diablino
Habilis
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Vita
La vita di Esiodo può essere ricostruita dai dati forniti da lui nelle sue opere. Infatti a differenza di omero figura dall’esistenza assai dubbia, Esiodo invece è tutto il contrario poiché è certa la sua esistenza; nelle sue opere parla di se stesso e spesso narra le sue esperienze a fini esemplari per creare insegnamenti utili per tutta la comunità. Dai dati raccolti il padre di esiodo per sfuggire alle sue miserie emigrò da Cuma eolica ad Ascria in Beozia.
Esiodo afferma di essere nato in Cuma eolica,affermazione che è in contraddizione pero con l’affermazione seguente ovvero che il suo unico viaggio in mare fu da Aulide in Calcide in Eubea. La spiegazione più ragionevole è che in quanto molto giovane abbia potuto dimenticare del viaggio fatto da Cuma eolica in Beozia.
Esiodo era andato a calcide per prendere parte alle feste in onore di Anfidamante dove probabilmente si esibì cantando la teogonia e vinse un tripode in premio. Questo evento può essere sfruttato per datare più precisamente esiodo all’inizio del VII secolo.
Esiodo ad un punto della sua vita ebbe una lite con il fratello per la divisione dell’eredità paterna, e proprio nell’opera le opere e i giorni esorta il fratello a dedicarsi al lavoro della terra. (Perse invece compro i giudici.)

Teogonia
È antecedente alle opere e i giorni e narra la genealogia degli dei.
Il poema si apre con un proemio che è un inno alle muse dell’elicona e con il racconto autobiografico che narra l’investitura che le muse conferiscono al poeta. La narrazione e strutturata sulla sequenza delle genealogie divine. La genealogia divina parte con dagli elementi cosmogonici primordiali: cahos, Gaia, Eros. Da gaia nasce urano, capostipite degli olimpi. Crono l’ultimogenito di urano lo evira e con un inganno prende il potere. Zeus figlio di Crono e Rea inganna il padre e rende a sua volta il potere. Cosi scoppia una guerra tra Crono e i titani e zeus e gli altri figli di Crono vinta da zeus il quale li fa rinchiudere nel tartaro e assume il potere definitivamente con la vittoria su tifeo. Chiudono l’opera la genealogia di altre divinità olimpiche e i versi che congiungono il catalogo delle donne. L’invocazione alle muse è molto importante poiché in essa anticipa la tematica trattata da tutto il poema. La teogonia è in gran parte un elenco di nomi versificato ma non mancano figure crudeli e mostruose, quasi sempre la discendenza e data per via matrilineare segno di una cultura molto antica, dominata da una civiltà pregreca. La teogonia ci fornisce alcuni dati biografici del poeta,primo fra tutti il nome dell’autore, questo ha una sua funzione precisa poiche sta a significare che solo a lui è stata narrata la verità dalle muse. La differenza sostanziale con l’invocazione omerica è proprio questa cioè la narrazione della sua investitura a differenza di quella omerica che è impersonale e anonima.
L’epos omerico aveva sostanzialmente gli stessi dei di esiodo la principale differenza era la coppia di partenza che in esiodo era gaia e urano e che in omero era oceano e teti. Esiodo però non e l’unico che ha composto una teogonia o cosmogonia ma e solo l’unico che ci è pervenuto interamente. Erodoto nel V secolo da ad omero ed esiodo la massima autorità in materia di dei.

