
La forbice che divide la domanda e l'offerta in campo lavorativo in Italia continua ad essere un problema, non solo per i giovani in cerca di un impiego, ma anche per le aziende che vorrebbero assumere personale qualificato. Fra tutti i settori professionali però, quello dell’informatica è uno di quelli che ne risente maggiormente. A dirlo è stata infatti la ricerca su 2mila giovani in un’età compresa fra i 20 e i 34 anni della testata giornalistica online Repubblica degli stagisti in collaborazione con la società di consulenza informatica Spindox, realizzata dall’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo, svolta da Ipsos. A coordinare e controllare il lavoro è stato Alessandro Rosina, docente di Demografia presso l’Università Cattolica di Milano nonché responsabile scientifico dell’Osservatorio Giovani.
La ricerca, oltre ad evidenziare questa oggettiva tendenza degli under 35 a evitare studi in ambito informatico, ha anche messo in luce le ragioni fondamentali che spingono gli studenti ad indirizzarsi in altri campi di studio.
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Informatica: uno studio di genere?
Una delle prime evidenze dello studio, riguarda gli stereotipi di genere. Infatti, il 34% degli intervistati ritiene che i maschi siano generalmente più bravi nelle materie informatiche. Guardando alle risposte delle sole ragazze, è tuttavia ben il 53,3% a ritenere che l’informatica un settore di studi accessibile e comprensibile tanto al genere femminile quanto al maschile. A pensarla nello stesso modo tra i maschi, invece, solo il 37,1%. Ma c'è anche chi ritiene che le donne non siano proprio adatte al mestiere dell'informatico: a dirsi in netto disaccordo con questo luogo comune sono solo il 61,2% delle donne intervistate e appena il 41,8% degli uominiMa qual è la ragione della resistenza di queste false convinzioni? Una intervistata su tre si dice scoraggiata da chi dice che non è un mestiere per ragazze. Oltre il 40% dei maschi intervistati, invece, sostiene che tra gli ostacoli incontrati dalle donne nell'intraprendere una carriera nelle materie informatiche sia la stessa scarsa presenza femminile nel settore. Sempre per quattro uomini su dieci un forte freno verrebbe anche dalle famiglie.
Informatica e lavoro: che rapporto c’è?
I dati riguardanti l’accesso al lavoro mediante gli studi di informatica sembrano accomunare sia la maggioranza dei ragazzi che delle ragazze, che li ritengono un lasciapassare in grado di far ricoprire le migliori posizioni professionali dal punto di vista della retribuzione(lo pensa il 68% degli uomini e il 63% delle donne) e di trovare un'occupazione più rapidamente (67% degli uomini e 63% delle donne).È interessante inoltre notare che il pregiudizio che la professione dell'informatico possa essere monotona si sta scardinando: solo un’esigua minoranza del campione (16,6% degli uomini e 14,7% delle donne) ritiene il mestiere di informatico ‘noioso’ mentre invece il 50% considera le attività di settore come stimolanti e creative.
Perché i giovani non scelgono Informatica?
Stupisce allora che il numero di studenti che scelgono di specializzarsi in questo settore così importante non sia adeguato alle richieste del mondo del lavoro. Quali sono allora le ragioni che inducono gli studenti delle superiori o delle università a volgersi verso altri indirizzi?Dal sondaggio è emerso che uno dei fattori principali che allontanano i giovani dall’informatica sembrerebbe affondare le radici proprio all’interno della scuola, dove spesso a questa materia non viene dedicato alcun tempo. A dichiararlo è stato infatti ben il 50% delle ragazze e il 43% dei ragazzi che riconoscono di non aver mai avuto occasione di familiarizzare con le discipline informatiche a scuola. Il quadro viene completato da un orientamento poco efficace su informatica e opportunità di lavoro, in quanto solo la minoranza di ragazzi (27,4%) e di ragazze (20,7%) ha confermato di aver affrontato a scuola il tema degli sbocchi occupazionali legati agli studi informatici.
La scuola, insomma, non aiuta a "familiarizzare" con queste discipline: non è forse un caso quindi che, tra le ragioni per cui non si sceglie di studiare informatica, il non sentirsi portati per questa materia è la prima motivazione più ricorrente per uomini e donne, e interessa oltre uno su quattro.
Se si considerano tutti questi fattori, tuttavia, non stupisce il fatto che il 33,4%, vale a dire oltre un terzo degli intervistati, dopo aver acquisito consapevolezza delle reali possibilità occupazionali legate al mondo dell’informatica, se potesse tornare indietro, intraprenderebbe sicuramente un percorso di studi inerente ad essa: in particolare, si tratta del 36,1% delle ragazze e il 29,3% dei ragazzi.