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Concetti Chiave

  • La Monaca di Monza è un personaggio utilizzato da Manzoni per criticare la società dell'Ottocento, mescolando elementi storici e di finzione nel suo racconto.
  • Il vero nome della Monaca di Monza era Marianna Virginia di Leyva, costretta a entrare in convento per volere del padre, un nobile spagnolo, fin da giovane.
  • Marianna intrattiene una relazione segreta con Gian Paolo Osio, che porta a scandali, compresi figli illegittimi e l'omicidio di una conversa.
  • Manzoni descrive il conflitto interiore di Gertrude e la critica alla nobiltà che impone scelte di vita, evidenziando la mancanza di vocazione religiosa della protagonista.
  • L'autore modifica la narrazione originale nel passaggio da "Fermo e Lucia" a "I Promessi Sposi", riducendo l'enfasi sugli aspetti gotici e concentrandosi sul dramma personale della monaca.

Indice

  1. Critica al Secolo e Personaggi
  2. Storia e Invenzione di Manzoni
  3. Privilegi e Vita in Convento
  4. Relazione Segreta e Conseguenze
  5. Scandalo e Fuga di Osio
  6. Condanna e Pentimento di Marianna
  7. Influenza del Principe Padre
  8. Oppressione e Dignità Umana

Critica al Secolo e Personaggi

Questo personaggio è utile a Manzoni per criticare il secolo e mettere in evidenza gli aspetti negativi dell'800.

La Monaca di Monza viene chiamata Gertrude nei Promessi Sposi, mentre nel Fermo e Lucia Geltrude, nome fittizio, di invenzione.

Storia e Invenzione di Manzoni

Manzoni cambia anche il nome di Gian Paolo Osio in Egidio.

L'autore posticipa di 30 anni circa la vicenda, rispetto alla realtà storica. Per l'appunto, la storia della Monaca di Monza è avvenuta a cavallo tra '500 e '600. La narrazione della vicenda dei Promessi Sposi inizia il 7 novembre 1628.

Nel costruire la storia della Monaca di Monza, Manzoni unisce storia e invenzione.

il nome reale della donna era Marianna Virginia di Leyva. Era figlia di un grande di Spagna (nobili più importanti e in vista del territorio lombardo, appartenenti alla cerchia del sovrano del regno=viene da una famiglia prestigiosa).

Suo padre era Martino de Leyva, per diritto ereditario Conte di Monza, mentre sua madre Virginia Maria Marino (morì presto lasciando orfana Marianna fin da piccola).

Privilegi e Vita in Convento

Marianna viene allevata da una zia materna, abita nel palazzo Marino a Milano, fino a 6 anni---->a 6 anni viene messa in convento, costretta, con il proposito di farla diventare monaca.

Si ritrova dunque nel Convento benedettino di Santa Margherita a Monza con tutti i privilegi della sua casata: ad esempio, le altre bambine dormivano nei dormitori, mentre lei invece nella sua stanza privata.

Inoltre, la madre monaca le rivolge particolari attenzioni, poiché suo padre aveva lasciato molte ricchezze al convento per la sua educazione.

Vive in questo ambiente ovattato e privilegiato: non si doveva neanche svegliare per le preghiere.

Lei si rende conto dei suoi privilegi: diventa altezzosa e consapevole del suo futuro ruolo di madre badessa: ''poteva comandare a bacchetta tutto il convento''.

Sarebbe diventata anche feudataria di Monza.

A 10 anni Marianna prende il velo, da novizia diventa monaca: Suor Virginia Maria. La cerimonia Vestizione fu pubblica.

Relazione Segreta e Conseguenze

Di fronte al convento si trovava un'abitazione dove viveva un signorotto, un bel giovane, che aveva compiuto delitti attraverso i Bravi: Gian Paolo Osio.

Egli affacciava dalla finestra della sua abitazione, da dove vedeva direttamente il convento=riservava attenzioni alle educande (educate nel convento ma instradate nel matrimonio, diverso dalle novizie che certamente diventeranno monache).

lui vede Marianna nel cortile durante la ricreazioni. Le diede attenzioni e lei corrispose.

Siccome Marianna aveva privilegi, il convento comunicava con un sotterraneo, a cui lei aveva accesso: La ragazza e Gian Paolo iniziano a incontrarsi in questo luogo periodicamente--->si instaura un legame affettivo e carnale tra i due.

Da lui avrà due figli: cerca di abortire utilizzando pozioni del tempo-->il bambino nasce morto, e Gianpaolo lo seppellisce nel suo cortile.

