cicciodeciccis.
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Concetti Chiave

  • La lirica esprime un desiderio di fuga e di evasione verso cieli sconosciuti e mari ignoti.
  • Il tema del viaggio è centrale, con un richiamo alla partenza e alla scoperta di terre straniere.
  • È evidente l'influenza baudelairiana, con il vagheggiamento di un mondo diverso e la ricerca di luoghi non contaminati.
  • Mallarmè esplora il desiderio di purezza metafisica e l'aspirazione a una realtà immacolata.
  • La ricerca della parola pura si traduce in una tensione verso la creatività, culminando nel simbolo della pagina bianca.

La carne è triste ahimè! e ho letto tutti i libri.

Fuggire! laggiù fuggire! io sento uccelli ebbri

d'essere tra l'ignota schiuma e i cieli!

Niente, nè antichi giardini riflessi dagli occhi

terrà questo cuore che già si bagna nel mare

o notti! nè il cerchio deserto della mia lampada

sul vuoto foglio difeso da suo candore

nè giovane donna che allatta il suo bambino.

I partirò! Vascello che dondoli l'alberatura

l'ancora sciogli per una natura straniera!

E crede una Noia, tradita da speranze crudeli

ancora nell'ultimo addio dei fazzoletti!

E gli alberi forse, richiamo dei temporali

son quelli che un vento inclina sopra i naufraghi

sperduti, nè antenne, nè antenne, nè verdi isolotti...

Ma ascolta, o mio cuore, il canto dei marinai!

Temi di Mallarmè

E' una lirica della prima stagione di Mallarmè (1865) e, per concorde ammissione critica sono in essa evidenti derivazioni

baudelairiane, prima fra tutte il vagheggiamento del viaggio, dell'evasione, di insoliti cieli.

Ma sono già evisenti i temi tipici di Mallarmè: il desiderio di viaggi e di terre desuete qui esprime non solo l'ansia

di una realtà immacolata, di una condizione di metafisica purezza in cui sia scomparso ogni residuo di umana contingenza,

ma anche estenuante ricerca della parola pura che approderà alla sterilità creativa, al vuoto foglio, alla famosa pagina

bianca.

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