Concetti Chiave
- La poesia "Brindisi" di Stephane Mallarmè utilizza simboli e analogie per rappresentare il viaggio poetico come un'avventura intellettuale.
- Mallarmè era fortemente ispirato da Baudelaire e cercava nella poesia un modo per distaccarsi dalla realtà e sentirsi libero.
- Il componimento riflette la poetica del simbolismo di Mallarmè, con immagini complesse che richiedono interpretazione e possono disorientare il lettore.
- Il brindisi descritto è un momento di gioia e libertà, ma allo stesso tempo esprime una sottile malinconia e desiderio di evasione.
- La struttura metrica della poesia, composta da versi liberi e sillabe variabili, sottolinea la volontà dell'autore di uscire dagli schemi convenzionali.
In questo appunto di letteratura per le scuole viene descritta e viene fornita un’analisi della poesia Brindisi di Stephane Mallarmè.
Indice
Brindisi
Nulla, una schiuma, vergine verso
solo a indicare la coppa;
così al largo si tuffa una frotta
Di sirene, taluna riversa.
Noi navighiamo, o miei diversi
amici, io di già sulla poppa
voi sulla prora fastosa, ne fende
il flutto di lampi e d'inverni:
una bella ebbrezza fìmi spinge
nè temo il suo beccheggiare
in piedi a far questo brindisi
solitudine, stella, scogliera
a tutto quello che valse
il bianco affanno della nostra vela.
per un ulteriore approfondimento sui vari tipi di componimento poetico vedi anche qua
Commento e analisi
Stephane Mallarmè nasce a Parigi nel 1842, all’età di cinque anni perde il padre e qualche anno dopo la sorella minore.
Studia presso il collegio d’Auteuil, senza però eccellere, dopo il suo diploma nel 1860 è costretto a trovare subito un lavoro, Stephane Mallarmè viene assunto all’ufficio del registro di Sens. Sin da ragazzo legge Baudelaire e ne sarà fortemente ispirato nella sua scrittura. Nel 1862 decide di trasferirsi a Londra per imparare l’inglese, questo gli tornò utile poiché per trenta anni insegnò inglese, il mestiere dell’insegnate per lui era solo a finalità economiche, infatti lo esercitava controvoglia, sostenendo che fosse del tempo sprecato, ma soprattutto del tempo sottratto alla sua poesia, per lui l’esercizio della poesia era l’unico modo per sentirsi libero e per distaccarsi dal mondo. Inoltre a Parigi è direttore della rivista Derniere Mode. Dal 1884 la sua fama accresce sempre di più, divenendo un caposcuola del suo stile. I suoi incontri del martedì diventarono un cenacolo letterario e culturale prestigiosissimo, ma nonostante ciò continuava a soffrire di solitudine. Muore nel 1898. Questa lirica fu composta da Stephane Mallarmè nell'anno 1893 e recita come saluto augurale ad un congresso di scrittori del quale gli era stata conferita la presidenza. In un secondo momento fu da lui posta all'inizio della definitiva raccolta delle sue poesie, la prima edizione delle quali era uscita nel 1897 Giocata tutta su una fitta trama di analogie e simboli (la tavola imbandita che diventa la nave dei poeti, ad esempio) la lirica celebra l'attività del poeta come un periglioso navigare, un'avventura intellettuale contrassegnata dall'affanno della ricerca. Ma questo significato della lirica è tradotto in linguaggio rarefatto e calibrato, è illuminato da una fredda luce che elimina ogni residuo sentimentale o oratorio. " Il lettore vi potrà trovare alcuni dei suoi simboli famigliari: schiuma, scogliera, stella; alcuni dei suoi aggettivi prediletti: bianco, vergine; il suo clima: solitudine, ansia di rischiare avventure del pensiero, di avventure sperimentate fino all'estremo limite". In generale tutta la poetica di Stephane Mallarmè viene spesso definita come una selva tortuosa, colma di simboli da interpretare, difficili da comprendere, che possono trarre in inganno e far smarrire il lettore stesso che tenta di addentrarsi, anche questo componimento che stiamo analizzando rispecchia la poetica dell’artista parigino. Il brindisi che Mallarmè fa è alla vita e alla libertà ma soprattutto all’ebrezza che quest’ultima provoca. Il poeta assimila la schiuma della bevanda con cui si fa il brindisi alla schiuma delle onde del mare, in questo mare in cui lui e i suoi amici navigano come passeggeri di una nave, il loro navigare per il poeta sta al di fuori del tempo e dello spazio, come il brindisi che fa mentre tiene il bicchiere, la coppa come scrive lui, alzata. Il momento del brindisi descritto dal poeta è un momento di festa e di gioia così come il sentimento suscitato dalla nave che si allontana sempre di più verso la libertà.
In questa lirica non possiamo fare a meno di notare una velata malinconia, questo brindisi che l’autore fa è immaginario, e per lui un sogno, scrive la poesia probabilmente colpito da un attacco di solitudine e tristezza, lui immagina di raggiungere attraverso la navigazione posti magici abitati da sirene. Tutto all’interno di questo componimento è un simbolo, le immagini che il poeta utilizza descrivono implicitamente ciò che più desidera. Stephane Mallarmè vuole sempre più uscire dagli schemi, vuole esplorare nuovi mondi, così come la barca a vela che spinta dal vento si allontana, ma come tutte le cose di cui non si è a conoscenza stimolano un sentimento di timore che dal poeta viene espresso tramite l’immagine di una tempesta in inverno colma di fulmini, ma come per ogni tempesta anche in questo caso torna il sereno. Dal punto di vista metrico la lirica è composta da 15 versi liberi con sillabe variabili, anche questo a indicare la volontà dell’autore di stare fuori da ogni schema e ogni regola.
per un ulteriore approfondimento sul simbolismo vedi anche qua
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale della poesia "Brindisi" di Stephane Mallarmè?
- Quali sono alcuni dei simboli e aggettivi ricorrenti nella poesia di Mallarmè?
- Come viene descritta la poetica di Stephane Mallarmè?
- Qual è il significato del brindisi nella poesia di Mallarmè?
- Quali emozioni emergono dalla poesia "Brindisi"?
Il tema principale della poesia "Brindisi" è l'attività del poeta vista come un periglioso navigare, un'avventura intellettuale contrassegnata dall'affanno della ricerca, celebrata attraverso una fitta trama di analogie e simboli.
Alcuni dei simboli e aggettivi ricorrenti nella poesia di Mallarmè includono schiuma, scogliera, stella, e aggettivi come bianco e vergine, che riflettono il suo clima di solitudine e ansia di avventure del pensiero.
La poetica di Stephane Mallarmè è descritta come una selva tortuosa, colma di simboli da interpretare, difficili da comprendere, che possono trarre in inganno e far smarrire il lettore.
Il brindisi nella poesia di Mallarmè è un simbolo di vita e libertà, ma soprattutto dell'ebrezza che quest'ultima provoca, rappresentando un momento di festa e gioia.
Dalla poesia "Brindisi" emergono emozioni di malinconia e solitudine, poiché il brindisi è immaginario e rappresenta un sogno del poeta di raggiungere posti magici e di esplorare nuovi mondi.