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Concetti Chiave

  • Michail Afanas'evič Bulgakov, nato a Chiev nel 1891, abbandona la carriera medica per dedicarsi alla letteratura durante il tumultuoso periodo del regime sovietico.
  • Nonostante le difficoltà con la censura sovietica, Bulgakov continua a scrivere opere teatrali e letterarie, molte delle quali vengono bloccate o censurate.
  • Il suo capolavoro, "Il Maestro e Margherita", è un romanzo complesso che viene pubblicato postumo tra il 1966 e il 1967, e affronta temi di censura e libertà creativa.
  • La trama del romanzo "Il Maestro e Margherita" segue Satana, sotto il nome di Woland, nella Mosca degli anni '30, intrecciando le storie di un maestro incarcerato e la sua amante Margherita.
  • Il romanzo presenta un parallelismo tra la storia di Jeshua Ha-Nozri e Ponzio Pilato e la narrazione principale, culminando in una liberazione simbolica dei personaggi principali.
In questo appunto è descritta la biografia di Michail Afanas'evič Bulgakov. Capire la vita dell’autore, infatti, è essenziale per comprendere il suo romanzo, intitolato "Il Maestro e Margherita". Si tratta di un classico della letteratura russa, un'opera particolare e complessa, che non vedrà la luce durante la vita dell’autore, ma uscirà postumo, tra il 1966 e il 1967.
Michail Bulgakov: biografia e Il maestro e Margherita articolo

Indice

  1. Michail Afanas'evič Bulgakov: biografia
  2. Parallelismo tra due storie
  3. “Il Maestro e Margherita”: trama

Michail Afanas'evič Bulgakov: biografia

Michail Afanas'evič Bulgakov nasce a Chiev nel 1891.

Egli apparteneva ad una famiglia piuttosto importante e benestante. Il padre insegnava teologia in una accademia ecclesiastica, mentre la madre era una donna colta, che ha introdotto il figlio allo studio della letteratura fin da giovanissimo. Egli comincia a studiare per diventare medico, ottenendo il massimo dei voti, nonostante si fosse laureato in ritardo. Viene inizialmente mandato nelle periferie, per svolgere la sua funzione di medico. Successivamente ritorna a Chiev, dove, nel 1918, apre un suo studio (egli era specializzato in malattie veneree). Tuttavia, era un grande appassionato di letteratura e bazzica già questo mondo, avendo scritto diverse cose. Quindi decide fin da subito che la medicina non è la sua strada, perché vuole dedicarsi alla letteratura. Abbandona la professione medica, stabilendosi a Mosca. Già questo è un aspetto straordinario, se si considera il fatto che lui viveva in Russia, negli anni di instaurazione del regime sovietico, in un contesto di disordine e incertezza. Quindi, prendere la decisione di dedicarsi alla letteratura, quando scrivere sarebbe diventato sempre più complicato (se lo si faceva in maniera opposta rispetto a quanto richiesto dal regime) è, al tempo stesso, una prova di fedeltà a se stesso, ma anche una forma di reazione ad un sistema (proprio questa sarà la costante di tutta la vita di Bulgakov). Egli comincia a scrivere alcune opere, come ad esempio “Cuore di cane” (un romanzo breve che gli verrà sequestrato praticamente subito, insieme ai suoi diari). Egli, più che alla prosa, principalmente si dedica al teatro: era un drammaturgo, ma nonostante ciò le sue opere hanno molta difficoltà ad andare in scena, perché era uno scrittore accusato di misticismo e di non essere aderente a quelle che erano le richieste del regime. Buona parte delle sue opere viene bloccata prima della messa in scena vera e propria, durante le prove, o alla prova generale. Ad un certo punto, esausto, Bulgakov scrive una lettera al governo. In questa lettera chiede di essere autorizzato a lasciare l’Unione Sovietica per potersi recare all’estero, visto che in Russia per lui non è possibile realizzare l’unica competenza che dichiara di avere, cioè la scrittura per il teatro. In alternativa, chiede di poter avere un lavoro stabile presso un teatro russo. Tre settimane dopo, gli risponde Stalin, che gli affida un ruolo di responsabilità al teatro d’arte di Mosca. Questa scelta può sembrare una follia, invece Stalin ha fatto un ragionamento politico molto chiaro: di recente, si era suicidato Majakovskij, e Stalin non aveva alcuna intenzione di portarsi sulle spalle la responsabilità di un altro martire (il suicidio ipotetico di Bulgakov, infatti, avrebbe generato un martire del sistema). Quindi, Bulgakov viene assegnato al teatro d’arte di Mosca, in cui le restrizioni sono talmente tante e rigide che lui non riesce ad esprimere se stesso. Gli bloccano la messa in scena di un’opera che lui aveva scritto per festeggiare il compleanno di Stalin. Arrivato a questo punto, decide di dimettersi e trascorre gli ultimissimi anni della sua vita scrivendo, riscrivendo e rimaneggiando il suo grande capolavoro, intitolato “Il maestro e Margherita”.
Per ulteriori approfondimenti su Bulgakov vedi anche qua