Scandalo e Fuga di Osio

Passa il tempo e la relazione continua, si comincia a mormorare riguardo a una sua relazione. Poiché non si faceva vedere alle preghiere, e spesso era indisposta (era una scusa).

Dopo qualche anno, Marianna rimane incinta di una bambina, che nasce viva=verrà presa in custodia dalla mamma di Gianpaolo.

La relazione tra i due continua, finché non viene scoperta.

Come succede? Una conversa, (monache dedita alle pulizie, dunque di origini umili), ha un diverbio con Suor Virginia= la conversa si rivolta contro la monaca badessa, affermando di sapere tutto della sua relazione con Osio, la quale avrebbe rivelato all'arcivescovo.

Suor Virginia si confida con due sue amiche, che sapevano di ciò, e con Osio--->decidono di eliminare fisicamente la conversa=> verrà uccisa da Osio.

Per far scomparire il cadavere, Osio lo fa a pezzi e lo mura nelle pareti della sua casa.

Tuttavia, ormai lo scandalo si è diffuso--->l'arcivescovo Federico Borromeo ordina un indagine.

Osio nel frattempo era fuggito varcando l'Adda: separava il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia ( dove non poteva essere perseguito qua, sarebbe stato un cittadino libero, trovando rifugio da un suo amico).

L'uccisione di Gian Paolo Osio: Il governatore di Milano (Fuentes) aveva messo una taglia su Osio, chi l'avesse ucciso/catturato avrebbe ottenuto una ricompensa in denaro= dunque, il suo falso amico lo tradisce e lo fa uccidere da un sicario, il quale gli taglia la testa.

Per dimostrare di averlo ucciso: manda la testa al governatore di Milano. La testa verifica è quella dell'Osio, e l'amico riscuote la taglia.

Condanna e Pentimento di Marianna

La condanna di Marianna Virginia: la monaca viene arrestata con l'accusa di aver infranto i voti e esser stata complice dell'uccisione della conversa---> la pratica giudiziaria prevedeva la tortura.

Tortura preliminare=rottura delle falangi. Poi la rinchiudono in una stanza murata viva, dove rimane per 15 anni, con solo una finestrella da dove le veniva dato il cibo.

Di fatto, dopo 15 anni si dimostrò pentita: venne trasferita, per ordine del cardinale Borromeo, nel Convento di Santa Valeria, dove si trovavano le monache pentite: è qua dove incontra Ripamonti, che la conobbe ''vecchia e pentita''--> Riporterà le informazioni sulla monaca, le quali Manzoni leggerà.

Si è sparsa anche la voce che la Monaca di Monza fuggì in Olanda.

Nella prima stesura dei Promessi viene descritto dettagliatamente il delitto, ma nelle edizioni successive viene giusto accennato.

Nella Ventisettana e nella Quarantana non introduce il delitto perché gli sembrava risentisse troppo del romanzo gotico (delitti, conventi, cimiteri ecc...).

Manzoni, di fatto, quando scrive ''Fermo e Lucia'' risente del flusso del gotico, poiché aveva letto questo genere e ne era rimasto affascinato.

Tuttavia, nei Promessi lo rifiuta perché non gli sembra utile: non vuole che il lettore si soffermi sul fatto macabro=vuole che si concentri sul dramma/dolore della monaca: sposta l'attenzione sull'interiorità/aspetto morale e conflitti della donna.

Il romanzo deve essere utile per Manzoni= scopo patriottico e morale/edificante: far riflettere e sensibilizzare le persone, rendendole partecipi del dramma della monaca e del perché si è resa complice del delitto.

Il Manzoni nella prima stesura si dilunga nel suo innamoramento con Gian Paolo Osio, ma nella stesura definitiva l'episodio viene interrotto.

La Monaca di Monza viene inserita fin dalla prima stesura del romanzo, con il nome di Geltrude, mentre nella Ventisettana e nella Quarantana viene chiamata Gertrude.

Influenza del Principe Padre

Ciò che interessa veramente a Manzoni è rappresentare la figura del principe padre negativamente.

Si tratta di un nobile che, ancora prima che nascesse, aveva deciso il destino della ragazza.

Egli condiziona lo sviluppo psicologico di Gertrude: le mette fin da subito in mente che da grande sarà madre badessa: le instilla il senso del comando e prestigio.

La figura del principe di padre ha conseguenze psicologiche rilevanti su Gertrude: la ragazza prima di farsi monaca doveva tonare nella sua abitazione e vivere per un certo periodo come una ragazza destinata a sposarsi ( poteva partecipare ai banchetti, alle feste ecc...), come stabilito dalla legge canonica.

Ma a casa il padre la tratta come reclusa: partecipa poco a questi eventi.

