Concetti Chiave
- Il personaggio di Marianna de Leyva, realmente esistito, è stato fonte d'ispirazione per la Monaca di Monza nei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni.
- Marianna, figlia del conte di Monza, fu costretta a entrare in convento a causa della perdita dell'eredità e della pressione familiare.
- Nel convento, Marianna ebbe una relazione con il nobile Gian Paolo Osio, culminata in un omicidio e nella sua successiva condanna e detenzione.
- Nel romanzo di Manzoni, la Monaca di Monza, chiamata Gertrude, si differenzia da Marianna per un carattere più debole e una monacazione forzata dai genitori.
- La narrazione di Manzoni mostra Gertrude come una vittima, con una personalità divisa tra doveri religiosi e desideri peccaminosi, in contrasto con la figura storica di Marianna.

Marianna de Leyva
Marianna De Leyva nata nel 1575 era figlia del conte di Monza Martino de Leyva e di Virginia Maria Marino, che morì, a causa della peste, quando Marianna aveva solo un anno.
La madre lasciò un’uguale eredità ai figli, ma Marianna venne privata della sua eredità, questo fu uno dei motivi per cui entrò in convento. Marianna fu affidata auna zia paterna, dopo che il padre si sposò nuovamente in Spagna abbandonandola. Marianna, spinta anche dalla zia, intraprese la monacazione entrando nel monastero benedettino di Santa Margherita a Monza. Fu però il padre ad accompagnarla, anche per depositare la dote. Il 12 settembre del 1591 Marianna pronuncia i voti assumendo il nome di Suor Virginia Maria in onore della madre defunta. All’interno del monastero Marianna teneva una posizione privilegiata, probabilmente dovuta alla sua cospicua dote, la monaca stava infatti in un appartamento privato e godeva dell’assistenza di quattro suore ausiliarie e dame di compagnia. Marianna non era nota per avere un buon carattere, infatti di lei si diceva che fosse arrogante e altezzosa, e che spesso maltrattasse le altre monache. Il monastero di Santa Margherita in cui risiedeva Marianna confinava con la casa del nobile Gian Paolo Osio, il giovane nobile era solito spiare le novizie dal suo giardino, tanto che un giorno iniziò una tresca amorosa con una di loro: Isabella, Suor Virginia venuta a conoscenza del fatto rimproverò sia Osio che la giovane novizia, tanto da mandarla via dal monastero. Osio decise allora di provare ad adescare un’altra monaca, provò proprio con Suor Virginia che inizialmente non cedette alle avances del nobile, chiedendone addirittura l’arresto. Osio restò per un anno latitante. Un po’ di tempo dopo Osio riuscì a tornare a Monza grazie all’interazione di alcuni suoi amici, da quel momento in poi iniziò a presentarsi regolarmente alle messe, e riprese ad osservare le monache dalla sua finestra. Intorno al 1598 circa Gian Paolo e suor Virginia iniziarono uno scambio epistolare, i due si incontrarono sempre in presenza delle suore ausiliarie della monaca, durante il secondo incontro Suor Virginia sostenne che Osio compì degli abusi nei suoi confronti. Osio mostrò il suo pentimento tramite alcune lettere, i due ripresero quindi a vedersi, ance nelle stanze private della monaca. Suor Virginia ebbe una prima gravidanza da Osio, ma il bambino nacque senza vita. Nel 1604 Suo Virginia ebbe una seconda gravidanza da cui nacque Alma Francesca Margherita che venne portata dal padre a Milano, la bambina frequentava assiduamente il monastero con il padre.
