Fabrizio Del Dongo
Genius
Vota

Indice

  1. Introduzione
  2. L’ordine cronologico
  3. Il tempo nella vicenda di Renzo e in quella di Lucia
  4. Indicazioni temporali sommarie
  5. Motivazione del diverso rapporto con il tempo

Introduzione

La seconda parte de I Promessi sposi” comprende 19 capitoli che vanno dal IX al XXVII in cui è presente una certa unità interna, a diversi livelli e in funzione dei tempi trattati.

L’ordine cronologico

Nel racconto, la distribuzione dei fatti, in gener,e segue un ordine cronologico, ad eccezione di alcune flashback, a volte piuttosto estesi nel tempo: la storia della Monaca di Monza a cavallo fra il IX e il X capitolo, la disgressione sula carestia, per altri anticipata, con qualche impercettibile accenno nei primi otto capitoli, l’assalto al forno delle grucce, le mosse contro padre Cristoforo, i ritratti dell’Innominato e del cardinale Federigo Borromeo.

Il tempo nella vicenda di Renzo e in quella di Lucia

Le vicende di Renzo e quelle di Lucia si dipanano fino al loro momentanee scioglimento senza interferire mai fra di loro e il ritmo della narrazione segue i fatti giorno per giorno, e a volte quasi ora per ora, come nel caso di Renzo in fuga e della notte di Lucia rapita. La vicenda di Renzo precede, nel tempo, quella di Lucia e presenta delle indicazione cronologiche di tipo diverso. Alla fine del XXVII capitolo, il narratore segnala che dall’autunno del 1629 in poi, la storia dei personaggi non avrà; dopo tale data, succederanno fatti sconvolgenti che toccheranno anche i protagonisti più nulla di rilevante. Dobbiamo notare che rispetto alla prima parte (dal I all’ VIII capitolo) in cui le vicende si estendevano in sole tre giornate e mezzo, la seconda parte abbraccia un periodo molto più lungo perché va dall’ 11 novembre 1629 all’autunno 1629, anche se l’azione vera e propria si può dire conclusa verso la fine del 1628.
La minuzia nel seguire cronologicamente gli eventi che caratterizza la prima parte, nella seconda è applicata soltanto alla storia di Renzo. Invece, nella vicenda di Lucia le coordinate temporali sono più vaghe. Infatti, nei sette capitoli riservati a Renzo è possibile individuale i giorni, ossia l’11, il 12 e il 13 novembre.

Indicazioni temporali sommarie

Il racconto che segue alterna dei lunghi periodi di tempo, indicati in modo assai sommario, con scene di azioni indicate quasi attimo per attimo senza però far riferimento ad una data precisa. Le azioni principali sono associate ai giorni (un giovedì…….., il secondo giovedì……… un giorno….., una sera…..il giorno seguente……due o tre giorni prima….. ecc..) senza che, però, sia indicata una data precisa che ci permetta di stabilire una cronologia dei fatti. Invece nel Fermo e Lucia, si arrivava a sapere, per esempio, che Lucia era stata rapita il 21 novembre.
Il maggiore indugio temporale è dedicato alla notte di Lucia e all’Innominato, al giorno successivo a tale notte. Questo perché si tratta di momenti cruciali nella vita della ragazza come il giorno di san Martino (21 novembre) e la notte della fuga di Renzo.
Nel capitolo XXVII i tempi si fanno molto più lunghi e indefiniti e non si riferiscono nemmeno più ad una singola giornata; infatti, troviamo espressioni di tempo come: “dopo un po’ di tempo….”, “poi…”, “…spesso” per arrivare all’espressione “…. Fino all’autunno dell’anno seguente 1629”.

Motivazione del diverso rapporto con il tempo

La vicenda di Renzo a Milano segue più da vicino il ritmo della storia e di manifestazioni di massa che si trovano registrate nei documenti dell’epoca per cui le indicazioni sono databili. Invece il mondo dell’individualità che caratterizza la vicenda di Lucia è soprattutto il mondo della coscienza e dell’interiorità il cui ritmo sfugge ovviamente, alle cronache perché profondamente legata alla soggettività.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community