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Concetti Chiave

  • Lo Spleen, concetto introdotto da Baudelaire, rappresenta uno stato di depressione e malinconia profonda, legato a concezioni mediche antiche che associavano la milza alla cupezza.
  • Nella poesia di Baudelaire, lo Spleen si manifesta attraverso immagini fortemente contrastanti tra mondo esterno e dimensione interiore, creando tensione e una profonda sensazione di oppressione.
  • "I Fiori del Male" è una raccolta di poesie di Baudelaire che esplora temi di cupezza e amorali, cercando di estrarre bellezza dal male, e ha suscitato scandalo per i suoi contenuti all'epoca della pubblicazione.
  • L'opera "I Fiori del Male" ha subito accuse di immoralità, portando a modifiche nella sua seconda edizione, ma ha comunque influenzato profondamente la poesia moderna con temi di amore, morte e satanismo.
  • Baudelaire descrive il poeta come una figura maledetta, incompresa dagli altri per la sua sensibilità elevata, paragonandolo all'albatros, che è maestoso in volo ma impacciato a terra.

In questo appunto di letteratura per le scuole viene spiegato lo Spleen, termine utilizzato e portato in auge dallo scritto francese Baudelaire, per lui lo Spleen è uno stato d’animo. Charles Baudelaire - Spleen: analisi articolo

Indice

  1. Spleen, definizione
  2. La poesia di Baudelaire e lo spleen
  3. I fiori del male

Spleen, definizione

Lo spleen è uno stato di depressione cupa, di noia, di disgusto verso la vita

. Il termine tradotto dall’inglese significa propriamente milza, questo perché concezioni mediche antiche, infatti, ritenevano che quest’organo fosse la sede della cupezza melanconica.

l’associazione deriva dal fatto che nella medicina greca degli umori la bile nera che viene prodotta proprio dalla milza causava uno stato di tristezza e malessere generale esistenziale. Nella lingua francese lo spleen sta quindi a indicare proprio la malinconia. Questo termine con questa specifica accezione viene reso famoso dallo scrittore francese Baudelaire, durante il decadentismo, ma era già utilizzato durante il romanticismo. Nel decadentismo lo spleen rappresenta una forma particolare del disagio esistenziale, il poeta si trova in uno stato perenne di inadeguatezza verso la società che lo circonda e verso il mondo reale. Con lo spleen in poesia vengono decritti, quindi, proprio gli effetti che causa questo stato di angoscia provato dal poeta nei confronti di tutto ciò che lo circonda, questo stato angoscioso è come una gabbia per il poeta e lui non riesce a liberarsi.

per un ulteriore approfondimento sullo spleen vedi anche qua

La poesia di Baudelaire e lo spleen

La poesia di Baudelaire è costruita su due ordini paralleli di immagini, che rimandano l'uno all'altro e che riguardano rispettivamente il mondo esterno e la dimensione interiore del poeta. Il mondo esterno è caratterizzato da un paesaggio autunnale tetro: il cielo basso che grava come un pesante coperchio sulla città; la pioggia, le cui strisce imitano le sbarre di una prigione. La dimensione interiore del poeta è rappresentata, invece, da una serie di figurazioni allegoriche: la Speranza che come un pipistrello sbatte le ali contro i muri della cella, lunghi cortei funebri che sfilano nell'anima. Il clamore atroce delle campane si colloca in una zona incerta, tra la realtà esterna e la dimensione soggettiva del poeta. Sono immagini molto violente, strane, a volte quasi urtanti, che creano un contrasto stridente e continuo tra un tono sublime e realtà prosaiche. Questa contrapposizione esasperata di piani stilistici vuole provocare una tensione nel lettore, che sale progressivamente, sino ad un punto di rottura, che si colloca nella penultima strofa e coincide con il clamore delle campane. Poi si ha una forma di rilassamento della tensione, che non è però liberatorio: dopo la crisi, l'io piomba in uno stato di totale depressione, a cui alludono i cortei funebri che sfilano lentamente, in silenzio. Si può evincere anche che le poesie decadentiste abbiano una forte musicalità e che utilizzino molte metafore come quella del cielo paragonato a un coperchio che pesa sull’anima. Numerose sono anche le parole con accezione negativa e l’unico colore ad essere presente è il nero, a rimandare a questo colore sono ad esempio i pipistrelli, i ragni, la prigione e i funerali. L’opera principale in cui Baudelaire esprime lo spleen è la raccolta “i fiori del male”.

