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Concetti Chiave

  • Il romanzo "Seta" di Alessandro Baricco narra la storia di Hervè Joncour, un commerciante di bachi da seta, che intraprende viaggi in Giappone durante un'epidemia in Europa.
  • La scoperta di una lettera misteriosa e la morte della moglie Hélène svelano un intreccio emotivo che pone in luce il vero amore del protagonista.
  • Lo stile di Baricco si caratterizza per frasi variabili e un lessico semplice, permettendo una narrazione scorrevole e accessibile.
  • La lettera dal Giappone rappresenta un punto cruciale, rivelando che l'autrice è la moglie di Hervè, cambiando il significato della storia.
  • L'opera è apprezzata per la combinazione di fatti storici con la narrativa e per l'abilità di evocare emozioni attraverso descrizioni e frasi paradossali.
In questa recensione viene analizzato il romanzo Seta di Alessandro Baricco. Scrittore, drammaturgo e sceneggiatore, Alessandro Baricco è un affermato autore contemporaneo che ha pubblicato romanzi come “Castelli di rabbia” (1991), “Oceano mare” (1993), e “Seta” (1996). Di quest’ultimo proponiamo un riassunto e un’analisi.
Seta: analisi del romanzo di Alessandro Baricco articolo

Indice

  1. “Seta”, il romanzo sul commerciante di seta
  2. Alessandro Baricco, lo stile
  3. I personaggi del romanzo Seta
  4. Il punto nodale del racconto: la lettera dal Giappone
  5. Commento all’opera di Alessandro Baricco

“Seta”, il romanzo sul commerciante di seta

Le vicende narrate nel libro “Seta” di Alessandro Baricco sono ambientate nel 1861, a Lavilledieu, in Francia.

Il protagonista della storia si chiama Hervè Joncour, un giovane di 32 anni, sposato con Hélène, che per vivere commercia bachi da seta. Questo finché un’epidemia di pebrina non colpisce Siria ed Egitto, rendendo impossibile la solita compravendita. Così, Hervè, sotto consiglio del compaesano Baldabiou, si reca fino in Giappone (era stato lo stesso Baldabiou a fargli iniziare questo lavoro, salvandolo da un’indesiderata carriera militare).
Il 6 ottobre Hervè parte, arriva nel paese del feudatario Hara Kei. Qui, il giovane mercante conosce una ragazza misteriosa che non parla francese, ma con la quale egli instaura un legame profondo. Una sera, prima di ripartire, Hara ferma Hervè e gli chiede di raccontargli la sua storia; i due concludono gli accordi e il ragazzo ottiene una gran quantità di bachi da seta che, una volta tornato in Francia, gli frutteranno una gran fortuna.
Tornato a Lavilledieu, Hervè trova un foglietto con degli ideogrammi. Chiede allora a Madame Blanche, proprietaria di un bordello, di origine giapponese, di tradurglieli. Così egli scopre il testo del messaggio, diceva: “Tornate, o morirò”.
Dopo un breve viaggio a Nizza con la moglie, Hervè decide di partire di nuovo per il Giappone, pur sapendo che lì c’è una guerra in atto. Quando arriva trova solo macerie. Ad un certo punto gli si avvicina un bambino che ha con sé un guanto, il guanto di Hara Kei. Incuriosito Hervè lo segue per cinque giorni alla ricerca di Hara, finché, da lontano lo vede tra alcune persone che camminano. Quella sera però, Hara gli parla a malapena. Hervè rivede, di sfuggita anche la ragazza di cui si era infatuato. La mattina dopo il mercante di seta scopre che il bambino che lo aveva aiutato a ritrovare Hara, era stato impiccato; Hara chiede allora ad Hervè di andare via e non tornare mai più. Tornando a casa il giovane francese si procura sedici cartoni di bachi, ma con grande sorpresa si accorge, più tardi, che quei bachi, in realtà, erano solo larve morte.
Deciso allora a lasciare il Giappone, vista la tragica situazione, torna a casa. È pronto a riprendere la vita di tutti i giorni e a lasciarsi alle spalle i trascorsi giapponesi. Quando nel 1866 finisce finalmente la guerra, il Giappone rende di nuovo possibile l’esportazione dei bachi di seta. Hervè riceve di nuovo una lettera scritta in giapponese: è una lettera d’amore inviatagli dalla donna di cui si era innamorato, gli stava dicendo addio.
Intanto però, la moglie si ammala e muore per una febbre cerebrale. Solo allora Hervè scopre grazie a Madame Blanche, che quella lettera d’amore gli era stata inviata dalla stessa Hélène. La moglie dell'uomo, fino ad ora sempre nell’ombra e con un ruolo passivo, acquista ora un ruolo centrale nella storia. La donna ha sempre vissuto sullo sfondo, soffrendo per amore. Riscoperto questo amore profondo, per Hervè, il confronto con la ragazza del Giappone non ha più ragion d’essere. Così, egli continua il resto della sua vita tra casa, giardino, il fiume, nei luoghi che lo legano alla moglie, vivendo il Giappone solo nei ricordi e nei racconti.
Per ulteriori approfondimenti su Alessandro Baricco vedi qui

