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Questo appunto di Letteratura Greca tratta delle Storie di Erodoto, presentando il contenuto di ogni libro dell'opera e approfondendo le fonti e lo stile.

Indice

  1. Le Storie di Erodoto
  2. Le fonti delle Storie di Erodoto
  3. Lingua e stile delle Storie di Erodoto

Le Storie di Erodoto

Le Storie di Erodoto ci sono giunte suddivise in nove libri, ognuno dei quali ha il nome di una delle Muse, secondo l’ordine presente nella Teogonia di Esiodo.
I primi quattro libri sono dedicati all’esposizione delle vicende di altri popoli mentre i cinque libri successivi trattano delle guerre persiane.
  • Libro I: per presentare le cause delle guerre persiane, Erodoto fa riferimento a vari conflitti mitici tra Greci e i cosiddetti "barbari", tra cui la guerra di Troia. Ritorna dunque alle vicende storiche parlando di Creso, re di Lidia;
  • libro II: discute dettagliatamente dell'Egitto, paese che Erodoto aveva visitato, dei suoi costumi e della sua storia;
  • libro III: spiega le cause dell'attacco di Cambise all'Egitto, la sua morte e l'ascesa al trono di Dario I;
  • libro IV: tratta dell'espansione persiana in Scizia;
  • libro V: tratta della rivolta delle città ioniche contro l'impero persiano.
  • libro VI: tratta della prima guerra persiana, della storia contemporanea di Atene e Sparta e dello sbarco persiano in Attica.
  • libro VII: tratta della morte di Dario I, dell'ascesa al trono di Serse I, dell'invasione della Grecia e della battaglia delle Termopili.
  • libro VIII: tratta della battaglia dell'Artemisio, della battaglia di Salamina e della successiva ritirata di Serse I.
  • libro IX: tratta delle battaglie di Platea e Micale e della conquista di Sesto da parte dei Greci.

Le fonti delle Storie di Erodoto

Poiché abbiamo perduto tutta la prosa greca di argomento storico-geografico precedente ad Erodoto, non possiamo sapere quanto autori quanto essa abbia influito sulla sua opera. Sappiamo invece che Erodoto conosceva molto bene la poesia epica il cui influsso è chiaro nella sua opera. Poiché si trovava ad Atene, assisté senza dubbio agli agoni drammatici di cui si riscontrano echi nelle Storie.
La fonte primaria di Erodoto è basata sull'autopsia, vale a dire sull'esperienza diretta. Fa anche ricorso a fonti scritti, prime fra tutte le iscrizioni. Può leggere direttamente quelle in greco, mentre deve affidarsi ad interpreti per quelle in lingue a lui ignote.

Lingua e stile delle Storie di Erodoto

La lingua delle Storie è il dialetto ionico nobilitato da espressioni tratte dall'epica. Nello stile troviamo diversi registri a seconda delle vicende che vengono di volta in volta raccontate e persino un accentuato senso del tragico di fronte a racconti che esprimono la drammaticità della vita umana, come quando Serse ammira la vastità delle sue truppe sull’Ellesponto e piange l’amaro destino degli uomini. Viene esaltata da Dionigi di Alicarnasso, grande ammiratore di Erodoto, la poikilia, la varietà, riscontrabile anche nei discorsi diretti. Rileviamo inoltre come lo stile erodoteo sia stato descritto anche da Quintiliano come dulcis et candidus et fusus: dolce, limpido e spontaneo.

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