Concetti Chiave
- Jonathan Swift, autore de "I viaggi di Gulliver", è noto come il principale scrittore satirico in prosa di lingua inglese, ricordato per la sua critica sociale incisiva.
- "I viaggi di Gulliver" narra le avventure di Lemuel Gulliver in quattro terre fantastiche, utilizzando la satira per evidenziare le debolezze umane e le istituzioni sociali.
- Il romanzo è una parodia dei diari di viaggio romantici e una critica politica e sociale della società del tempo, rendendolo inadatto ai lettori troppo giovani.
- La prima edizione del libro fu pubblicata nel 1726 a Londra, con successive revisioni per renderlo più fedele al testo originale di Swift.
- Nel corso degli anni, "I viaggi di Gulliver" è stato adattato in vari film, alcuni dei quali hanno modernizzato la storia, allontanandosi dalla critica sociale originale.

Indice
L'autore de I viaggi di Gulliver
Jonathan Swift, pseudonimo di Isaac Bickerstaff, è nato il 30 novembre 1667 a Dublino in Irlanda ed è morto il 19 ottobre 1745 sempre a Dublino.
Egli è stato uno scrittore anglo-irlandese ed è ricordato come il principale scrittore satirico in prosa di lingua inglese. Viene ancora ricordato per il celebre romanzo dal titolo “I viaggi di Gulliver” del 1726, ma scrisse anche opere più brevi come “A Tale of a Tub” nel 1704 e "A Modest Proposal" nel 1729. Il padre di Swift, chiamato Jonathan Swift il maggiore, era un inglese che si stabilì in Irlanda in seguito alla Restaurazione Stuart nel 1660 e successivamente divenne amministratore delle King's Inns a Dublino. Poi nel 1664 sposò Abigail Erick, la quale era figlia di un pastore inglese. Nel 1667 Jonathan il Vecchio morì all’improvviso, lasciando la moglie, la figlia piccola e un figlio non ancora nato alle cure dei suoi fratelli. Il giovane Jonathan Swift è cresciuto senza padre e sostenuto dalla generosità degli zii. Nonostante ciò, la sua educazione non fu trascurata: infatti all'età di sei anni fu mandato alla Kilkenny School, che rappresentava la migliore scuola d'Irlanda. Nel 1682 entrò al Trinity College di Dublino, grazie al quale ottenne la laurea in Lettere nel 1686. Swift ha continuato ad abitare al Trinity College come candidato per il suo master in arti fino al febbraio 1689.
Prima di morire, Swift perse il dono della parola probabilmente a causa di un ictus, ma già da anni i suoi comportamenti apparivano bizzarri e un po' pessimistici. Morì a 78 anni, lasciando il suo testamento che dichiarava di donare tutti i suoi averi ai poveri, ai folli e a chi ne avesse avuto più bisogno all'interno del manicomio in Irlanda che aveva seguito personalmente.
I viaggi di Gulliver: la trama e la struttura
Il capolavoro di Swift I viaggi di Gulliver o Viaggi di Gulliver è stato inizialmente pubblicato senza il nome dell'autore con il titolo “Travels into Divers Remote Nations of the World”. Quest'opera è la più brillante, ma al tempo stesso la più amara e controversa delle satire di Swift. In ciascuno dei suoi quattro libri l'eroe, rappresentato da Lemuel Gulliver, intraprende un viaggio. Un evento avverso, il naufragio o qualche altro pericolo, lo portano su una terra straniera.
Nel primo Libro Gulliver arriva a Lilliput, luogo in cui si sveglia e si ritrova essere un gigante sotto la prigionia dei lillipuziani alti sei pollici. Man-Mountain, come viene chiamato Gulliver, cerca di conquistare i lillipuziani, ma cade in disgrazia quando spegne un fuoco nel palazzo dell'imperatrice urinandoci sopra. A causa di ciò, viene accusato di un complotto e così fugge dall'isola.