per un ulteriore approfondimento sulla poesia di Baudelaire vedi anche qua

I fiori del male

Les Fleurs du mal è una raccolta di liriche scritta da Charles Baudelaire

, pubblicata nel 1857, e comprende cento poesie divise in sei sezioni: Spleen et ideal, Tableau parisien, Fleurs du mal, Révolte, Le vin e La mort. Già analizzando il titolo della raccolta possiamo iniziare a comprendere lo stile del poeta, capiamo sin da subito che il suo fine era quello di comporre poesie che avessero come tema principale la cupezza, ma anche temi immorali, l’autore spiega che con il titolo i fiori del male vuole indicare proprio estrarre la bellezza dal male, un titolo provocatorio per quel tempo. Sin da subito l’opera andò incontro a non poche difficoltà, Baudelaire venne infatti accusato di oltraggio alla morale pubblica e di offesa alla morale religiosa dalla direzione della Sicurezza pubblica, questa denunciò comportò una multa da pagare sia per l’autore che per gli editori dell’opera, con la conseguente eliminazione di almeno sei liriche definite immorali.

Charles Baudelaire - Spleen: analisi articolo

Nel 1861 ne venne pubblicata una seconda edizione con le sei liriche incriminate in meno, ma con 35 nuovi componimenti, anche la struttura e la divisione in sezioni cambiò, ma queste rimasero sempre sei: Spleen et ideal, Tableaux Parisiens, Le vin, Les Fleurs du mal, Révolte, e La mort. L’opera è divenuta sin da subito un esempio di poesia moderna, ispirando moltissimi poeti e non solo. I temi principali sono l’amore, la morte e il satanismo che vengono descritti in maniera estrema, come mai si era fatto prima. Leggere l’opera è come compiere un viaggio, lo stesso che il poeta fa vivendo, Baudelaire paragona la vita all’inferno. Baudelaire descrive la figura del poeta, una figura maledetta perché essendo superiore agli uomini, a causa della sua sensibilità, non viene compreso dal resto degli uomini, che lo maledicono e lo emarginano. L’animale che rappresenta questa condizione è l'albatros, poiché il poeta come lui riesce a elevarsi in alto e quando sta in alto riesce a esprimere se stesso, mentre quando sta in terra non si sente capito e apprezzato.

per un ulteriore approfondimento su i fiori del male vedi anche qua

Domande da interrogazione

  1. Qual è la definizione di "spleen" secondo Baudelaire?
  2. Lo spleen è uno stato di depressione cupa, noia e disgusto verso la vita, reso famoso da Baudelaire durante il decadentismo, rappresentando un disagio esistenziale e inadeguatezza verso la società.

  3. Come viene rappresentato lo spleen nella poesia di Baudelaire?
  4. Nella poesia di Baudelaire, lo spleen è rappresentato attraverso immagini parallele del mondo esterno e della dimensione interiore del poeta, con paesaggi tetri e allegorie che esprimono angoscia e malinconia.

  5. Qual è l'opera principale di Baudelaire che esprime lo spleen?
  6. L'opera principale di Baudelaire che esprime lo spleen è "I fiori del male", una raccolta di poesie che esplora temi di cupezza e bellezza estratta dal male.

  7. Quali furono le conseguenze della pubblicazione de "I fiori del male"?
  8. La pubblicazione de "I fiori del male" portò a accuse di oltraggio alla morale pubblica e religiosa, una multa per Baudelaire e i suoi editori, e la rimozione di sei poesie considerate immorali.

  9. Quali sono i temi principali trattati ne "I fiori del male"?
  10. I temi principali trattati ne "I fiori del male" includono l'amore, la morte e il satanismo, descritti in maniera estrema e innovativa per l'epoca, con la figura del poeta paragonata a un albatros.

Domande e risposte