Alessandro Baricco, lo stile

Nel romanzo il racconto è scritto in terza persona, con frasi o lunghe o estremamente corte. Molte sono le descrizioni e vi è una grande quantità di aggettivi soggettivi. Baricco, tuttavia, utilizza un lessico molto semplice che rende il racconto scorrevole e di facile lettura. Nel testo si ripetono alcune frasi e flashback e la storia fa continuo riferimento a eventi storici realmente accaduti. Questo ci aiuta a collocare in un tempo ben preciso e a rendere più credibile e veritiera la storia. Alcuni capitoli sono molti brevi e scorrevoli, altre volte più dettagliati e precisi. A prevalere, piuttosto che la descrizione delle emozioni, sono il racconto di eventi, paesaggi e discorsi.
Per ulteriori approfondimenti sullo stile letterario vedi qui

I personaggi del romanzo Seta

Riassumiamo brevemente i principali personaggi del racconto, ponendo l’attenzione sulle loro principali caratterizzazioni:

  • Hervè Joncour, il protagonista del romanzo. È un uomo di 32 anni, mercante di bachi da seta che, grazie proprio a questo commercio, vive una vita agiata. È sposato con Hélène e insieme vivono a Lavilledieu, un paese del sud della Francia. In Giappone si innamora di un’altra donna, che però, anche a causa della guerra, diviene irraggiungibile. Nonostante questo, il rapporto con la moglie rimane solido; Hervé, infatti, dopo i suoi lunghi viaggi, torna da lei;
  • Baldabiou, un uomo d’affari che arrivò a Lavilledieu venti anni prima e fece diventare la cittadina uno dei centri più importanti per le filande. Ama parlare del proprio lavoro e trasmettere le sue conoscenze a riguardo, ma non è mai pedante, infatti, non è portato per i discorsi seri;
  • Hara Kei, è il capo della cittadina giapponese in cui si reca Hervè per lavoro. È un uomo saggio e silenzioso con dei capelli neri;
  • Hélène è la moglie di Hervè. Sappiamo dal testo le sue caratteristiche fisiche, è alta con i capelli lunghi e neri e ha una voce bellissima. Durante tutto il romanzo Baricco lascia intendere per la donna un ruolo marginale, preparando il lettore al colpo di scena finale;
  • Madame Blanche, originaria del Giappone ma che vuole dimenticare il suo paese, è la proprietaria di un bordello. Porta degli anelli con dei piccoli fiori di un blu intenso e tutti coloro che vanno a letto con lei cuciono dei piccoli fiori uguali a quelli su una giacca o una maglia;
  • La ragazza misteriosa di cui Hervè si invaghisce.
Per ulteriori approfondimenti sulla seta vedi qui

