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Concetti Chiave

  • La monaca di Monza, nata Gertrude e conosciuta come suor Virginia, vive un continuo conflitto interiore tra desiderio e dovere, che mina la sua vitalità e serenità.
  • Il suo abbigliamento e comportamento riflettono una ribellione contro le rigide regole conventuali, simboleggiando il contrasto tra virtù e odio.
  • Gertrude è stata costretta dal padre a entrare in convento, una decisione che ha segnato la sua vita, alimentando il suo malessere e senso di prigionia.
  • Intrattiene una relazione proibita con Egidio, un vicino, che porta a scandali e minacce, e culmina in un delitto rimasto nascosto nel convento.
  • Coinvolta in intrighi, suor Virginia viene ricattata per facilitare il rapimento di Lucia, un evento che lega il suo passato turbolento al destino di altri.

Indice

  1. La doppia vita di Gertrude
  2. Contrasti interiori e ribellione
  3. L'educazione forzata di Gertrude
  4. La relazione proibita
  5. Il ricatto e il rapimento di Lucia

La doppia vita di Gertrude

La monaca di Monza da bambina si chiamava Gertrude e da suora si fece chiamare suor Virginia. Mostrava una bellezza sfiorita e attraverso l'espressione del suo volto si manifestavano dei contrasti e anche il modo di vestirsi manifestava delle contraddizioni. Era una bellezza priva di energia vitale perché era come se fosse estenuata, consumata da un continuo contrasto interiore perché lei razionalmente voleva adeguarsi alla vita del convento ma emotivamente non riusciva a farlo. In lei c’era una continua lotta tra il volere e il non volere. Una lotta che la indeboliva e la consumava e che le impediva di manifestare l’energia vitale che aveva da bambina. La suora capiva anche di non avere via di uscita.

Contrasti interiori e ribellione

Poi il narratore parla di un contrasto cromatico tra il bianco il nero dove il nero prevale sul bianco. Il bianco esprime purezza, virtù. Il nero invece l’odio e il rancore nei confronti degli altri. Quindi il significato è che l’odio prevale sulla virtù. A volte si pente di quello che prova e cerca di essere virtuosa, “diventa una maestra esemplare” che significa che siccome era una suora istruita era diventata maestra delle educande (cioè le fanciulle che erano messe in collego per imparare a scrivere e a leggere).

Altre volte invece addirittura siccome non riusciva a sopportare la vita del convento, si mescolava nelle educande partecipando ai loro giochi, prendendo in giro le altre suore e così riusciva a sfogare il suo odio.

Anche nell'abbigliarsi c’era un contrasto perché era curata come le donne quel secolo. Donne che vivevano nella società, erano libere e sposate. Quindi per essere una suora poneva troppa cura nell'abbigliamento. Invece per quanto riguarda i capelli c’era una ciocca che usciva dal velo quindi si era dimenticata della regola del convento e poteva significare anche una ribellione.

In generale aveva un aspetto strano che Agnese non comprese perché per una donna buona che non era abituata a parlar con delle monache e quindi non aveva compreso questa particolarità. Lucia invece la comprese perché la suora le fece domande imbarazzanti sul fidanzato e su don Rodrigo e quindi capì che c’era qualcosa che non andava.

Poi il narratore cerca di far comprender ai lettori la condizione di questa donna attraverso un flashback (analessi → riferimenti che riguardavano la vita precedente della monaca, quando era bambina).

L'educazione forzata di Gertrude

Questa bambina di nome Gertrude era nata in una famiglia dove il padre era nobile e la madre era morta. La bambina era stata educata dalla sorella del padre che era molto religiosa e le aveva impartito una certa educazione per sollecitarla una volta grande a entrare in monastero. Questo perché faceva parte dell’obbiettivo del padre. Il padre aveva diversi figli maschi e femmine e secondo l’usanza di quel tempo la sua eredita sarebbe andata al figlio maggiore che avrebbe avuto a sua volta dei figli che avrebbero portato avanti il cognome della famiglia. Gli altri figli sia maschi che femmine sarebbero entrati in un monastero perché non avrebbero potuto ricevere l’eredità.

Manzoni racconta quindi che questa bambina quando non era ancora nata avevano già stabilito che sarebbe diventata una monaca. A 6 anni venne mandata al monastero di Monza per imparare a leggere e a scrivere e perché “fosse istradata” cioè messa sulla strada cosicché diventasse una suora.