In seguito accade un evento importante, che condizionerà per sempre Gertrude: nella casa in cui abitava c'era un giovane servitore (un paggio) e i due giovani cominciano a guardarsi=erano interessati.

Gertrude scrive una lettere al paggio in segreto, poiché il padre la faceva vigilare da una serva. Tuttavia, questa scopre ciò che stava facendo e gliela strappa di mano, consegnando la lettera al principe padre. Come conseguenza, Gertrude viene rinchiusa nella sua stanza, dove mangerà, sorvegliata dalla serva. Ai parenti e amici dice che è indisposta.

Gertrude vive in una tensione terribile: il padre addirittura la rinchiude senza dirle niente e si tormenta sul suo futuro.

Per quanto riguarda il paggio, viene licenziato in tronco.

Gertrude decide di scrivere una lettera al padre, in cui si dimostra pentita. L'uomo la riceve con un atteggiamento severo, ma la perdona con una sorta di ricatto: gli fa capire che il suo destino è quello di diventare monaca, anche se non aveva la vocazione.

Sempre secondo le leggi canoniche, bisognava che la ragazza si sottoponesse a una confessione prima di prendere i voti. Di fatto, il vicario delle monache, doveva vedere se una ragazza era adatta a entrare in convento.

Gertrude non dice che era stata indotta, al contrario afferma di aver sempre avuto la vocazione.

Questo perché il padre era nel corridoio e origliava.

Dunque, la Monaca di Monza cresce in un contesto familiare freddo, pressoché assente (il padre si sposò in seconde nozze a Valencia, dove sostanzialmente di dimenticò di Gertrude/Marianna). La matrigna era altrettanto fredda e distaccata, come suo fratello (il principino).

Tanto viveva in un clima familiare freddo, Marianna/Gertrude non ha il coraggio di chiamare il principe padre ''padre'', poiché era più un padrone.

Gertrude prima della vestizione si promette di dire no, di rifiutare: la decisione è sua infondo. Tuttavia, la ragazza non ne ha il coraggio di fronte a tutti i suoi familiari ''disse si e fu monaca per sempre''.

Oppressione e Dignità Umana

Manzoni voleva sottolineare come la società del '600 arrivava a opprimere la dignità umana=non tenevano conto dei sentimenti (organizzavano tutti matrimoni combinati).

I figli maschi di nobili ereditavano le ricchezze e il titolo, o diventavano monaci, o perseguivano la carriera militare (diventando subito ufficiali, in quanto nobili non facevano l'apprendistato).

Manzoni vuole evidenziare la nobiltà altezzosa: usava la religione come qualcosa che serviva solo al loro potere: a Marianna/Gertrude viene instillato il senso del comando e non quello dei principi cristiani.

Ad esempio, fin da piccola le venivano date bambole vestite da suora e santini= indica il condizionamento che ha subito.

Manzoni fa una riflessione da narratore onnisciente: cosa poteva fare Marianna/Gertrude di fronte al principe padre?

-imporsi, affermando di non avere la vocazione.

-una volta diventata suora poteva rivolgersi a Dio, che gli desse la forza di sopportare la sua condizione. Questi l'avrebbe consolata, ma nella sua coscienza non c'era proprio questa vocazione e finisce per rimanere sola con sé stessa.

La sua vita nel convento poteva essere diversa se si affidava a Dio, ma non lo fa.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo della Monaca di Monza nei Promessi Sposi di Manzoni?
  2. La Monaca di Monza, chiamata Gertrude nei Promessi Sposi, è utilizzata da Manzoni per criticare il secolo e mettere in evidenza gli aspetti negativi dell'800.

  3. Come Manzoni combina storia e invenzione nella narrazione della Monaca di Monza?
  4. Manzoni unisce storia e invenzione cambiando nomi e posticipando la vicenda di circa 30 anni rispetto alla realtà storica, creando un racconto che inizia nel 1628.

  5. Quali privilegi aveva Marianna Virginia di Leyva nel convento?
  6. Marianna godeva di privilegi come una stanza privata e attenzioni particolari, grazie alle ricchezze lasciate da suo padre al convento per la sua educazione.

  7. Come viene scoperta la relazione segreta tra Marianna e Gian Paolo Osio?
  8. La relazione viene scoperta quando una conversa, dopo un diverbio con Suor Virginia, minaccia di rivelare tutto all'arcivescovo, portando a un'indagine e alla fuga di Osio.

  9. Quali sono le conseguenze della condanna di Marianna?
  10. Marianna viene arrestata, torturata e rinchiusa per 15 anni, ma alla fine si pente e viene trasferita nel Convento di Santa Valeria, dove incontra Ripamonti.

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