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Concetti Chiave

  • Marianna de Leyva, conosciuta come Suor Virginia Maria, fu una monaca italiana nata nel 1575 e morta nel 1650, nota per lo scandalo amoroso e criminale che la coinvolse a Monza nel XVII secolo.
  • Forzata dal padre a prendere i voti a 13 anni, Marianna divenne suor Virginia Maria nel monastero di Santa Margherita, dove inizialmente si distinse per la sua obbedienza.
  • La sua relazione con il conte Giovanni Paolo Osio, coinvolto in omicidi per coprire lo scandalo, portò alla nascita di due figli e a un processo religioso.
  • Dopo la rivelazione dei crimini, Suor Virginia fu processata e condannata a essere murata per 13 anni, sopravvivendo fino al 1650.
  • La sua storia ha ispirato il personaggio di Gertrude nel romanzo "I Promessi Sposi" di Alessandro Manzoni, dove viene rappresentata una figura complessa e tragica.
All’interno di questo appunto è descritta la vita di Marianna de Leyva, conosciuta anche come Suor Virginia Maria. Di seguito sono riportate tutta una serie di informazioni che riguardano i primi anni di vita, la vita da suora, lo scandalo suscitato, il processo subito e la figura della monaca di Monza in letteratura.

Indice

  1. Biografia di Marianna de Leyva
  2. I primi anni di vita
  3. Vita da religiosa
  4. L'immoralità
  5. Il processo religioso
  6. La figura della Monaca di Monza in letteratura

Biografia di Marianna de Leyva

Suor Virginia Maria, il cui nome originario era Marianna de Leyva y Marino, è nata il 4 dicembre del 1575 ed è morta il 17 gennaio del 1650 ed è stata una monaca italiana. La vita scandalosa e letteraria di Suor Virginia Maria, Monaca di Monza articoloNonostante ciò, ha dato alla luce due figli con un aristocratico locale che aveva complottato nell'omicidio di un'altra suora per insabbiare la relazione. Tutto questo avvenne a Monza intorno al XVII secolo. Dopo questo scandalo, Suor Virginia Maria iniziò ad essere conosciuta come la Monaca di Monza. Grazie a questa vita così insolita per una semplice suora, Suor Virginia Maria ha ispirato uno dei personaggi del romanzo I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni.

I primi anni di vita

Marianna de Leyva y Marino, chiamata successivamente Suor Virginia Maria, nacque a Milano da Martìno de Leyva e Virginia Maria Marino, pronipote di Antonio de Leyva da cui ereditò il titolo. Il padre Martìno aveva ereditato la Contea di Monza come pronipote di Antonio de Leyva. Martino era il secondo figlio di Luis de Leyva, principe di Ascoli, che divenne il primo governatore spagnolo di Milano. Dopo la morte della madre Virginia, avvenuta nel 1576, la piccola fu impegnata in un lungo processo per la sua eredità. Infine Marianna De Leyva visse con le zie fino al 1588.

Vita da religiosa

All’età di 13 anni, Marianna de Leyva fu costretta dal padre a farsi suora nel Monastero di Santa Margherita. Il monastero si trovava in Spalto di Porta de' Grandi. Per andare in questo monastero si poteva accedere solamente attraverso una piccola strada, che oggi è conosciuta come la Via della Signora.
Il 15 marzo 1589 fu l’ultimo giorno in cui il padre ha visto sua figlia. Egli disse che le avrebbe lasciato un'eredità, che lei sarebbe stata data in sposa a Giuseppe Limiato, il quale però non ricevette mai i quei soldi. Dopo qualche anno, il 26 agosto 1591, l'arcivescovo assistette alla consacrazione di quattro suore appena arrivate: suor Virginia Maria, suor Benedetta Felice, suor Teodora da Seveso e suor Ottavia Caterina Ricci. Il 26 settembre dello stesso anno, Marianna divenne suor Virginia Maria. Prima dello scandalo, venne definita una suora "modesta", "rispettosa" e "obbediente".