Il padre si comportava con lei come se fosse un nobile nei confronti dei servi. Quindi era molto autoritario e la bambina anche quando diventò adolescente non riuscì a ribellarsi. Fece alcuni tentativi perché voleva entrare a far parte della società come avrebbero fatto tutte le altre educande ma non le fu permesso e fu costretta all'età di 16 anni a diventare una suora. Quando entro in convento non si rassegnò. Continuò a riflettere per vedere di trovare un passaggio in cui aveva sbagliato. Continuava a pensare ma non poteva tornare indietro quindi questo pensiero la consumava perché non riusciva a rassegnarsi e non vedeva una via di uscita.

Manzoni dice che ormai non era più una ragazzina ma era una persona adulta che aveva la capacita di scegliere tra il bene e il male e se prima il padre l’aveva obbligata a entrate in convento, lei stessa avrebbe potuto decidere affidandosi a dio. Se lei avesse pregato, sicuramente avrebbe trovato il modo di adeguarsi. Non riuscì ad affidarsi a dio e di conseguenza colse l’occasione di fare ciò che non avrebbe dovuto.

La relazione proibita

Un giorno vicino al luogo dove la suora passeggiava con le educande, un giovane che abitava in una casa vicina “scellerato di professione” che si chiamava Egidio, aveva manifestato un’attenzione a un’educanda e poi alla suora stessa anche se era vietato. Il narratore disse che la “sciagurata” rispose. Significa che iniziò una relazione e che diventò un atto abbastanza scoperto perché una conversa, cioè una suora che non aveva ricevuto i voti ma che comunque vestiva come una monaca e era al servizio delle altre suore, aveva minacciato suor Virginia di rivelare la sua storia amorosa perché in precedenza l’aveva trattata male.

Nei documenti si dice che probabilmente aveva anche avuto dei figli. Manzoni non lo dice nei Promessi Sposi ma dice che a un certo punto le altre suore non trovarono più questa conversa che si chiamava Caterina Cassina (per il suo cognome si pensa che provenisse da Meda).

Le suore pensavano che fosse tornata a casa sua perché avevano trovato un buco nella recinzione. Manzoni però dice che se le suore avessero scavato lì vicino al convento, avrebbero capito tutto (cioè che era stata uccisa). Manzoni non lo dice esplicitamente e attraverso questo dire non dire voleva coinvolgere il lettore in modo che riflettesse. (I documenti invece dicevano che era stata uccisa. Probabilmente da Egidio con l’aiuto di suor Virginia).

Il ricatto e il rapimento di Lucia

Tutto questo per giustificare il fatto che quando era di fronte a Lucia e Agnese voleva cercare di rimediare a quello che aveva fatto e fece in modo che fossero ospitate. Successivamente la suora venne ricattata da Egidio che la minacciò dicendo che avrebbe rivelato tutto quello che era successo se la suora non avesse mandato fuori Lucia dal convento in modo tale che facesse una commissione. La storia della commissione era una scusa perché sulla strada ci sarebbero stati dei bravi mandati dall'Innominato che l’avrebbero rapita e portata da lui.

Lucia venne rapita e portata nella reggia dell’Innominato che era un delinquente a cui don Rodrigo si era rivolto. Siccome l’Innominato si era pentito di tutte le malvagità che aveva compiuto, aveva liberato Lucia che poté riabbracciare la madre. Poi sarebbe stata ospitata dalla famiglia di don Ferrante e donna Prassede a Milano.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i principali contrasti interiori vissuti da Gertrude?
  2. Gertrude vive un continuo contrasto interiore tra il desiderio razionale di adeguarsi alla vita del convento e l'incapacità emotiva di farlo, che la consuma e le impedisce di manifestare l'energia vitale che aveva da bambina.

  3. Come è stata influenzata l'educazione di Gertrude dalla sua famiglia?
  4. Gertrude è stata educata dalla zia paterna con l'obiettivo di farla entrare in monastero, seguendo il desiderio del padre di destinare l'eredità al figlio maggiore e mandare gli altri figli, maschi e femmine, in convento.

  5. In che modo Gertrude ha manifestato la sua ribellione alla vita monastica?
  6. Gertrude ha manifestato la sua ribellione partecipando ai giochi delle educande, prendendo in giro le altre suore e curando eccessivamente il suo abbigliamento, in contrasto con le regole del convento.

  7. Qual è stata la natura della relazione proibita di Gertrude?
  8. Gertrude ha intrapreso una relazione proibita con Egidio, un giovane che abitava vicino al convento, e la relazione è diventata nota quando una conversa ha minacciato di rivelarla.

  9. Come è coinvolta Gertrude nel rapimento di Lucia?
  10. Gertrude è stata ricattata da Egidio per far uscire Lucia dal convento con la scusa di una commissione, permettendo così ai bravi dell'Innominato di rapirla.

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