Il punto nodale del racconto: la lettera dal Giappone

Una delle parti più significative del libro è la lettera scritta in giapponese che Hervè riceve dopo il suo ultimo viaggio in Giappone. Baricco non rivela chi sia stato a scrivere la lettera e quindi il lettore pensa che sia della ragazza giapponese; alla fine del libro, dopo la morte di Hélène, Madame Blanche però ci rivela che a scrivere la lettera è stata proprio la moglie di Hervè. Questo indica che Hélène sospettava, probabilmente dopo aver scoperto il primo bigliettino che diceva “tornate, o morirò”, che il marito avesse una relazione con una ragazza giapponese. Durante e dopo la guerra in Giappone, il protagonista si sente frustrato e disperato dal fatto che non può tornare là. La moglie gli fa recapitare questa lettera per far si che il marito non pensi più al Giappone. La lettera, infatti, si conclude con “E non esitate un attimo, se sarà utile per la vostra felicità, a dimenticare questa donna, che ora vi dice, senza rimpianto, addio”.
Per ulteriori approfondimenti sulla storia del Giappone vedi qui
Seta: analisi del romanzo di Alessandro Baricco articolo

Commento all’opera di Alessandro Baricco

Questo libro rientra sicuramente tra quelli che più hanno saputo mantenere accesa la mia attenzione. Si presenta molto scorrevole e le parti descrittive unite al fatto che ha scritto poche parole per capitolo, scritte in modo semplice e naturale, lasciano spazio al lettore per immaginare gli ambienti, gli oggetti, i personaggi e per far propri i pensieri e i sentimenti provati dai personaggi. Mi è piaciuto molto come l’autore è riuscito a mescolare questo racconto con fatti storici e informazioni sulla cultura giapponese. Alcuni accorgimenti stilistici poi mi hanno colpito, l’uso di frasi paradossali che rende il contenuto ancora più evocativo: “è uno strano dolore… morire di nostalgia per qualcosa che non vivrai mai” o “siamo tutti meravigliosi, e facciamo tutti schifo”.
Per ulteriori approfondimenti su altre opere di Baricco vedi qui

Domande da interrogazione

  1. Qual è la trama principale del romanzo "Seta" di Alessandro Baricco?
  2. Il romanzo "Seta" narra la storia di Hervè Joncour, un mercante di bachi da seta che viaggia in Giappone per affari e si innamora di una misteriosa ragazza. La storia si sviluppa tra il suo legame con la moglie Hélène e la sua infatuazione per la ragazza giapponese, culminando in una lettera d'amore che rivela un colpo di scena.

  3. Come viene descritto lo stile di scrittura di Alessandro Baricco nel romanzo "Seta"?
  4. Lo stile di Baricco in "Seta" è caratterizzato da una narrazione in terza persona con frasi sia lunghe che corte, un lessico semplice e scorrevole, e l'uso di descrizioni dettagliate e aggettivi soggettivi. La storia include ripetizioni e flashback, e si intreccia con eventi storici reali.

  5. Chi sono i personaggi principali del romanzo e quali sono le loro caratteristiche?
  6. I personaggi principali includono Hervè Joncour, un mercante di seta; Hélène, sua moglie; Baldabiou, un uomo d'affari; Hara Kei, un capo giapponese; Madame Blanche, una proprietaria di bordello giapponese; e una misteriosa ragazza giapponese. Ogni personaggio ha un ruolo specifico e contribuisce allo sviluppo della trama.

  7. Qual è il significato della lettera dal Giappone nel romanzo?
  8. La lettera dal Giappone è un elemento cruciale del romanzo, inizialmente percepita come un messaggio d'amore dalla ragazza giapponese. Tuttavia, si scopre che è stata scritta da Hélène, la moglie di Hervè, per distoglierlo dal suo amore per la ragazza giapponese e riaffermare il loro legame.

  9. Quali sono le impressioni generali sull'opera di Alessandro Baricco?
  10. L'opera di Baricco è apprezzata per la sua scorrevolezza e la capacità di mescolare narrazione e fatti storici. Il suo stile evocativo e l'uso di frasi paradossali rendono il romanzo coinvolgente, permettendo al lettore di immergersi nei pensieri e nei sentimenti dei personaggi.

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