Nel 1606 una giovane di origine povera entra nel monastero di Santa Margherita, la giovane minacciò più volte di confessare la tresca tra Osio e Marianna, ma Osio stanco dei numerosi ricatti la uccise e, con l’aiuto di Suor Virginia, occultò il cadavere. Successivamente Gian Paolo decise di fare fuori anche le due suore ausiliarie di Suor Virginia, osio non riuscì a ucciderle e le due confessarono l’intera vicenda alle autorità. Suor Virginia venne arrestata e Gian Paolo Osio condannato a morte, riuscì però a scappare e si rifugiò a Milano, qui venne ucciso. Suor Virginia fu condanna nel 1608 e venne rinchiusa nel monastero delle benedettine di Sant'Ulderico, dove stette in una cella murata, successivamente fu trasferita nella casa delle Convertite di Santa Valeria a Milano, questo era un edificio in cui venivano rinchiuse le prostitute non più attive. Nel 1622 Suor Virginia venne liberata sotto volontà del cardinale Borromeo, il cardinale dopo averla incontrata la dichiarò pentita, e le concesse il perdono, nonostante ciò la monaca rimase a Santa Valeria. Borromeo decise a quel punto di utilizzarla come esempio di peccatrice pentita e la incoraggio a scrivere lettere alle religiose bisognose d’aiuto. Suor Virginia/Marianna morì nel ricovero di Santa Valeria nel 1650 all’età di 74 anni.
per un ulteriore approfondimento su Marianna De Leyva vedi anche qua
La Monaca di Monza nei Promessi Sposi
La vicenda di Suor Virginia e di Gian Paolo Osio viene ripresa nel celebre romanzo I promessi sposi pubblicato da Alessandro Manzoni nel 1825. Manzoni riprese la vicenda cambiando però i nomi dei protagonisti: la monaca si chiama Gertrude e il suo amante Egidio. Anche altri particolari sono stati modificati dallo scrittore, infatti Gertrude entra in convento per volere di entrambi i genitori e del fratello maggiore (sappiamo che la vera Marianna rimase orfana da piccola), inoltre la storia d’amore tra Gertrude ed Egidio si sviluppa alcuni anni dopo quella di Marianna e Gian Paolo. Anche Gertrude come Marianna nel suo monastero gode di molti privilegi. Gertrude al contrario di Marianna era però di carattere debole, non prendeva iniziative e non agiva, viveva sottomessa ed era di animo buono, tanto che Manzoni la considera una sventurata e prova pietà per lei, scrive di lei come una vittima. Una differenza sostanziale tra Gertrude e Marianna sta nel fatto che la prima ha un rapporto con il padre che la obbliga alla monacazione. Gertrude vive come se avesse due personalità, una dedita e ligia ai doveri e alla morale religiosa, l’altra invece dedita al peccato, questa doppia personalità si riflette sulla protagonista del romanzo Lucia, poiché da una parte Gertrude la vuole aiutare, mentre dall’altra non vuole aiutarla poiché invidiosa della giovane ragazza.
per un ulteriore approfondimento sulla Monaca di Monza vedi anche qui
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali differenze tra Marianna de Leyva e la Monaca di Monza nei Promessi Sposi?
- Come si sviluppa la relazione tra Marianna de Leyva e Gian Paolo Osio?
- Quali conseguenze subì Marianna de Leyva a causa della sua relazione con Osio?
- In che modo Alessandro Manzoni ha modificato la storia di Marianna de Leyva nel suo romanzo?
- Qual è il ruolo del cardinale Borromeo nella vita di Marianna de Leyva?
Marianna de Leyva, personaggio storico, entrò in convento per motivi familiari e personali, mentre Gertrude, la Monaca di Monza nel romanzo di Manzoni, fu costretta dai genitori. Inoltre, Gertrude è descritta come debole e sottomessa, a differenza di Marianna, che era arrogante e altezzosa.
La relazione tra Marianna e Osio iniziò con uno scambio epistolare e incontri nel monastero. Nonostante iniziali resistenze, Marianna cedette alle avances di Osio, portando a gravidanze e a un coinvolgimento in crimini.
Marianna fu arrestata e condannata a vivere in una cella murata nel monastero di Sant'Ulderico, poi trasferita nella casa delle Convertite di Santa Valeria. Fu liberata nel 1622 grazie al cardinale Borromeo, che la dichiarò pentita.
Manzoni cambiò i nomi dei protagonisti in Gertrude ed Egidio e alterò dettagli della storia, come le motivazioni per cui Gertrude entrò in convento e il suo carattere, rendendola una figura più vittimizzata rispetto a Marianna.
Il cardinale Borromeo liberò Marianna nel 1622, la dichiarò pentita e la utilizzò come esempio di peccatrice redenta, incoraggiandola a scrivere lettere di aiuto ad altre religiose.