“Il Maestro e Margherita”: trama

Satana

, sotto il falso nome di Woland, vaga per il mondo, fermandosi di tanto in tanto in varie città e paesi. Finisce a Mosca, negli anni ‘30, un luogo dove nessuno crede a Satana e Dio, e dove vive un uomo, il maestro, che ha scritto un romanzo su Jeshua Ha-Nozri (Gesù) e sul procuratore romano Ponzio Pilato, che lo condannò a morte. Il maestro, era prigioniero in un manicomio, a causa delle aspre critiche della censura verso gli scrittori contemporanei. Il suo romanzo viene addirittura bruciato. Tutte le persone che vengono in contatto con Woland e i suoi compagni finiscono per essere perseguitate per le loro debolezze (corruzione, alcolismo, indifferenza, bugie, maleducazione, ecc.), subendo una pena che in realtà è molto logica per la continuazione dei propri peccati. Woland e il suo entourage (cioè i suoi compagni diavoli) si trasferiscono in un appartamento in cui le persone scompaiono da diversi anni, quindi c’è una sorta di richiamo al fatto che in quegli anni c’erano le “Grandi purghe”: Stalin faceva uccidere chi non era coerente col regime. Margherita, amante del maestro, che ha perso le sue tracce, dopo che è finito in manicomio, fantastica solo su una cosa: trovarlo e portarlo indietro. Azazello, uno dei diavoli compagni di Woland, dà speranza a Margherita, ma solo in cambio di un favore a Woland: Margherita acconsente e incontra Woland e i suoi compagni. Woland le chiede di diventare la regina del ballo che terrà quella stessa notte, dove vengono invitati solo dei veri e propri malvagi, e Margherita acconsente. Intanto, investigatori sovietici rintracciano Woland, avendo scoperto i suoi crimini, e arrivano nell’appartamento, ma lo trovano sempre vuoto e sigillato.
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Parallelismo tra due storie

Nel libro si legge, parallelamente, anche la storia scritta dal maestro su Jeshua e Ponzio Pilato. Essa, infatti, si intreccia con la trama del romanzo, fino ad incrociarsi alla fine, quando il maestro libera l’eroe del suo romanzo (cioè quando Ponzio Pilato trova la pace, intraprendendo un viaggio senza fine, lungo il sentiero della luna, con Jeshua) e il maestro e Margherita vengono “liberati” perché trovano la pace nell’aldilà.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza della biografia di Michail Afanas'evič Bulgakov per comprendere "Il Maestro e Margherita"?
  2. La biografia di Bulgakov è essenziale per comprendere "Il Maestro e Margherita" poiché riflette le sue esperienze personali e le difficoltà affrontate sotto il regime sovietico, influenzando profondamente il contenuto e i temi del romanzo.

  3. Quali sono le principali difficoltà che Bulgakov ha affrontato nella sua carriera letteraria?
  4. Bulgakov ha affrontato difficoltà come la censura del regime sovietico, che bloccava le sue opere teatrali e sequestrava i suoi scritti, accusandolo di misticismo e non conformità alle richieste del regime.

  5. Come si intrecciano le due storie nel romanzo "Il Maestro e Margherita"?
  6. Le due storie si intrecciano attraverso il romanzo scritto dal maestro su Jeshua e Ponzio Pilato, che si sovrappone alla trama principale, culminando nella liberazione simbolica dei personaggi principali e nella loro pace nell'aldilà.

  7. Qual è il ruolo di Woland nel romanzo "Il Maestro e Margherita"?
  8. Woland, sotto il falso nome di Satana, visita Mosca e interagisce con i personaggi, punendo le loro debolezze e corruzioni, e gioca un ruolo cruciale nel destino del maestro e di Margherita.

  9. Perché Bulgakov ha deciso di abbandonare la medicina per la letteratura?
  10. Bulgakov ha abbandonato la medicina per dedicarsi alla letteratura, nonostante le difficoltà del regime sovietico, come atto di fedeltà a se stesso e di reazione contro un sistema oppressivo.

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