Nel secondo Libro Gulliver arriva a Brobdingnag, dove gli abitanti sono giganti. Lì viene accudito con gentilezza da una bambina di nove anni chiamata Glumdalclitch, ma la sua piccola taglia lo espone a pericoli e umiliazioni. Per di più, le piccole imperfezioni fisiche dei giganti, come ad esempio i pori dilatati, sono molto visibili e fastidiosi per lui. Ma grazie all’aiuto di un’aquila, viene sollevato e gettato in mare e così riesce a tornare a casa.
Nel Terzo libro de i Viaggi di Gulliver, Gulliver visita l'isola galleggiante di Laputa, i cui abitanti sbadati sono così preoccupati per i pericoli accidentali. Visita l'Accademia di Lagado, che ricorda una parodia della Royal Society inglese, dove trova i suoi folli sapienti impegnati in studi poco pratici come la riduzione degli escrementi umani al cibo originale. A Luggnagg incontra gli Struldbrugg, una razza di immortali, la cui eterna vecchiaia viene descritta in modo brutale.
Nel quarto libro Gulliver arriva nella terra utopica degli Houyhnhnm, in cui ci sono cavalli razionali e virtuosi. C'è anche un'altra razza sull'isola che viene utilizzata per svolgere servizi umili. Questi sono gli Yahoo viziosi e fisicamente disgustosi. Sebbene Gulliver finga inizialmente di non riconoscerli, alla fine è costretto ad ammettere che gli Yahoo sono esseri umani. In quel posto, Gulliver trova la felicità perfetta, ma poiché è solo un Yahoo più avanzato, viene rifiutato da loro in assemblea generale e viene costretto a ritornare in Inghilterra, dove si ritrova non più in grado di tollerare la società dei suoi simili.
Lo stile concreto dei Viaggi di Gulliver e la sua aria di sobria realtà gli conferiscono una profondità ironica che abbatte qualsiasi tipo di spiegazione. Swift cerca di utilizzare le varie razze e società che Gulliver incontra nei suoi viaggi per denunciare attraverso la satira molti degli sbagli, delle follie e delle debolezze a cui sono sottoposti gli esseri umani. L'intento si può leggere in queste bellissime parole di Gulliver: "Quando un essere che si vanta ragionevole può essere capace di tutte le atrocità cui avete accennato, comincio allora a temere che la ragione male adoperata sia qualche cosa di peggio della stessa naturale bestialità".
Analisi di I viaggi di Gulliver
I Viaggi di Gulliver rappresenta una parodia dei popolari diari di viaggio romantici dei tempi di Swift. Egli faceva parte di un gruppo di scrittori che produceva una satira di generi popolari. Ben presto divenne noto come un libro per bambini dopo la sua pubblicazione a causa dei suoi elementi di fantasia, ma il partito Whig si infuriò, in quanto lo vide come una satira politica.
Non si pensa che il libro Viaggi di Gulliver sia adatto ad un bambino al di sotto dei 13 anni, in quanto troppo piccolo per poterne trarre il vero e proprio significato che l’opera vuole comunicare. La natura umana è sezionata in tutti i modi possibili dai dialoghi. Un giovane lettore troverebbe difficile vedere l'ironia e la satira nel modo in cui i governi sono gestiti o come il mondo accademico istituzionale venga schernito. Non è facile ridurre il messaggio di questo romanzo perché tocca molti argomenti. Il libro critica tutti e tutto nel modo più ridicolo. Gulliver è passato dall'orgoglio per l'uomo incivilito alla consapevolezza di quanto siamo bassi e animaleschi. Percorre l'assurdità della legge, della politica, delle Istituzioni accademiche e dell'avidità di base. Ogni governo che incontra si sente come migliore del suo in un certo senso, ma gli eccessi e l'assurdità di quei governi agiscono solo per evidenziare perché facciamo le cose nel modo in cui facciamo.