Le opere e i giorni
Questo poema tratta due tematiche principali, la giustizia e il lavoro. Il poema si apre con invocazione delle muse della pieria. Quest’opera tratta numerosi miti come il mito di pandora (illustra ulteriormente l’infelicità degli uomini) o il mito delle 5 generazioni(età dell’oro,eta dell’argento,età del bronzo,eta degli eroi,eta del ferro). In seguito c’è la prima apostrofe al fratello Perse e la condanna dei re-giudici corrotti. L’apostrofe a Perse porta all’argomento principale del poema la contrapposizione tra dikè e ubris. Esiodo esorta sia i re giudici che perse, invitando quest’ultimo a lavorare. Sono presenti numerose esortazioni al corretto comportamento da tenere e precetti sulla buona amministrazione della casa. A questa sezione segue una dedicata all’agricoltura dove elenca le varie azioni legate al lavoro dei campi nei determinati periodi che devono essere effettuate.Questa è la sezione più singolare dell’opera,dove vengono forniti minuti e puntigliosi precetti tecnici, e dove sono singolari le descrizioni che più che avere funzione ornamentale servono a far comprendere il meglio possibile determinati periodi dell’anno. Il poema infine si chiude con i giorni che secondo alcuni è un’opera separata,e indica le attività da intraprendere nei giorni e nei momenti dei giorni giusti. Sono anche numerosi i proverbi e kenningar che consistono in una sorta di indovinello per indicare una persona(ad esempio una persona non veniva indicata con il suo nome ma con una perifrasi che la caratterizzava). Le opere è un opera singolare in quanto il tema principale è materia umile ma è accompagnato dall’esametro epico. Inoltre non era chiaro chi fosse il destinatario se solo il fratello Perse o i contadini della Beozia. Questo poema può essere classificato come poema didascalico in quanto è una poesia destinata all’insegnamento. Questa classificazione però fu fatta molto più tardi e i secoli immediati ritenevano questa opera come poema epico poiché aveva l’esametro che è il verso dell’epos per tradizione. La novità di Esiodo sta nell’aver usufruito di una tecnica utilizzata per la narrazione, anche per materiale concettuale. Nell’epos omerico il filo conduttore era la narrazione, mentre in Esiodo il discorso viene spesso interrotto per associazioni di idee,cosa che va contro la logica moderna ma che era consueta a tutta la letteratura arcaica.
La composizione dei poemi di Esiodo è molto probabilmente avvenuta con l’ausilio della scrittura per due motivi principali: il primo quello cronologico poiché non si può far risalire più in alto delle prime testimonianze scritte e il secondo che Esiodo si trova nella tradizione omerica sicuramente utilizzatrice di scrittura dall’ VIII secolo in poi. L’analisi dei due poemi di Esiodo mostra la presenza di sezioni alternative raccordate tra loro da un redattore. Questo redattore inizialmente poteva essere lo stesso esiodo e in seguito un altro che in base alle esigenze della recitazione adattava i testi.(scrittura). La teogonia era destinata alle recitazioni dell’epos, poiché poche erano le occasioni per una carme del genere, e la tematica e la forma compositiva correttamente epica facevano pensare a questo. Mentre per le opere il discorso è più complesso poiché pur sembrando un manuale adottava un linguaggio che non era comprensibile per i contadini e quindi l’unica possibile funzione che poteva avere era la stessa della teogonia. Per quanto riguarda la lingua adottata da Esiodo è quella dell’epos tranne per alcuni forme di dialetti locali e qualche eloismo in più rispetto all’epos. Tra le formule molte sono omeriche o costruite su quelle omeriche, è riconoscibile la presenza di omero ma non in qualità di modello ma come rappresentante di un genere letterario. Nella teogonia lo stile è maggiormente dipendente dall’epica invece nelle opere lo stile avvolte è più arcaico che in omero stesso ci sono ridondanze e ripetizioni più che nell’epos.

Altre opere di Esiodo
* Il catalogo delle donne (in pratica è il continuo della teogonia poiché narra la genealogia femminile e viene introdotta dall’ultimo verso della tegonia) Titolo alternativo eoie. Molti tendono a negare la paternità dell’opera in toto in quanto sono presenti alcune eoie di composizione più tarda.
* Lo scudo di Eracle inizia con la celebrazione dell’eroina Alcmena madre di eracle, continua con la battaglia tra Eracle e Cicno, e una grande parte è dedicata alla descrizione dello scudo di eracle chiaramente in contrasto con la descrizione dello scudo di Achille.
* L’agone di Omero e di Esiodo, questo componimento narra di un agone poetico tra Omeroe Esiodo vinto da questo ultimo poiché Omero parlava di guerra ed Esiodo di pace. La fortuna di Esiodo va dall’età arcaica fino ad ora amato costantemente nel tempo, massima fortuna raggiunse con gli alessandrini, per Callimaco fu modello di poema didascalico.

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