Ilaaa96
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Concetti Chiave

  • Svetonio, nato intorno al 70, era un funzionario di alto rango che fu destituito da Adriano per presunti motivi di familiarità eccessiva con l'imperatrice Sabina.
  • Il "De viris illustribus" contiene biografie di figure letterarie romane, divise in categorie come poeti e filosofi, con la parte dedicata agli attori parzialmente conservata.
  • Il "De Vita Caesarum" presenta le vite dei 12 Cesari, concentrandosi sia su eventi storici importanti sia su dettagli personali e curiosità.
  • Le biografie di Svetonio si caratterizzano per l'attenzione agli aneddoti, ai dettagli comportamentali e agli aspetti culturali degli imperatori, senza ambizioni stilistiche.
  • L'autore mostra un interesse pratico per il funzionamento dello Stato, registrando dati giuridici ed economici, con uno stile semplice e preciso.

Svetonio

Nacque attorno al 70 da una famiglia di rango equestre. Egli era appunto Sovrintendente ab epistulis di Adriano quando l'imperatore lo destituì dal suo incarico con la motivazione ufficiale che aveva trattato con eccessiva familiarità l'imperatrice Sabina; probabilmente era il pretesto per allontanare da corte persone non più gradite. La sua morte è posta da alcuni studiosi nel 126. Vi sono molti scritti di carattere storico-antiquario, filologico-grammaticale, di scienze naturali e di varia erudizione di cui restano scarsi frammenti; le uniche opere conservate integralmente sono quelle biografiche: il De virus illustribus e il De vita Caesarum.

De viris illustribus

Riprende il titolo della raccolta di biografie di Cornelio Nepote, restringe il campo di interesse al mondo romano ed ai soli letterati suddivisi in cinque categorie: poeti, oratori, storici, filosofi, grammatici e attori.
Si è conservata soltanto quest'ultima parte, mutila nel finale. Antonín dice nella seconda sezione introduttiva che traccia la storia sia della grammatica sia della retorica in ambito romano; seguono i profili brevi dei maestri illustri dell'una e dell'altra disciplina.

Delle altre parti rimangono solo biografie isolate alla sezione dei poeti se si assegnano le tre biografie di Terenzio, di Orazio, di Lucano. Si ritiene perlopiù derivata dal De poetis la vita di Virgilio premessa da Donato al suo commento alle opere del poeta.

Il De Vita Caesarum

Sono presentate le vite dei 12 cesari, che espongono in ordine cronologico le biografie di Giulio Cesare, Augusto, Tiberio, Caligola, Claudio, Nerone, Galba, Ottone, Vitello, Vespasiano, Tito e Domiziano. Si propone di far conoscere il personaggio protagonista, illustrandone non solo le azioni pubbliche, ma tutte le vicende, il carattere e l'aspetto. Ritiene più efficace procedere per species, per categorie, come spiega in un brano della vita di Augusto che può valere come programma di massima per tutte le biografie.

Nella parte iniziale sono riportate le notizie relative a famiglia, nascita, educazione, carriera e vicende fino all'assunzione del potere, disposte per tempora. A esse subentra la parte descrittiva, di solito assai più estesa della prima, che presenta tratti salienti della personalità dell'imperatore e le caratteristiche del suo regno per species.

In alcune vite, sono individuati nel regno un primo periodo, nettamente positivo o non del tutto biasimevole, e un secondo, in cui il principe manifesta vizi e comportamenti da tiranno. La vita di Caligola è organizzata in due sezioni fondamentali: il princeps e il monstrum.

Le vite sono accomunate dalla centralità della figura dell'imperatore e dalla tendenza a caratterizzarla sia attraverso eventi storicamente rilevanti sia attraverso fatti di poco conto, particolari curiosi, futilità e pettegolezzi.

Grande spazio è riservato agli aneddoti curiosi e piccanti, alle battute di spirito, alle frasi celebri. Allo stesso ambito tradizionale è da ricondurre la puntuale registrazione delle abitudini stravaganti e dei costumi sessuali libertini o perversi. Grande attenzione è dedicata agli interessi culturali e all'attività letteraria degli imperatori.

Registra inoltre una quantità di informazioni di carattere giuridico, amministrativo, economico e fiscale, corredandole di cifre che rivelano un vivo interesse per gli aspetti concreti del funzionamento dello Stato.

I Cesari che Svetonio fa rientrare nelle sue biografie, forse anche a causa dello schema per species, risultano personalità scarsamente coerenti; la compresenza di vizi e virtù semplicemente accostati, frammenta il personaggio. Questo è dovuto a una scelta deliberata: all'autore interessano i fatti, molto meno l'indagine psicologica come si evince dalla descrizione della morbosa, patetica mania di Nerone di esibirsi sulla scena.

Non sembra che abbia particolari ambizioni stilistiche; correntemente al suo interesse per i fatti, scrive in modo semplice, corretto e chiaro; usa termini tecnici e grecismi; non abbellisse discorsi e parole dei suoi personaggi riscrivendoli come facevano gli storici, li cita con precisione letterale.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Svetonio e quale ruolo ricopriva sotto l'imperatore Adriano?
  2. Svetonio era un sovrintendente ab epistulis di Adriano, ma fu destituito per aver trattato con eccessiva familiarità l'imperatrice Sabina, probabilmente un pretesto per allontanarlo dalla corte.

  3. Quali sono le opere principali di Svetonio che sono giunte fino a noi?
  4. Le opere principali di Svetonio che sono giunte integralmente fino a noi sono "De viris illustribus" e "De vita Caesarum".

  5. Qual è la struttura del "De viris illustribus" e quali parti sono sopravvissute?
  6. "De viris illustribus" si concentra su biografie di letterati romani suddivisi in cinque categorie. Solo la parte dedicata agli attori è sopravvissuta, sebbene mutila nel finale.

  7. Come sono organizzate le biografie nel "De Vita Caesarum"?
  8. Le biografie nel "De Vita Caesarum" sono organizzate cronologicamente e per species, includendo dettagli su famiglia, carriera, e tratti personali degli imperatori, con aneddoti e curiosità.

  9. Qual è lo stile di scrittura di Svetonio nelle sue opere?
  10. Svetonio scrive in modo semplice, corretto e chiaro, con un interesse per i fatti piuttosto che per l'indagine psicologica, usando termini tecnici e grecismi senza abbellire i discorsi dei suoi personaggi.

Domande e risposte