Viaggi di Gulliver: storia editoriale e riadattamenti cinematografici
La prima edizione del libro “I viaggi di Gulliver” di Jonathan Swift venne pubblicata in due volumi a Londra, nel 1726, con il titolo originale di “Travels into Several Remote Nations of the World, in Four Parts. By Lemuel Gulliver, First a Surgeon, and then a Captain of Several Ships” dall’editore Benjamin Motte. In questa edizione il testo originale venne rivisto dall’editore perché considerato “troppo audace”. Una nuova edizione quindi venne data alle stampe, sempre da Motte, nel 1727 con correzioni ulteriori che riportavano fedelmente il testo verso la versione originale e tenevano conto delle cinquanta osservazioni inviate dall’autore all’editore. L’edizione però più fedele all’originale di Swift fu però quella pubblicata da Ford nel 1734 a Dublino, in un volume che raccoglieva le intere opere dell'autore irlandese.
Sul celebre romanzo sono stati anche proposti alcuni film nel corso degli anni, fedeli o liberamente ispirati alle vicende narrate da Swift. Nel 1939 uscì un film d’animazione, firmato Paramount Pictures e intitolato “I viaggi di Gulliver”, diretto e prodotto dall’animatore e regista polacco naturalizzato statunitense, Max Fleischer. Il film, ispirato al romanzo, fu interamente disegnato a mano, con sfondi in acquerello. Un secondo film intitolato “I viaggi di Gulliver” e pensato per un pubblico di ragazzi, uscì nel 1960 e fu diretto da Jack Sher, Kerwin Mathews e Jo Morrow e distribuito dalla Columbia CEIAD. Un altro film uscì nel 1995, sempre intitolato “I viaggi di Gulliver” e diretto da Charles Sturridge, con Ted Danson e Mary Steenburgen. In tempi più recenti, un film, liberamente tratto dal romanzo, è uscito, con il titolo di “I fantastici viaggi di Gulliver”, nel 2010 dalla 20th Century Fox. Questo film interpretato da Jack Black nelle parti di Gulliver, è ispirato alla storia di Swift, specialmente sulle vicende dei Lillipuziani, ma attualizzato ai tempi moderni, dunque poco rimane della critica alla società inglese settecentesca messa in scena dall’autore del romanzo.
Per ulteriori approfondimenti su I viaggi di Gulliver vedi anche qua
Domande da interrogazione
- Chi era Jonathan Swift e quale fu il suo contributo alla letteratura?
- Qual è la trama principale de "I viaggi di Gulliver"?
- Quali sono i temi principali affrontati ne "I viaggi di Gulliver"?
- Come è stata la storia editoriale de "I viaggi di Gulliver"?
- Quali adattamenti cinematografici sono stati realizzati basati su "I viaggi di Gulliver"?
Jonathan Swift, nato a Dublino nel 1667, è stato un importante scrittore anglo-irlandese noto per la sua satira in prosa. È celebre per il romanzo "I viaggi di Gulliver" del 1726, oltre a opere come "A Tale of a Tub" e "A Modest Proposal".
"I viaggi di Gulliver" narra le avventure di Lemuel Gulliver in quattro terre fantastiche, ognuna con caratteristiche uniche, che Swift utilizza per criticare la società umana attraverso la satira.
Il romanzo esplora temi come la natura umana, la politica, le istituzioni accademiche e l'avidità, utilizzando l'ironia per mettere in luce le debolezze e le follie umane.
Pubblicato per la prima volta nel 1726, il libro ha subito revisioni per il suo contenuto audace. L'edizione più fedele all'originale di Swift è stata pubblicata nel 1734 a Dublino.
Il romanzo ha ispirato diversi film, tra cui un'animazione del 1939, un film del 1960, un adattamento del 1995 e "I fantastici viaggi di Gulliver" del 2010, quest'ultimo con Jack Black.