L'immoralità

Suor Virginia Maria a Monza suscitò molto scandalo quando si venne a conoscenza della sua storia d'amore con il conte Giovanni Paolo Osio, il quale era già accusato di omicidio. Nel 1597 Marianna fu maestra presso la scuola femminile del convento. In questo arco di tempo entrò in simpatia con Osio, il quale abitava in una casa adiacente al monastero. Nonostante fosse monaca, Marianna de Leyva apparteneva ad una famiglia benestante, amministrava anche le rendite immobiliari a Monza e si occupava di amministrare la giustizia. Così iniziò a scambiarsi delle lettere con Osio che venivano recapitate nel suo giardino tramite una corda calata da una finestra. Si incontravano frequentemente e questi incontri venivano organizzati con l’aiuto di altre suore e di un sacerdote di nome Paolo Arrigone, caro amico di Osio.
Poco dopo, nel 1602, Marianna de Leyva diede alla luce un bambino nato morto e la relazione con Osio venne bloccata temporaneamente. In seguito, la relazione riprese e nell'autunno del 1603 Suor Virginia rimase incinta nuovamente e diede alla luce una bambina che chiamò Alma Francesca Margherita. Dopo la bambina visse con il padre, il conte Osio, il quale la riconobbe legalmente come sua figlia illegittima nel 1605. Nel 1606, una delle suore minaccio suor Virginia Maria di raccontare tutto quello che era successo. Per questo motivo, Osio la uccise per evitare la diffusione della relazione. Si pensa che questo omicidio sia avvenuto con la complicità sia di suor Virginia che di altre suore. Di conseguenza, Suor Virginia minacciò tutte le suore complici dell'omicidio che avrebbero subito la stessa sorte se avessero rivelato il delitto. Nell'autunno del 1606, però, si fecero più frequenti le voci su ciò che avveniva in convento. Infatti, anche il fabbro che aveva contraffatto le chiavi fu ucciso da Osio. Tutti questi fatti sono giunti alle orecchie del governatore di Milano. Così nel 1607, il giorno di carnevale, Osio fu arrestato e imprigionato a Pavia, riuscendo però a fuggire. Alla fine fu catturato e condannato a morte ucciso da un amico.

Il processo religioso

Dopo aver appreso la notizia, l’arcivescovo Federico Borromeo ordinò un processo canonico per la suora. Tutto iniziò il 27 novembre 1607, la suora venne interrogata dal vicario Gerolamo Saracino. Ma cercò di difendersi dicendo di aver perso il libero arbitrio. L’interrogatorio durò vari mesi ma nel 1608 l'interrogatorio riprese e questa volta si ricorse alla tortura. Durante il verdetto, il 18 ottobre, suor Virginia fu condannata ad essere murata per 13 anni nella Casa di Santa Valeria. Dopo essere sopravvissuta a questo periodo di carcerazione, vi visse fino alla sua morte nel 1650. La sua continua fama è attribuita al romanzo I Promessi Sposi, considerato come uno dei capolavori della letteratura mondiale.

La figura della Monaca di Monza in letteratura

La monaca di Monza appare all’interno dei capitoli IX, X, XVIII, XX e XXVII con il nome di "Gertrude". All’interno del romanzo, viene trattata la sua vita precedente, del suo difficile rapporto con la sua famiglia, il rifiuto della vita religiosa. Nonostante i voti religiosi, la suora non è riuscita a fermare i suoi impulsi fisici, e ha avuto una relazione con un aristocratico malvagio chiamato Egidio, che l'ha spinta a diventare sua complice nell'omicidio di una suora. I principali personaggi femminili all’interno del romanzo sono: Agnese e Lucia, incontrano Gertrude, mentre scappano dal furfante Don Rodrigo. Si rifugiano all’interno del convento, per cercare ospitalità.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Marianna de Leyva e perché è conosciuta come la Monaca di Monza?
  2. Marianna de Leyva, conosciuta come Suor Virginia Maria, era una monaca italiana del XVII secolo che divenne famosa per uno scandalo amoroso e un omicidio, ispirando il personaggio della Monaca di Monza nel romanzo "I Promessi Sposi" di Alessandro Manzoni.

  3. Quali furono i primi anni di vita di Marianna de Leyva?
  4. Marianna de Leyva nacque a Milano nel 1575, ereditò il titolo di famiglia e visse con le zie dopo la morte della madre. Fu costretta dal padre a entrare in convento all'età di 13 anni.

  5. Come si sviluppò la vita religiosa di Suor Virginia Maria?
  6. Suor Virginia Maria entrò nel Monastero di Santa Margherita e fu consacrata suora nel 1591. Inizialmente era considerata modesta e obbediente, ma successivamente fu coinvolta in uno scandalo amoroso.

  7. Quali furono le conseguenze dello scandalo amoroso di Suor Virginia Maria?
  8. Lo scandalo amoroso con il conte Giovanni Paolo Osio portò a un omicidio per insabbiare la relazione. Suor Virginia Maria fu processata e condannata a essere murata per 13 anni.

  9. Come viene rappresentata la Monaca di Monza nella letteratura?
  10. La Monaca di Monza appare nel romanzo "I Promessi Sposi" di Alessandro Manzoni come Gertrude, una suora con un passato tormentato e una relazione illecita, che diventa complice di un omicidio.

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