miglioramento
Alla base di questa sezione del romanzo, si può notare il passaggio da un processo di peggioramento ad un processo di miglioramento. Vediamo le vicende dei protagonisti per capire questa affermazione:• Renzo assiste ai tumulti di San Martino > si ubriaca ed è tradito > viene arrestato
• Lucia si trova isolata, esposta alle manovre di don Rodrigo > viene tradita da Gertrude e allontanata > è rapita.
• Renzo è in balia della giustizia > è liberato dalla folla > si mette in salvo
• Lucia è prigioniera dell’Innominato > l’oppressore convertito la libera > Lucia raggiunge il rifugio
Questo passaggio dall’oscuramento al rasserenamento progressivo è presente non solo nelle vicende di Lucia e Renzo ma nell’insieme di tutta la sezione. Infatti, se Gertrude è sconfitta da una congiura di inganni e di violenze morali, l’Innominato, al contrario, si converte e, pertanto, riveste un nuovo ruolo nella società; con lui, tutta l’azione si risolleva in un movimento di continuo miglioramento, impersonato e consolidato dal cardinale che si reca addirittura al villaggio dei due promessi sposi a far luce sulla vicenda e a portare giustizia.